Che cos’è il bite per denti?

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Lo stress e le pressioni psicologiche sfociano e vengono somatizzate da ognuno di noi in modi differenti. Il bruxismo, ossia la tendenza a digrignare i denti involontariamente soprattutto durante la notte o durante lo svolgimento di un’attività fisica intensiva, è una forma di esternazione del malessere interno che si sta diffondendo e che arreca notevoli problemi ai propri denti e alla bocca, nonché al nostro portafogli in seguito. Il digrignamento costante infatti, può consumare i denti, spostarli e indebolirli tanto da farli cadere; infiammare le gengive; e agire sulla mandibola da non riuscire ad aprire la bocca, sentire dolore ai suoi muscoli e alla lunga, da modificare la fisionomia del viso per i muscoli irrobustiti e “modificati” dall’azione continua del digrignamento.

A tal fine, il rimedio utilizzato è il bite per denti, un apparecchio trasparente realizzato in resina acrilica trasparente o con materiali termoformati, simile al paradenti usati dagli sportivi durante le gare (“bite” infatti significa “morso”, poiché si posiziona tra le due arcate dentarie e lo si morde), che porta la mandibola ad assumere la posizione corretta, correggendola nella sua postura.

La sua funzione, quindi, consiste nell’essere un cuscinetto e fare in modo che la persona non digrigni i denti e li consumi giorno dopo giorno (e notte), oltre che a risolvere altre problematiche che possono insorgere come disturbi all’articolazione mandibolare, un’errata occlusione dentale, dolori al rachide, alla cervicale e al trigemino, danni al parodonto, mal di schiena, inestetismi del viso e cefalee. Nel caso specifico di bruxismo notturno, il bite protegge lo smalto dai traumi da sfregamento, ristabilendo il corretto allineamento delle due arcate dentali ed eliminando le tensioni muscolari di mandibola e collo.

In farmacia, si posso acquistare i bite preformati (costo a partire da 50 euro) che vengono sconsigliati dagli esperti però, in quanto ognuno possiede una propria conformazione dentaria specifica e questi fissi, non sono idonei e “salutari”; e i bite automodellanti che si adattano alla dentatura dell’utilizzatore ma che sono sconsigliati anch’essi per il materiale troppo morbido di cui sono fatti e che non risolverebbe comunque il problema. Entrambe queste tipologie sono perciò indicate per trattamenti brevi, di qualche settimana.

I bite personalizzati invece, sono realizzati ad hoc dagli odontotecnici ma ovviamente, il prezzo sale e di molto: dai 150 ai 600 euro. Affidandosi al proprio medico dentista però, non si corrono rischi e si agisce a seconda delle proprie caratteristiche e del personale disturbo di cui si soffre, con uno strumento costruito su misura: in questi casi, non si parla solo del mero acquisto del bite ma anche della terapia di cura odontoiatrica che lo affianca (variabile come tempistica).

In ogni caso, si tratta di un apparecchio pratico da usare, lavabile in acqua fredda con spazzolino e dentifricio; utilizzabile solo quando se ne ha bisogno e che si può riporre comodamente nella sua custodia quando non lo si porta. Ovviamente, è importante e necessario consultare il proprio medico prima di acquistare anche il semplice bite preformato in farmacia, soprattutto se si avvertono disfunzioni dentali, articolari e gengivali.

Essendo un problema di stampo psicologico, è fondamentale capire appena possibile la causa che provoca lo stress e quindi questo digrignamento involontariato e costante. Il consiglio è cercare di rilassarsi, eliminare i motivi di stress che vi affliggono, trovare momenti per voi stessi e seguire attività come training autogeno, pilates, yoga, camminate all’aria aperta, per riequilibrare ed armonizzare il vostro legame e rapporto corpo-mente. Ed eliminare dunque il vostro problema alla base, e non solo gli effetti che questo fa sorgere.