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Dolcificanti:quali sono e che vantaggi portano

Tiziana
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Generalmente quando si decide di mettersi a dieta e di dimagrire si sa che i dolci e lo zucchero sono eliminati dall’alimentazione e bisogna diminuire l’assunzione di cibi troppo calorici e grassi. Ecco allora che chi vuole dimagrire ricorre ai dolcificanti per addolcire le bevande come tè, caffè e latte.

L’aspartame o fruttosio e la saccarina sono i dolcificanti conosciuti e utilizzati da quanti si mettono a dieta, nella remota speranza di perdere i chili di troppo. I dolcificanti sintetici sono stati creati originariamente per i soggetti affetti da diabete, vista la necessità oggettiva di diminuire l’assunzione di elementi dolci e quindi dello zucchero.

Questi dolcificanti hanno un valore dolciario maggiore rispetto al classico zucchero, per questo motivo ne basta una quantità inferiore per addolcire la nostra bevanda, senza dover rinunciare al sapore cui siamo abituati. Questa particolarità rappresenta sicuramente una nota di vantaggio per il soggetto a dieta che non può assumere dolci o zucchero.

Negli ultimi anni si è tanto parlato dell’azione dei dolcificanti nel nostro organismo. Quello che è emerso maggiormente, è che i dolcificanti vanno assunti con moderazione. La raccomandazione arriva direttamente dall’organizzazione mondiale della sanità, in quanto asserisce che il forte sapore dolciastro dei dolcificanti sintetici, può portare paradossalmente il soggetto a prediligere i cibi dolci, e quindi a metterlo a serio rischio di obesità per il futuro.

E quindi un corrispondente elevato rischio per la salute dell’individuo, derivanti appunto dalla patologia dell’obesità, con problemi cardiocircolatori e tutte le varie problematiche connesse alle complicazioni correlate al sovrappeso.

Sono state eseguite delle ricerche sul consumo dei dolcificanti, e ha fatto molto clamore in passato la scoperta che ha interessato un gruppo di topolini da laboratorio, i quali, soggetti a continua assunzione di aspartame, hanno evidenziato un’elevata presenza cancerogena, con tutti i reali rischi a questo connessi.

In effetti, si tratta di possibilità altamente remota, visto la diversità tra soggetti umani e i ratti, ma di certo come sempre quando si parla di salute, la parola prevenzione è d’obbligo. Un uso parsimonioso del dolcificante sintetico non è controindicato, si consiglia comunque un giusto ed equilibrato consumo senza esagerazioni.

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