Curarsi insieme agli animali: la pet therapy

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Quando coccoliamo il nostro amico a quattro zampe, cane o gatto che sia, siamo più sereni e tranquilli. Molti studi hanno dimostrato, infatti, che vivere esperienze piacevoli a diretto contatto con gli animali ci rendono più aperti e disponibili. Da qui nasce la pet therapy, con le prime ricerche risalenti agli anni ’50 (ma gli effetti terapeutici si erano già riscontrati nell’800).

Il termine “pet therapy” indica una complessa serie di utilizzi del rapporto uomo-animale in campo sia medico sia psicologico.

Nei bambini con particolari problemi, negli anziani e in alcune categorie di malati, di disabili fisici e psichici, il contatto con un animale può aiutare a soddisfare bisogni intrinseci, come l’affetto, le relazioni interpersonali, la sicurezza. Oppure a recuperare alcune abilità che queste persone possono aver perduto.

Il contatto con un animale, oltre a garantire la sostituzione di affetti carenti, è particolarmente adatto a favorire i contatti interpersonali, tramite il gioco, rendendo anche molto semplice interagire con gli altri. L’attività ludica aumenta il buon umore, sviluppando la socializzazione, rinforzando l’attività fisica. Anche gli animali, soprattutto se cuccioli, amano giocare molto e possono essere degli ottimi compagni di gioco, là dove l’isolamento e la solitudine dominano la persona.

La vicinanza di un animale può aiutare in particolari condizioni di stress, di depressione e di conflittualità. Può inoltre rappresentare un valido ausilio per pazienti con problemi di comportamento sociale e di comunicazione.

Anche ipertesi e cardiopatici possono trarne giovamento: è dimostrato che accarezzare un animale, aumenta la coscienza della propria corporalità, riduce la pressione arteriosa e contribuisce a regolare la frequenza cardiaca.

Gli animali più idonei per la pet therapy sono quelli che ti permettono un interscambio di gesti ed emozioni, come i delfini, i cavalli e i cani.

In realtà anche molti altri animali hanno dimostrato di avere effetti positivi sulla persona. I conigli e i roditori in genere sono utilizzabili con i pazienti più piccoli proprio per le loro dimensioni e la scarsa aggressività.

Osservare i pesci negli acquari porta, invece, alla riduzione del livello di stress e tensione muscolare.

Giocare con un gatto sembra curi le cefalee di bambini e teenager, meglio di un farmaco.

Terapie con cani hanno avuto un ottimo successo ultimamente, in progetti anti bullismo.

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E’ da sottolineare come, anche gli animali da fattoria (mucche, capre, pecore) siano stati recentemente impiegati nei trattamenti con ottimi risultati.

Il mondo della pet therapy è molto vario, sia per i percorsi formativi degli operatori, sia per la tipologia di utenti, sia per le metodologie adottate. L’Istituto Superiore di Sanità ha stilato un rapporto sulle attività di pet therapy in Italia, suggerendo alcune linee guida per una corretta pratica di quest’attività e con Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 28 febbraio 2003 è stato riconosciuto l’utilizzo di animali da compagnia ai fini di Pet Therapy come cura ufficiale.

Al Centro Riabilitativo dell’Azienda Sanitaria di Ragusa, è il cavallo ad aiutare i medici nella cura degli handicap psicomotori.

All´Azienda ospedaliera di Padova è stata creata una vera e propria fattoria in ospedale, che ospita cani e gatti, allietando così i pomeriggi dei bambini ricoverati nella divisione pediatrica.

Alla comunità di Villa San Secondo nel vercellese, cani e gatti rappresentano lo stimolo per risvegliare la propensione all´azione in malati psichici molto gravi.

All’Agriturismo toscano Podere Lecceta si eseguono terapie con i cani Terranova con:

–      Programmi estivi di terapie assistite da animali per bambini con disturbi dello spettro autistico, accompagnati dalle famiglie

–      Seminari su terapie assistite da animali e attività assistite da animali.

All’Associazione ChiaraMilla nel ferrarese si realizzano vari progetti e attività per bambini e anziani:
– Progetto ” EduCane: compagni di banco a quattro zampe” rivolto dai nidi alle scuole superiori, si organizzano anche feste con animali presso scuole
– Laboratori di avvicinamento e gioco con i cani e i cavalli
– Progetto “Un cane per amico” rivolto a soggetti affetti da sindrome down, autismo, iperattività, stati di alterazione del comportamento, persone affette da disturbi alimentari, depressione, schizofrenia e più in generale per tutti quelli che sono costretti a vivere disagi di vario genere
– Progetto “Abili a 4 zampe: Formazione di cani da supporto a disabili rivolto a soggetti diversamente abili con problematiche a carico del sistema motorio che prevede l’addestramento di cani allevati nel centro e formati per divenire ausilio al superamento
di barriere architettoniche e sostegno psicologico alla persona
– Idro pet therapy: Terapia assistita da cani in acqua rivolta prevalentemente a soggetti diversamente abili, bambini autistici, soggetti dislessici e più in generale per tutti coloro che sono costretti a vivere disagi di vario genere.
– Progetto “Un cane per sorridere ancora” rivolto a ospiti anziani di case di riposo e centri diurni

L’Istituto Terapie e Attività con Animali (I.T.A.C.A.) è una nota associazione romana che dal 2003 organizza corsi triennali di formazione/informazione per conseguire il diploma di operatore counselor, riconosciuto dall’Aic, l’Associazione Italiana Counselling.

L’importante è ricordare che la pet therapy per pazienti con gravi disabilità non s’improvvisa dall’oggi al domani. Nella struttura predisposta alla terapia, deve essere presente un’equipe specializzata (veterinari, psicologi, fisioterapisti, medici) che imposti le “tappe terapeutiche” del lavoro da eseguire, senza creare nei pazienti e negli animali nessun tipo di paura o trauma.

La pet therapy sicuramente non è la panacea di tutti i mali, ma aiuta a sorridere, per cui la prossima volta che vi coglie un momento di malinconia, coccolate il vostro piccolo amico a quattro zampe.

Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.