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Il forno a microonde fa male?

Alessia
forno a micro onde

Il forno a microonde si basa sulla capacità delle onde elettromagnetiche di cuocere i cibi ad una frequenza ben precisa di 2.450 Mhz, che vengono generate all’interno del forno (dal magnetron) e poi direzionate per una diffusione e per una cottura uniforme.

A differenza dei metodi tradizionali di cottura quindi,nel microonde il calore viene generato dall’interno verso l’esterno, sfruttando la capacità delle onde elettromagnetiche di trasmettere energia alle molecole di acqua contenute in ogni cibo.

In questo modo i cibi cuociono tanto più rapidamente e in modo uniforme quanto maggiore è il loro contenuto di acqua (infatti alle verdure bastano pochi minuti), anche se al contempo può essere difficile calcolare in modo opportuno i tempi e non bruciare il piatto per un minuto di troppo.

I vantaggi e gli svantaggi:

La cottura non richiede acqua o condimenti, quindi consente rispettivamente una minore dispersione delle sostanze nutritive e un minore apporto calorico dei cibi rispetto alla cottura tradizionale, per il minor tempo di esposizione alle alte temperature. Le vitamine C e del gruppo B (idrosolubili) vengono danneggiate meno e i grassi risultano meno ossidati, ossia vi è un rischio minore di formazione di sostanze tossiche, come i radicali liberi.

Questo tipo di cottura consente un notevole risparmio di tempo sia nello scongelamento degli alimenti sia nel riscaldamento; essendo veloce e sicuro (se si rispettano rigorosamente i tempi indicati nelle istruzioni), non si compromettono ancor di più le proprietà nutritive degli alimenti precotti o già pronti e surgelati, inoltre consente di mantenere separati i sapori dei cibi.

D’altra parte però non permette ai sapori di amalgamarsi, quindi per preparazioni che richiedono una fusione non è proprio la cottura ideale (ad esempio per il soffritto aglio, olio e cipolle). Infine è difficile calcolare il tempo giusto di cottura, di ogni singolo alimento.

Il forno a microonde fa male?

la cottura a microonde è sicura, poiché le onde elettromagnetiche non hanno un’energia così elevata da indurre modifiche alla struttura chimica degli alimenti a livello molecolare o atomico, di tipo nocivo. Le indagini tossicologiche che sono state effettuate per verificare se nei cibi cotti o riscaldati con il forno a microonde si generano sostanze ritenute tossiche, non hanno rilevato nessun effetto tossico.

E’ quindi falsa la credenza che ci sia una relazione fra l’utilizzo del microonde e l’insorgenza di tumori: i forni a microonde, come le radio, emettono campi elettromagnetici a radiofrequenza e sono schermati, non vi sono rischi per la salute dunque.

Attenzione però a non aprire il microonde se non l’avete prima spento: potreste entrare in contatto con le onde elettromagnetiche che possono anche danneggiare i tessuti organici (quindi anche il corpo) e ad  usare sempre i contenitori appositi per la cottura nel forno a microonde.

Gli alimenti raggiungono temperature elevate quindi usare sempre il guanto da forno per estrarre i contenitori e fate attenzione agli schizzi o ai liquidi.

Dove posizionarlo

Anche se possiede il meccanismo di raffreddamento, il forno a microonde deve essere lontano da televisori, altri forni o fonti di calore in quanto le temperature raggiunte sono già di per sé elevate; deve avere intorno spazio sufficiente per una corretta aerazione e le sue fessure non devono essere in alcun modo o in parte ostruite e, per evitare di esporsi inutilmente a emissioni a bassa frequenza, il forno a microonde deve essere posizionato in un angolo con la parte destra (dove possiede il trasformatore) a ridosso di una parete, lontano almeno 1,5 mt dalla postazione abituale di chi cucina.

Per scongelare

Usare sempre contenitori abbastanza alti per evitare la fuoriuscita dell’acqua che l’alimento perderà con lo scongelamento. Per i cibi umidi, stufati e ragù, meglio girarli una volta durante il tempo di scongelamento; per i cibi freschi, ricordare di utilizzare contenitori atti a passare dal frigorifero al microonde; per le verdure piccole come i piselli, non è necessario lo scongelamento del prodotto, è possibile cuocerle direttamente. Il tempo per congelare varia dall’alimento in questione: affidarsi al manuale d’istruzione del forno.

Per riscaldare

A differenza del forno tradizionale, grazie al suo processo di riscaldamento dall’interno, il forno a microonde utilizza i grassi e i liquidi propri dell’alimento e quindi non lo secca o peggiora il suo aspetto estetico. Sono sufficienti pochi minuti per riscaldare ed è sempre meglio coprire con una pellicola specifica per forno a microonde i cibi a basso contenuto di umidità (per non disperderla); i cibi con alto contenuto di acqua invece, non coprirli mai (ad esempio, salse e minestre).

Se è possibile, far riposare prima il piatto a temperatura ambiente prima di riscaldarlo, piuttosto che passarlo direttamente dal frigorifero al microonde: ciò consentirà un tempo di riscaldamento ancora minore.

