I cosmetici e il make up diventano vegani

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La cosmetica vegetale piace sempre di più e funziona e il make up è il suo fiore all’occhiello. Quella più all’avanguardia riscopre i segreti tramandati dalle donne africane e indiane. Fiori e frutti tropicali, poco conosciuti, permettono così di creare prodotti molto promettenti.

Per make up vegano si intendono linee di trucco naturali e bio: senza parabeni, conservanti, glutine, coloranti sintetici né petrolati. In più sono “cruelty free” con certificazione PETA, cioè niente test su animali (né per quanto riguarda gli ingredienti né per il prodotto finito) e non contiene alcun ingrediente di derivazione animale. Le confezioni sono ricaricabili, riciclabili, con diciture stampate con inchiostro biodegradabile all’inchiostro di soia e il packagin è ridotto al minimo. La linea verde Emani non contiene talco né ossicloruro di bismuto, contiene componenti 100% di derivazione naturale. I pennelli per il make up sono realizzati con le migliori fibre sintetiche.

I prodotti EMANI rappresentano il perfetto punto d’incontro tra il make up professionale di altissimo livello ed il rispetto per l’ambiente. EMANI combina pigmenti minerali purissimi con estratti biologici in formule realizzate all’insegna degli ultimi ritrovati scientifici per spostare sempre più avanti i confini delle performances artistiche e di lunga durata.

Tra i principali elementi alla base di tanti prodotti cosmetici ci sono le alghe, che non smettono di stupire per le loro proprietà infinite. I ricercatori nel ’62 scoprirono le proprietà cicatrizzanti delle alghe d’acqua dolce, oggi, hanno trovato il metodo per disidratarla e trasformarla in polvere concentrata dall’elevato potere rigenerante e anti-età sulla pelle (Linea Ophycée di Galénic, tra cui il siero concentrato, e la linea Firmarine di Erno Laszlo).

Dalla Thailandia arriva il frutto “magico” alla base di alcuni prodotti è il mangostano. Questo frutto tonificante è usato da secoli nella medicina cinese e ayurveda. Secondo alcune ricerche americane le proprietà di questo frutto sono antiossidanti, tonificanti, antinfiammatorie e migliora la circolazione sanguigna. Contro i rilassamenti cutanei l’estratto mangostano fa veri e propri miracoli (Glimpse propone la linea Tropical Skin).

Un albero spinoso produce un frutto che è un rimedio innovativo per i capelli sfibrati. Si tratta del dattero del deserto (Balanites aegyptiaca), che per le sue proprietà riparatrici è considerato sacro dalle popolazioni dell’Africa sub-sahariana. I ricercatori hanno scoperto che questo dattero, associato a proteine del grano, imita le funzioni della cheratina, aumentando forza e morbidezza dei capelli secchi, rovinati e che si spezzano (Klorane propone shampoo, maschera e crema al Dattero del Deserto, mentre Bottega Verde ha lanciato la linea per capelli Hammam).

Per le donne di Tswapong, in Botswana, l’olio di marula è da secoli il cosmetico per eccellenza. Aiuta  a mantenere la pelle del corpo elastica e morbida. L’olio di marula è estratto dai noccioli del frutto di un albero (Sclerocarya birrea) diffuso nell’Africa meridionale. I ricercatori hanno testato che quest’olrio rinforza la barriera cutanea e migliora l’idratazione della pelle grazie ai suoi acidi grassi. L’utilizzo è semplice, bastano 4 gocce sul viso prima della consueta crema da giorno o da notte (Clarins propone Gelèe Fondante Dèmaquillante, mentre l’Erbolario la nuova linea Make Up).

L’olio di camelia è da secoli il segreto delle bellissime donne giapponesi. Quest’olio regala alla pelle e ai capelli le qualità dei petali da cui viene estratto: compattezza, luminosità e morbidezza, oltre che un’ottima protezione dagli agenti esterni. L’olio migliore proviene da Ooshima, dove da secoli si coltivano le camelie per uso cosmetico, tant’è che si dice che le donne di questa regione siano le più belle di tutto l’oriente. L’olio di camelia è ricco di acidi grassi, con una struttura simile a quella dei lipidi della pelle (Lancome propone Absolue Oléo-Sérum, mentre Chanel l’Hydra Beauty Séreum).

Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.