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Come contrastare la fame nervosa nell’immediato?

Alessia

Innanzitutto, per poter contrastare un problema, è necessario saperlo riconoscere, riuscire ad ammetterlo a se stessi e agli altri, e quindi capire (e convincersi) di dover intervenire subito in modo concreto, anche chiedendo aiuto esterno. E’ utile creare un proprio diario in cui annotare tutto ciò che si mangia, quando, perché e lo stato emotivo che si avverte in quel momento (sia quello che ci ha spinto a mangiare, sia quello che si sente mentre si sta mangiando, sia quello che si sente dopo l’abbuffata), dando delle valutazioni al grado di fame che si avverte (da 1 a 10 ad esempio), per poi rileggere e riscontrare i punti comuni negativi, da superare e da risolvere. La gratificazione alimentare infatti, è immediata ma non risolve il problema alla radice, non elimina lo stato emotivo negativo e non è la soluzione al disturbo, che presto ricomparirà.

Quando compare la voglia irrefrenabile di cibo, bisogna perciò chiedersi (e rispondere sinceramente!) se tale sentore è proprio vera fame oppure se è solo un sintomo del disturbo, dell’ansia e del proprio stato d’animo: in quest’ultimo caso, è fondamentale combattere e desistere dal toccare ogni alimento: vediamo come.

Per colmare lo stato d’insofferenza, si può sostituire il cibo “pesante” con frutta, yogurt, chewingum, etc; cercare di mangiare meno, domandandosi “è necessario?” “ne vale la pena?”…; concentrarsi su qualcos’altro o svolgere un’altra attività (ad es. fare una telefonata); praticare sport e attività fisica per scaricare la tensione; seguire rimedi naturale per rilassarsi e calmare il proprio corpo e spirito. Inoltre, a livello generale, è bene aumentare il numero di pasti giornalieri, almeno 5-6, senza però esagerare in quelli principali e non saltando mai la colazione. Se mangiate troppo poco ai pasti principali e deficitate il corpo di alcuni elementi, è logico che dopo poco tempo avrete di nuovo fame e andrete a cercare cioccolatini, caramelle, etc: puntate dunque sulla frutta e verdura che contengono zuccheri a lento rilascio, ingerendole ad intervalli brevi e costanti.

Anche la respirazione può aiutare a contrastare la fame nervosa: ecco un facile esercizio da poter fare e ripetere. Sdraiarsi a pancia in sù e, chiudendo gli occhi, liberare la mente ed i pensieri. Con la testa ben appoggiata a terra, inspirare con il naso ed espirare poi con la bocca. Coprendo le orecchie con le mani, concentrarsi sul proprio respiro cercando di sentirlo: respirare lentamente e continuare finché non si è raggiunto un senso di profonda rilassatezza. A questo punto, per 3 minuti di continuo, aprire gli occhi e guardare il soffitto mentre si inspira, e guardare poi la punta del naso mentre si espira. Ripetere poi, per altri 3 minuti, l’esercizio precedente invertendo la respirazione e la vista (inspirazione-punta del naso ed espirazione-soffitto), sempre in modo molto lento. Passate poi all’ultima fase in cui durante l’inspirazione dovete guardare a destra (la seconda volta a sinistra) e durante l’espirazione la punta del naso; l’esercizio va ripetuto per 3 minuti, muovendo solo gli occhi. Al termine di questo esercizio, chiudere entrambi gli occhi e respirare normalmente: tale tecnica permette di regredire alla fase orale (bocca/di lattazione) e di superare l’ansia da fame nervosa con un progressivo senso di sazietà a livello psicologico.

Bisogna ricordare, però, che il disturbo va affrontato e risolto, scoprendo, capendo e superando le motivazioni che stanno alla base e che scatenano il malessere della persona: la fame nervosa è solo un sintomo e mezzo di sublimazione, il problema è più profondo. Eliminare dunque le fonti di stress e semplificare le proprie giornate imparando a delegare o chiedere aiuto agli altri; risolvere i diversi conflitti lavorativi, familiari, amicali, etc al momento, senza trascinare il rancore per lunghi periodi; chiedersi cosa c’è che non va, identificare l’emozione, la causa e cercare di individuare la soluzione o la strada da attuare e seguire per raggiungere ciò che si desidera. Ciò non significa che chi soffre di fame nervosa ha per forza, problemi psicologici: anche le normali attività o delusioni quotidiane possono condurre ad una fame vorace e smisurata.

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