Come si corre? Guida pratica ai giusti movimenti e appoggio del piede a terra

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Correre non è un’attività improvvisata, perché come tutte le attività sportive, essa apporta benefici al nostro fisico e di conseguenza al nostro organismo solo se svolto correttamente, seguendo le regole basilari motorie, ovvero  compiendo i giusti passi e le dovute posizioni corporee.

Specialmente la corsa, essendo un’attività aerobica che interessa tutto il fisico, richiede una particolare attenzione nelle sue modalità di svolgimento, in quanto se fatta male può causare anche seri problemi di salute; dalle storte, all’acido lattico fino agli stiramenti e addirittura a lesioni ossee.

Si tratta di un argomento sicuramente meno frequente rispetto a quelli che parlano esclusivamente dei vantaggi della corsa e di come ci fa dimagrire. Certo, non vogliamo smentire i positivi effetti benefici della corsa, ma vorremo portare l’attenzione sulla tecnica della stessa, cosa fondamentale.

Non basta correre come meglio ci viene per essere soddisfatti e sicuri di aver fatto qualcosa di buono per noi stessi. E’ un po’ come quando si va in palestra e utilizzando gli attrezzi che ci dovrebbero far creare maggiore massa muscolare, ci provochiamo delle lesioni semplicemente perché non abbiamo la giusta tecnica!

E’ bene perciò conoscere un po’ di teoria da applicare alla corsa per fare veramente un’attività salutare e in tutta sicurezza.

La corsa infatti investe molte strutture osseo-muscolari importanti che vanno azionate nel modo corretto per non comprometterle. Arti inferiori come piedi, polpacci, ginocchia, anche e spina dorsale, nonché muscoli cervicali, sono solo alcune delle strutture fisiche che mettiamo sotto sforzo con la corsa.

Analizziamole nel dettaglio per una tecnica di corsa efficiente ed efficace.

E’ bene iniziare con un po’ di riscaldamento, procedendo con una corsa lenta per i primi 15-20 minuti di modo da consentire ai muscoli, alle articolazioni, alla colonna vertebrale di sciogliersi e idratarsi e alla pressione sanguigna, ai polmoni e al cuore di adeguarsi gradualmente allo sforzo senza eccessi a freddo. Durante la corsa si consiglia inoltre di rallentare per alcuni secondi e fare degli allungamenti periodici con le braccia in alto e di lato.

La durata complessiva della corsa dipende invece dalla singola capacità di ciascun individuo e dal suo grado di allenamento; se siete alle prime armi, mezz’ora per i primi giorni sarà sufficiente per cominciare a “carburare”. Al termine della corsa, ricordate sempre di fare stretching, a caldo e senza fretta. Allunghiamo in particolare il tendine e il polpaccio. Piegarsi in avanti per allungare gambe e schiena. Eseguire qualche allungamento per le braccia e la schiena.

Appoggio del piede:

Il metodo più sicuro, che consente di allenarsi bene con la possibilità di raggiungere anche velocità elevate  è quello avampiede-tallone. Esso consiste nel toccare  il terreno prima con l’avampiede ( parte anteriore del piede) e poi con il tallone, così che l’intera pianta del piede nel mentre del movimento sia coinvolta in modo armonico e flessibile. Poi si solleva l’avampiede spingendo sull’alluce. Anche la posizione del  busto e delle braccia, insieme alla posizione delle spalle sono di grande importanza durante la corsa.

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Posizione del busto:

Quando si corre è bene assumere una postura naturale e fisiologica del tronco rispetto ai passi che compiamo .Essa coincide nel pendere leggermente in avanti, in una posizione relativamente eretta .Ciò è funzionale al rilassamento delle anche e del bacino che si porta leggermente in avanti, oltre che dare accelerazione e consentire una falcata più fluida.

Posizione delle spalle:

Le spalle devono pendere in maniera rilassata, leggermente curvate , mai all’indietro. La testa deve essere in asse, dunque lo sguardo sarà in avanti. Non guardare i piedi  altrimenti potreste ritrovarvi con un bel mal di collo.

Posizione delle braccia:

Le braccia sono importanti quanto le gambe ai fini di un buon allenamento.  Servono per l’equilibrio e a spingere il corpo in avanti, oltre che a conferire velocità, ritmo e maggiore durata di energia fisica e respiratoria. Queste devono lavorare in scioltezza. Devono essere tenute tra la vita e il torace.  Al movimento di una gamba, il braccio opposto è azionato verso il basso per aumentare la spinta e viceversa. Infine tenete le mani come a formare una piccola conca, quindi distese e rilassate. I pugni al contrario creano tensioni alle spalle e al torace.