Come rigenerare la cartilagine?

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Rigenerare la cartilagine oggi è possibile. Prima si poteva pensare solo a delle protesi metalliche, invece sono stati fatti dei passi in avanti in questo ambito. Il trattamento delle lesioni della cartilagine ed osteocondrali (che coinvolgono anche l’osso che si trova sotto la cartilagine) sono problemi sempre più frequenti.

Per tale ragione si cercano metodi efficaci per rigenerare la parte lesa. La cartilagine, in genere, si può ravvivare grazie ad alcuni alimenti ricchi di amminoacidi poiché aiutano ad assorbire il calcio e producono collagene che serve a ricostruire i tessuti danneggiati. La cartilagine è un tessuto molto flessibile.

Nel corpo esistono molte zone in cui è più sensibile e quindi si tende a deteriorare con più facilità (le ginocchia, ad esempio). Impiantare una protesi è un procedimento abbastanza complesso e non è indicato per tutte le tipologie di pazienti.

Ad esempio è sconsigliato nei giovani poiché si tratta di sostituire una intera parte dell’articolazione con delle parti metalliche che, ovviamente, differiscono molto nella qualità del movimento da quelle naturali.

Questo significa che se un giovane subisce un impianto di una protesi, quasi sicuramente con l’avanzare dell’età dovrà sottoporsi ad un nuovo intervento per l’usura della protesi. Si procederà, così, alla sostituzione dalla stessa. Questo comporta un rischio elevato per almeno due motivi ben distinti: il paziente non è più giovane, l’intervento può non riuscire alla perfezione.

L’intervento è invece consigliato per un paziente in età avanzata, visto che la rigenerazione dei tessuti è molto lenta e le possibilità di una buona riuscita sono davvero basse. Solo in casi estremi come questi si può decidere di intervenire con una protesi metallica.

Intervento biologico-rigenerativo

Un’ampia fetta di pazienti che subisce una lesione articolare o cartilaginea, anche ossea in alcuni casi, può curarsi con le moderne tecniche di rigenerazione cartilaginee e osteo-cartilaginee. È possibile grazie ad un intervento biologico-rigenerativo che permette anche di salvaguardare il futuro del paziente, evitando completamente l’installazione di un corpo estraneo. I danni alle cartilagini sono la causa principale di dolori e, nei casi più gravi, di immobilità.

Crescono con lo scorrere degli anni ed incidono sulla qualità della vita. La cartilagine ricopre le ossa articolari e permette uno scorrimento più veloce e semplice, riducendo l’attrito. Funge da cuscinetto, soprattutto per chi fa molto movimento. Negli anziani e nello sport intenso la cartilagine può iniziare a consumarsi fino a procurare attrito e dolore specialmente alle ginocchia. Lartrite, ad esempio, è una affezione molto comune che colpisce caviglie, ginocchia, polsi, gomiti e spalle.

Al giorno d’oggi la scienza ha fatto passi da gigante in questo campo, fino a parlare di riparazione naturale di cartilagini, articolazioni e tessuti ossei. Sempre più centri si stanno attrezzando per l’utilizzo di queste tecniche biologiche innovative. Evidenze cliniche e scientifiche dimostrano come l’impiego di un presidio biologico direttamente inserito nella lesione, stimola la rinascita della cartilagine con un elemento biologico, lo scaffold, fatto di nano strutture complesse: il tessuto si rigenera spontaneamente.

Dopo l’intervento si consiglia un percorso di riabilitazione per la rieducazione articolare che permette di recuperare completamente tutte le funzionalità: flessione, estensione, movimento in generale. Dopo l’intervento e dopo la riabilitazione le funzionalità saranno completamente ripristinate.

Una testimonianza di una donna dimostra l’efficacia del metodo. A causa di una rovinosa caduta casalinga aveva riportato una grave frattura al piatto tibiale con successiva perdita di quasi tutta la cartilagine. Grazie all’inserimento del presidio biologico e a seguito di un particolare intervento chirurgico, ha recuperato la mobilità dell’arto.

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Buzzoole

Nata nel 1990, si è laureata alla triennale di Editoria e Pubblicistica, ha proseguito gli studi con la Magistrale in Informazione, editoria e giornalismo e un Master in Comunicazione e Giornalismo di moda. E' giornalista pubblicista, Vicedirettrice del periodico “Altirpinia", collabora con varie riviste tra cui Fashion News Magazine e Chic Style. Social media manager e web copywriter. Ama la scrittura, la moda e gli animali.