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Curare la celiachia: ricerca medica per pillole e vaccini

Alessia
pillola anti celiachia

pillola anti celiachiaAd oggi non esistono terapie alternative alla dieta senza glutine: la ricerca però si sta indirizzando verso due aree che potrebbero portare a risultati concreti: lo sviluppo di grani non tossici ed il vaccino anti-celiachia.

Grano OGM, ossia sperimentazioni genetiche sui cereali contenenti glutine: si modifica geneticamente il grano in modo da non rendere tossiche le sequenze di DNA che causano la risposta negativa dell’intestino (questa soluzione appare complicata in quanto non si conoscono esattamente tutte le sequenze di DNA del grano potenzialmente tossiche).

Terapie enzimatiche. Si aiuta l’organismo nell’assimilazione del glutine degradando la gliadina (la parte tossica del glutine) grazie ad una serie di enzimi che ne permetterebbero la digestione. Questi enzimi, PEP (prolil-endopeptidasi), ed alcune varianti hanno già dato buoni risultati nello smantellamento e semplificazione delle molecole che formano il glutine, addirittura in fase di lievitazione degli alimenti.

Pillola anti celiachia

La zonulina è una proteina capace di modificare la permeabilità delle pareti dell’intestino. E’ come se le molecole di glutine fossero troppo grosse per “passare” ed essere assimilate dalle pareti quindi, si cerca di “allargare” in qualche modo le maglie cellulari che formano l’intestino, per permettere la digestione del glutine e di eliminare quindi i sintomi della patologia, senza doversi sottoporre in maniera continuativa alla dieta.

Andrea Pucci, presidente di Fondazione Celiachia, associazione che promuove la ricerca sulla celiachia, precisa però: “I media stanno accendendo i riflettori su un nuovo farmaco ancora in sperimentazione, presentandolo come risolutivo, mentre ancora non ci sono le caratteristiche sufficienti per definirlo tale, anche se la ricerca, indirizzata verso varie direzioni, sta conseguendo ottimi risultati, il cui fine ultimo è rappresentato dalla realizzazione di un vaccino contro la celiachia.”

Questo è confermato dalle relazioni che si hanno circa la pillola anti-zonulina, realizzata da Alessio Fasano a Baltimora. Il farmaco, attualmente in sperimentazione (fase conclusiva), permetterà ai celiaci di consumare pasti “normali” contenenti glutine, per un periodo limitato di tempo, sopperendo la mancanza dell’enzima che si occupa di elaborare e digerire il glutine.

Altri ricerche per rimedi contro la celiachia

Oltre a quelle già indicate, vi sono molte altre strade che si stanno intraprendendo per trovare terapie alternative per la celiachia, utilizzando approcci diversi:

  • Modificando le glutammine (aminoacidi) presenti nella gliadina, la parte tossica del glutine
  • Inibendo la risposta dei linfociti T, responsabili dell’infiammazione a livello intestinale
  • Utilizzando anticorpi anti citochine, molecole prodotte dal sistema immunitario che entrano nei meccanismi infiammatori dei linfociti T.
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