Vai al contenuto

Alle terme per curare il dolore cronico con la idrochinesiterapia

Sonia Brunelli
mal di schiena

mal di schienaSono molte e varie le patologie in cui compare il dolore e a volte questo diventa il sintomo dominante, a volte addirittura anche quando la patologia originaria è ormai attenuata o guarita. A seconda poi delle varie cause che lo provocano, sono molti e differenti i trattamenti richiesti. Ecco perché la terapia del dolore è diventata un campo molto specializzato, con una vasta gamma di possibili trattamenti, fra i quali non sempre è semplice individuare quello che fa al proprio caso.

Molte delle patologie che causano dolore, sono di pertinenza della medicina termale: dall’artrosi in qualunque sede delle ernie del disco, all’osteoporosi, ad alcune neuropatie che accompagnano o complicano le malattie del sistema scheletrico, come la “sciatica” o la nevralgia del trigemino.

Spesso il dolore può essere causato da postumi di eventi traumatici o di malattie articolari degenerative. In questi casi non è sufficiente curare la malattia causale, ma occorre anche riabilitare le articolazioni a recuperare il miglior grado possibile di funzionalità. Anche perché il movimento corretto che ne consegue, è il miglior contributo a una normale struttura dei tessuti ossei e muscolari.

I benefici dell’acqua termale a muscoli, ossa e articolazioni

L’acqua termale può dare beneficio per alcune categorie di dolore, essenzialmente i problemi che riguardano l’apparato muscolare, quello osseo e articolare, sono:

l’artrosi: è una malattia cronico degenerativa delle cartilagini articolari.

l’artrite: è una forma infiammatoria articolare dalle cause più svariate.

dolori di origine muscolare.

algie vertebrali: con questo termine s’ingloba tutta una categoria di dolori legati alla schiena.

E’ in questi campi che l’idrochinesiterapia, cioè la riabilitazione del movimento in acqua, trova una delle più importanti indicazioni, a patto che sia attuata in una piscina appositamente progettata per la riabilitazione, meglio ancora se con acqua salsoiodica e con tempi minimi di 45 minuti a seduta.

Può essere infatti controproducente l’utilizzo di una piscina comune, ad esempio per la temperatura (nelle piscine per la riabilitazione si aggira sui 36°C, mentre nelle piscine comuni la temperatura difficilmente supera i 33°C). Il calore dell’acqua produce una diminuzione della sensibilità al dolore e un netto rilassamento muscolare e psicologico.
Fattore inoltre da non dimenticare è la riduzione del peso corporeo che si ottiene nel mezzo idrico, che permette di eliminare il dolore dovuto al carico e di iniziare precocemente la riabilitazione motoria.

Ah dimenticavo! Se ti piacciono questi Consigli Naturali posso inviarteli ogni giorno direttamente su Messenger! Iscriviti al mio Canale! Ti aspetto!

L’acqua salsoiodica, infine, ha un’importante azione antiinfiammatoria, oltre alle sue caratteristiche fisiche (trattamento dei disturbi delle alte e basse vie respiratorie quali le sinusiti, le riniti, le laringofaringiti e le bronchiti), tutte utili in questi trattamenti.

Ecco perché le Terme di Castel San Pietro (Bo) hanno istituito anche un ambulatorio per la terapia del dolore (si riceve su appuntamento il mercoledì h17-18, info allo 051/940408 – 941247).

Anche ad Abano Terme (Pd) si pratica la kinesiterapia (o chinesiterapia cioè terapia del movimento), e ancor di più quella effettuata in ambiente acquatico, si pone come una valida alternativa all’utilizzo di farmaci che, seppur utili, non sono mai esenti da controindicazioni ed effetti collaterali.

Sonia Brunelli
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.
Condividi

COSA SCOPRIRAI