Curarsi con la floriterapia e i 38 fiori di Bach

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La floriterapia è il metodo di cura olistico messo a punto dal dottor Edward Bach (medico inglese vissuto a cavallo tra XIX e XX sec.) e si basa sull’uso di 38 rimedi naturali che derivano da fiori e da acqua di sorgente.
Per trarre giovamento dalla terapia con i fiori di Bach è necessario essere disponibili a conoscere se stessi, perché il benessere e la serenità coincidono con l’armonia psicofisica. Per questo motivo curarsi con i fiori di Bach significa riacquistare l’equilibrio interiore della coscienza.

Come agiscono i fiori di Bach?

Ogni fiore agisce come una sottile vibrazione energetica che libera e compensa gli stati bloccati negativi. Lo stato d’animo negativo è, per Bach, una delle principali cause del malessere dell’individuo: intolleranza, orgoglio, egoismo, paura sono le vere malattie dell’uomo che, anche inconsapevolmente, creano disarmonia interiore e sfociano poi in sintomi di natura fisica.
Per attenuare o eliminare questi disagi fisici è necessario riequilibrare la personalità attraverso un processo di guarigione profondo e il sistema messo a punto da Bach ha questa capacità.

La floriterapia si differenzia dall’erboristica perché non considera, come quest’ultima, solo la parte materiale della pianta, ma prende in considerazione la parte energetica, la sua interazione spirituale con l’uomo. In questo modo gli stati d’animo non vengono contrastati in maniera violenta ma, ma vengono riconosciuti ed accettati attraverso un processo graduale.

Come scegliere i fiori

Per scegliere il fiore o i fiori giusti è necessario diventare più coscienti della propria persona, imparando a riconoscere i propri disequilibri e i propri stati d’animo: è un processo più o meno lungo e varia da persona a persona.
Per facilitare il processo di autocoscienza si possono prendere in esame alcune situazioni tipiche che potranno rivelare alcuni tratti tipici della nostra personalità; un esercizio molto utile è quello di ripercorrere la propria vita cercando di ricordare le emozioni provate in periodo significativi. Inoltre è proficuo soffermarsi sugli eventi che si sono ripetuti o si ripetono più spesso nella nostra vita o chiedersi quali sono le nostre reazioni quando siamo molto stanchi: la debolezza rende i difetti più evidenti e permette di riconoscerli con maggiore facilità.

I fiori di Bach in ordine alfabetico

A. Agrimony (Agrimonia), Aspen (Pioppo tremulo)
B. Beech (Faggio)
C. Centaury (Cenataurea), Cerato, Cherry Plum (Mirabolano), Chestnut Bud (Gemme di ippocastano), Chicory (Cicoria selvatica), Clematis (Vitalba), Crab Apple (Melo selvatico)
E. Elm (Olmo)
G. Gentian (Genziana), Gorse (Ginestrone),
H. Heather (Brugo), Holly (Agrifoglio), Honeysuckle (Caprifoglio), Hornbeam (Carpino bianco)
I. Impatiens (Balsamina)
L. Larch (Larice)
M. Mimulus (Mimolo giallo), Mustard (Senape selvatica)
O. Oak (Quercia), Olive (Ulivo)
R. Red Chestnut (Ippocastano rosso), Rock Rose (Eliantemo)
S. Scleranthus (Centigrani), Stars of Bethlehem (Stella di Betlemme)
V. Vervain (Verbena), Vine (Vite)
W. Walnut (Noce), Water Violet (Violetta d’acqua), White Chestnut (Ippocastano bianco), Wild Oat (Avena selvatica), Wild Rose (Rosa canina), Willow (Salice giallo)

Come assumere i fiori

Le essenze dei fiori di Bach vengono estratte attraverso due metodi:

  • solare: i fiori vengono raccolti in una giornata di sole e messi a macerare in acqua, sempre esposti al sole. Dopo 3-4 ore i tolgono i fiori e si aggiunge alcool.
  • bollitura: i fiori vengono fatti sobbollire per 30 minuti in acqua di sorgente in una pentola smaltata. Il liquidi raffreddato si filtra e si aggiunge alcool.

Le essenze si acquistano in erboristeria e in molte farmacie; si conservano in un luogo fresco e buio (mai in frigorifero) e prima dell’uso devo essere diluite.
Preparazione:
Riempire un flacone da 30 ml (con una pipetta contagocce) con acqua minerale naturale, uno o due cucchiai di brandy o grappa e due gocce di ogni fiore scelto.
L’assunzione è molto semplice: quattro gocce distillate direttamente sulla lingua quattro volte al giorno.  Se si preferisce si può unire il rimedio ad un bicchier d’acqua o ad un succo di frutta e berlo a piccoli sorsi.
La mattina, a digiuno, e la sera prima di coricarsi, sono due momenti consigliati per assumere i fiori di Bach.

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In situazioni acute o quando bisogna assumere i fiori solo per pochi giorni si può anche optare per la preparazione estemporanea: in un bicchier d’acqua si versano due gocce di ogni rimedio floreale scelto e lo si beve, a piccoli sorsi, durante l’arco della giornata.