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Come curare e prevenire l’unghia incarnita del piede

Alessia
piedi unghia incarnita

Quando si tagliano le unghie troppo corte o si cercano di arrotondare gli angoli per seguire la linea del dito o si utilizzano spesso scarpe troppo strette o piccole, possono verificarsi le unghie incarnite. Dapprima, il dito colpito può diventare duro, gonfio e dolorante; assume quindi una colorazione rossa e può infettarsi (può comparire anche pus, come una ferita), provocando molto dolore.

Nella pratica, l’unghia s’incarnisce quando la pelle sui suoi lati (o anche su un lato solo) inizia a crescere sopra agli angoli dell’unghia, oppure quando l’unghia penetra nella pelle. Le cause sono variabili, come una predisposizione congenita (coloro che hanno l’alluce con l’unghia circondata da una parte carnosa più spessa) e traumi alle dita, ma generalmente sono conseguenza di scarpe troppo strette (che premono sull’unghia spingendone gli angoli dentro la pelle) o unghie tagliate male o poco pulite. Qualsiasi unghia può incarnirsi: nella maggior parte dei casi succede all’alluce e in spesso capita in età infantile e adolescenziale quando l’uso di scarpe da ginnastica o il giocare a calcio (continui colpi dati e ricevuti) rappresentano un fattore predisponente.

L’onicocriptosi, quando non è causata da patologie connesse alla matrice ungueale, può essere prevenuta indossando calze e scarpe comode e che lascino spazio alle dita, proteggendo da qualsiasi trauma i piedi, tagliando le unghie a forma quadrata, con un tagliaunghie pulito e funzionante, senza limare o arrotondare gli angoli e senza lasciare le unghie più corte del dito; quando le unghie sono più morbide, ad esempio dopo il bagno o un pediluvio, si possono piegare in maniera dolce gli angoli verso l’alto con una limetta.

Rimedi non chirurgici per l’unghia incarnita

Quando si notano i primi sintomi dell’unghia incarnita (dito più duro, gonfio e dolorante) e prima della comparsa del pus si può intervenire con alcuni rimedi naturali in grado di alleviare la sintomatologia, ricordando di tenere sempre il piede asciutto e non umido durante la giornata per non favorire l’infezione.

– Indossare sandali (se il clima lo permette) per lasciare libere le dita o, se non è possibile, indossare scarpe molto comode e proteggere l’unghia dell’alluce con cotone (bloccato con un cerotto) tra l’alluce e il dito vicino e/o tra l’alluce e il lato della scarpa

– Se si percepisce molto dolore si possono assumere alcuni farmaci quali Moment®, Brufen® (con ibuprofene) o Tachipirina® (con paracetamolo)

– Fare un pediluvio circa 3 volte al giorno o impacchi caldo-umidi: immergere il dito in acqua bollita tiepida, disinfettare con cloramina e poco sapone liquido (20 minuti) 2 volte al dì, massaggiando verso l’esterno la parte gonfia della pelle vicina all’unghia (in modo delicato). Al pediluvio può essere aggiunto anche del comune sale da cucina e del bicarbonato che hanno un’azione disinfettante ed emolliente.

– Fare degli impacchi con la polpa di pomodoro, rimedio della nonna più conosciuto in caso di unghia incarnita, riconoscendo al pomodoro delle proprietà antibatteriche e di riduzione dell’infiammazione. La polpa di pomodoro va applicato sul dito colpito da unghia incarnita con una garza sterile, tamponato per qualche minuto e poi risciacquato con abbondante acqua

– Ammorbidire la zona interessata e sollevando con delicatezza l’unghia con una limetta tagliare l’angolo che causa il fastidio. Questo intervento casalingo è sconsigliato quando si è già presentata l’infezione o se il dito risulta troppo gonfio e duro, perchè si corre il rischio di infettare maggiormente la zona.

Unghia incarnita: quando ricorrere alla chirurgia?

Se  con i rimedi naturali non vi sono miglioramenti entro 2-3 giorni è sempre bene rivolgersi al medico: il podologo esperto farà scivolare uno strumento adatto sotto le parti carnose circondanti l’unghia e taglierà la parte incarnita, facendo terminare immediatamente il dolore (possono essere necessarie anche 2-3 sedute). Fare poi degli impacchi con disinfettante per far cicatrizzare. Se l’unghia torna ad incarnirsi, è bene procedere con un intervento chirurgico.

Se l’unghia è infetta, ossia presenta gonfiore, dolore e pus ingente, è necessario ricorrere all’utilizzo di antibiotici e a rimuovere la stessa unghia (totalmente o in parte): se l’unghia incarnita fa molto male e/o l’infezione è ricorrente, il medico può eseguire un’avulsione ungueale parziale (rimozione parziale). Si utilizza un’anestesia locale per il piede e forbici apposite per tagliare la parte incarnita, non danneggiando il letto ungueale sottostante. Se la rimozione è totale (avulsione ungueale totale), vi sono più probabilità che l’unghia cresca con deformità (necessari comunque 3-4 mesi).

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