Per cuocere

Ricordarsi che non sono necessari grassi, condimenti, liquidi, sale, aromi e spezie (che possono essere aggiunti a fine a cottura) e che il tempo di cottura deve essere ridotto a 1/3 o a ½ del tempo normale. Il tempo è proporzionale alla quantità di cibo e il piatto deve essere tolto dal microonde quando ancora non è completamente cotto, perché la temperatura interna del cibo continua ad aumentare e quindi ne permette poi la cottura completa: è il tempo di riposo, che varia a seconda della tipologia (carne circa 14 minuti; verdure 1/2 minuti; patate circa 5 minuti; dolci da 4 a 8 minuti).

Inoltre, fare dei fori ai cibi con pelle, membrane e bucce per permettere al vapore di uscire; tagliare gli alimenti in pezzi uguali in modo che la cottura sia uguale per tutti; disporre le parti più spesse all’esterno del piatto e quelle più fini al centro; non cuocervi le uova intere con il guscio perché potrebbero rompersi e danneggiare il forno; per gli alimenti surgelati, leggere le istruzioni riportate sulla confezione, se è possibile cuocerle nel forno a microonde.

I contenitori da utilizzare

I recipienti utilizzati devono essere sempre specifici e atti ad essere utilizzati nel microonde, in base alla tipologia di cibo. Oltre alla dicitura apposita che deve essere riportata sul fondo del contenitore o sulla sua confezione, è possibile verificare se il recipiente può essere utilizzato nel microonde ponendolo vuoto (insieme ad un bicchiere d’acqua) all’interno del forno alla massima potenza: dopo 1 minuto, il contenitore dovrà essere soltanto tiepido.

Non utilizzare o introdurre recipienti in metallo (possono causare la produzione di scintille), stoviglie o piatti o teglie in ceramica che hanno il bordo dorato e le eventuali parti in gomma di coperchi di biberon o brocche,

Vetro, terracotta, materiali in silicone, carta e plastica sono consentiti ma assicurarsi bene che resistano alle temperature elevate: leggere sempre l’etichetta del prodotto.

Cibi da non mettere nel microonde

Ma è sempre possibile cucinare con il microonde? La risposta è no e vediamo perchè.

Alcuni alimenti, anche se gustosi e saporiti, non vanno assolutamente messi nel microonde. Si perderebbero la maggior parte dei nutrienti e sono rischiosi per la salute (intossicazione). Vediamo quali sono i cibi da non riscaldare mai nel forno a microonde.

Sedano

Il sedano è un ingrediente che non va mai messo in microonde, contiene nitrati che si trasformano in nitriti tossici  e nitrosammine cancerogene dopo il riscaldamento. Cercate di cucinare creme e pietanze con il sedano sulla fiamma o nel forno tradizionale.

Uova

Le uova e le frittate non devono mai essere riscaldate in microonde, diventano tossiche e nocive per la salute.

Spinaci

Molte persone mangiano spinaci e li inseriscono nel personale regime dietetico. Il motivo? Una verdura dietetica, ricca di vitamine e sali minerali. Gli spinaci, come il sedano, contengono nitrati e quindi non possno essere messi in microonde.

Il consiglio è riscaldare gli spinaci insieme a panini e insalate per avere i massimi benefici senza alcun danno.

Funghi

I funghi hanno un alto contenuto di proteine, amminoacidi e vitamine ma sono poco digeribili. Avete un risotto del pranzo da voler riscaldare per cena? Non fatelo mai nel microonde, meglio conservarlo in frigo e riscaldarlo il giorno successivo a 70°C.

Patate

Le patate non vanno mai messe in microonde, potrebbero causare botulismo e quindi rischiose per la salute. Se vi avanzano patate non riscaldatele, buttatele o aggiungetele fredde alle insalate.

Petto di pollo

Il petto di pollo non deve essere mai messo in microonde per essere riscaldato. Il motivo è semplice, potrebbero esserci cambiamenti nella composizione delle proteine e quindi portare a problemi di digestione. Meglio mangiare gli avanzi di pollo in un panino o con insalata.

Barbabietole

La barbabietola è ricca di sostanze benefiche per l’organismo, ma non va mai messa in microonde per la presenza di nitrati. E’ sempre consigliabile mangiarla fresca.

Riso

Il riso è ricco di vitamine, amminoacidi e minerali. La sua conservazione richiede delle conoscenze culinarie importanti per evitare di renderlo tossico o favorire la proliferazione di batteri. Ecco cosa dobbiamo sapere sul riso e su come conservarlo:

  • consumare il riso appena cotto è la soluzione migliore
  • non lasciare il riso a temperatura ambiente
  • se lo si vuole consumare il giorno dopo, si consiglia di metterlo in frigo entro un’ora dalla cottura
  • mai riscaldarlo in microonde

Il riso a temperatura ambiente favorisce la proliferazione di batteri e se riscaldato in microonde può aumentare il rischio di intossicazione alimentare.

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