Come scegliere l’acqua adatta al tuo organismo?

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L’acqua non è solo il maggiore componente del nostro corpo (dall’80% nei neonati fino a 50% degli anziani) ma anche un alimento estremamente importante per la nostra salute.

Bere quindi è parte integrante del nostro benessere ma sarebbe un errore considerare le acque tutte uguali. A seconda dei nostri bisogni dovremmo scegliere in base a determinate caratteristiche. Proviamo a vedere quali.

Perchè bere è importante

Cominciamo però prima a ricordare perchè bere una buona quantità di acqua è fondamentale non solo per il nostre benessere, ma per nostra stessa sopravvivenza.

Come sappiamo infatti, la Disidratazione nella sua condizione estrema può portare anche alla morte.

Ma forse non siamo abituati a considerare che anche una lieve disidratazione può avere importanti conseguenze sul nostro organismo, tanto è importante questo elemento per noi.

Perchè l’essere umano perde continuamente acqua (sudorazione, attività fisica, urine e feci) e bere almeno 3 litri d’acqua al giorno (2 per le donne) è considerato ottimale.

Naturalmente molto dipende dal tipo di clima, di costituzione e di attività della singola persona, ma spesso siamo portati a bere molto meno del dovuto (solo per sete effettiva).

Tra l’altro molto spesso la maggiore quantità di acqua è assunta durante i pasti, mentre sarebbe utile berne almeno la metà lontano dai pasti e a temperatura abbastanza fresca.

Questo aiuta anche il metabolismo ad attivarsi forzatamente per termogenesi (ovvero dovrà scaldare l’acqua ingerita) agendo proprio sui grassi per produrre calore.

Di fatto un buon equilibrio sull’assunzione di liquidi può essere determinante anche per qualsiasi dieta.

Quale tipo di acqua bere?

Altrettanto importante però, è scegliere il tipo di acqua giusta per le nostre esigenze. Perchè ovviamente non tutte le acque sono uguali.

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Devono intanto essere “buone” e potabili, quindi certamente tutte quelle in bottiglia o quella del rubinetto di casa. Poi sarà necessario leggere le etichette (per quelle in bottiglia) o le analisi (per quella del rubinetto) per capire che tipo di caratteristiche possiedono.

Fondamentalmente possiamo dividerle in macro categorie a seconda di quel che viene chiamato “Residuo Fisso“, ovvero la quantità di minerali presenti nell’acqua dopo averla portata ad ebollizione a 180°.

Sotto i 50mg/L parliamo di acqua minimamente mineralizzata, tra 50 e 500 è invece acqua oligominerale, tra i 500 e i 1500 è acqua minerale o mineralizzata, mentre valori superiori a 1500 si indicano per l’acqua fortemente mineralizzata (l’utilizzo di queste acque è consigliabile però solo in casi particolari e sotto controllo medico).

A seconda poi della quantità di materiali contenuti, abbiamo indicazioni proprio riguardo alla forte o debole presenza di quegli elementi, che indicano ovviamente anche particolari caratteristiche.

  • Mineralizzata – Utile per chi ha un tenore di vita abbastanza sregolato, per chi mangia in modo non controllato con una dieta scarsa di frutta e verdura. E anche per chi fa molto sport potendo così reintegrare anche sali minerali.
  • Oligominerale – Utile per chi vuole depurare l’organismo o dare una mano ai reni e al fegato per smaltire scorie. Il basso contenuto di sodio
  • Solfate (>200mg/L di Zolfo) – Utili per chi magari ha problemi di colon irritabile per le loro qualità antinfiammatorie (sono anche leggermente lassative)
  • Magnesiache (>50mg/L di Magnesio) – Utili contro la stitichezza e i dolori muscolari
  • Bicarbonate (>600mg/L di Bicarbonato) – Utili per favorire una buona digestione (in questo caso da bere durante i pasti)
  • Calciche (>150mg/L di Calcio) – Utili invece per le donne in menopausa e prevenire l’osteoporosi
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.