Eleuterococco: un alleato contro lo stress

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Euleterococco

L’eleuterococco è una pianta della famiglia delle Arialiaceae. Utilissimo per stimolare il metabolismo, per equilibrare l’energia. Inoltre è un anti-stress. Chiamato anche Ginseng siberiano, viene usato in fitoterapia per le proprietà toniche e adattogene che aiutano l’organismo a prepararsi alla stagione fredda.

Questo tipo di erbe sono in grado di migliorare le performance del nostro organismo in caso di eccessiva fatica, favorendo l’equilibrio del sistema immunitario e la lucidità mentale in condizioni di stress. Queste funzioni sono espresse dagli eleuterosidi, dai glicosidi di composizione varia, ma anche dalle cumarine, dai flavonoiodi e dagli eleuterani: è considerato un elisir di lunga vita proprio per la presenza di questi elementi.

Cenni storici

I botanici russi chiamarono l’Euterococco per la prima volta “Hedera senticosa”. Era il 1856. Solo tre anni dopo il botanico Maximowicz creò il genere Eleutherococcus e la chiamò Eleutherococcus senticosus. Nello stesso anno un botanico tedesco unì il genere Eleutherococcus al genere Acanothopanax, prima un subgenere del Panax.

Anche se la maggior parte dei botanici ora utilizza il genere Eleutherococcus, in ambiente tedesco e cinese la pianta è riconosciuta come Acanthopanax senticosus. Questa pianta è stata a lungo dipinta come il supplemento dietetico responsabile delle eccezionali imprese sportive degli atleti dell’ex URSS.

La letteratura russa dell’epoca è ricca di studi secondo i quali esiste un legame tra l’assunzione dell’Euterococco e le performance ottimali degli atleti Venne anche impiegata (la pianta) come integratore alimentare dagli astronauti sovietici, durante le lunghe permanenze nello spazio.

I benefici dell’Euleterococco

La pianta viene utilizzata in caso di stress eccessivo, di sovraffaticamento, anche nell’esaurimento psico-fisico, per la stanchezza e per l’ipotensione. Il suo utilizzo va bene anche per la prevenzione di malattie infettive e nelle forme influenzali perché aumenta il numero dei linfociti T e rinforza l’attività dei globuli bianchi.

Pare che le proprietà toniche in esso contenute siano più adatte alle donne che agli uomini. le donne sotto stress sono più soggette a depressione e ansia ecco perché un tonico forte come il ginseng o il guaranà possono aumentare la tensione nervosa. Ha anche proprietà afrodisiache perché aumenta la secrezione degli ormoni, stimola le ghiandole surrenali e sessuali e di conseguenza aumenta la libido, migliora la circolazione sanguigna. Dato che è assimilabile al ginseng, ha i medesimi usi e molti benefici:

  • Stress: aiuta a concentrare le energie e a mantenere il pensiero più lucido possibile in condizione di stress e affaticamento generale
  • Libido:utile per rinvigorire la sfera sessuale in caso di calo di desiderio o preoccupazioni connesse alle prestazioni. Può aiutare ad affrontare il deficit erettivo per cause psicologiche, come l’ansia, ma non altri tipi di impotenza che richiedono l’intervento dell’urologo o dell’andrologo di fiducia;
  • Sistema immunitario: rinforza il sistema immunitario. Perciò viene associato alla convalescenza dovuta dai malanni invernali, quali raffreddore e influenza;
  • Ipotensione: utile nei soggetti con pressione bassa,  purché non sia già in corso un altro trattamento farmacologico di contenimento.

Come le altre piante adattogene, ha alcune proprietà:

  • Ha una tossicità minima per chi la assume
  • Ha una attività specifica quindi agisce su più organi contemporaneamente
  • Aumenta la resistenza dell’organismo in varie situazioni

Come assumere il ginseng siberiano?

Si consiglia di assumerne 2-10 ml di estratto alcolico al 33% di radice (se si tratta della radice 2/g gr polverizzata), fino a 3 volte al giorno. Per chi è diabetico, per chi ha problemi di insonnia o per alcuni soggetti ipertesi se ne consiglia un uso moderato.

Negli individui sani non è stato riscontrato nessun effetto collaterale degno di nota. Alcuni esperti lo sconsigliano in gravidanza, durante l’allattamento e in età neonatale. Il rischio di interazione con alcuni farmaci è basso, anche se è stato riscontrato qualche problema con gli anticoagulanti come il Warfarin (coumadin). Bisogna sempre chiedere consiglio al proprio medico prima di assumere qualcosa.

Nata nel 1990, si è laureata alla triennale di Editoria e Pubblicistica, ha proseguito gli studi con la Magistrale in Informazione, editoria e giornalismo e un Master in Comunicazione e Giornalismo di moda. E' giornalista pubblicista, Vicedirettrice del periodico “Altirpinia", collabora con varie riviste tra cui Fashion News Magazine e Chic Style. Social media manager e web copywriter. Ama la scrittura, la moda e gli animali.