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Bio store: cosa sono e dove li possiamo trovare?

Sonia Brunelli

Una volta c’erano le vecchie botteghe, presenti soprattutto nei centri storici delle città, dove trovavi alimenti freschi e genuini da portare in tavola: confetture e prodotti sott’olio ricercati, frutta e verdura biologica, per non parlare della pasta fatta a mano e dei prodotti da forno.

Oggi si chiamano bio store e sono locali suggestivi e ricercati, in cui puoi fermarti a fare colazione, a pranzare o cenare, o solo a prendere un aperitivo e perfino a fare la spesa.

Nei bio store si possono acquistare e gustare alimenti genuini a km zero, cioè prodotti di zona. Solitamente a disposizione menù pranzo/cena a partire da 10,00€.

A Bologna e a Cesena si può trovare l’Alce Nero Caffè Bio. Due locali (chiusura ore 20) gestiti dal consorzio Alce Nero-Mielizia, una comunità di agricoltori e apicoltori che coltivano e allevano secondo i principi del biologico, con cura e quotidiano impegno. Entrambi sono locali a spreco zero certificati dalla società Last Minute Market, dove tutti gli arredi e complementi sono in materiale naturale (legno, juta, vimini). Il cibo è bio, l’acqua è quella del rubinetto filtrata, le tovaglie e i tovaglioli sono in carta riciclata e tutti i prodotti in eccedenza o scaduti, vengono donati alla mensa dei poveri. All’Alce Nero Caffè Bio si possono gustare tutti i prodotti che provengono dalle Terre Libere di Don Ciotti, cioè i terreni confiscati alla Mafia. Altra cosa da segnalare è che tutti i prodotti sugli scaffali sono a portata dei non vedenti, perché hanno l’etichetta in Braille.

Se invece cercate un locale carino e intimo per un pranzo veloce o un tè con le amiche il posto giusto e a Roma in zona Trastevere: il Bio Bio Bar. Il locale si trova all’interno della Casa Internazionale delle Donne: bellissimo in primavera e d’estate per godersi appieno lo splendido giardino. Qui è d’obbligo la selezione di cibi e bevande bio-certificate scovate nei luoghi più genuini della produzione alimentare nostrana.

Nato da un progetto di donne per le donne, in un contesto naturale, tecnologico e “difference-friendly”, Bio Bio Bar è il bar ideale per organizzare feste a tema, anche private, con la possibilità di disegnare su misura menù e ambientazione. Il Bio Bio Bar è aperto dalle nove del mattino a mezzanotte, però dalle ore 20.30 l’ingresso è riservato alle sole donne.

A Catania si possono gustare delizie gastronomiche siciliane freschissime anche in versione take away al Biò Bistrò, aperto a pranzo e a cena. Qui si può fare la spesa nel punto vendita bio, oppure consumare un ottimo pasto scegliendo dal menù che cambia tutti i giorni, a seconda delle materie prime a disposizione. Tutti i piatti sono preparati esclusivamente con alimenti biologici controllati e certificati, privi di residui, di pesticidi, di sostenze chimiche e di OGM.

Spostandosi all’altra grande isola italiana, troviamo un’iniziativa biologica della Cooperativa S’Atra Sardigna per gustare le verdure, i legumi, i cereali, le carni, i formaggi, i dolci, il pane e la pasta ottenuti dai prodotti biologici dei soci della Cooperativa (più di 100 in tutta l’Isola). Un modo piacevole di sperimentare una cucina, semplice e accattivante allo stesso tempo, che valorizza le produzioni biologiche della Sardegna.

Esattamente siamo a Cagliari all’Emporio del Naturale, in un locale suggestivo ricavato all’interno di un’ex fabbrica del ghiaccio, qui si può fare la spesa di prodotti naturali o salire al piano superiore (che si affaccia sul bio-store) per mangiare al ristorante Gustobio, il paradiso dei vegetariani.

A Milano al Centro Botanico tra libri e piante, c’è il Biobar che propone piatti tipici della cucina nostrana e non solo, rivisitati secondo i dettami della cucina rudista. Qui tra il banco dei formaggi e quello dei prodotti da forno, trovano spazio i tavolini in cui degustare i prodotti biologici. Ma al Biobar si possono trovare anche cosmetici, prodotti per la casa e il giardino, perfino abbigliamento realizzato in fibre naturali.

Chi ama assaporare lentamente piatti ricercati e biologici, sarà colpito dalla gastronomia del centro culturale Arci Papacqua di Mantova. Qui la filosofia è che corpo e mente sono indissolubilmente legati dalle esperienze culinarie.

Si spera che la filosofia del “non sprecare nulla”, diventi già oggi (e non un domani…) una filosofia di vita. E come già accade nei ristoranti americani e inglesi, quando si è finito di mangiare, è d’obbligo chiedere la doggy bag, cioè la busta con gli avanzi da portarsi a casa, senza vergognarsi, anzi esserne fieri perchè questo è un comportamento virtuoso.

Sonia Brunelli
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.
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