Bacche di Goji: Il frutto anti invecchiamento!

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Forse ancora non molto conosciuto ma assai pubblicizzato ed in esponenziale crescita, il frutto rivelazione per la longevità è il Goji. Arriva dalla Cina e, da sempre, aiuta le popolazioni del Nord e della Mongolia Interna a mantenere un ottimo stato di salute (non a caso sono tra le più longeve al mondo) essendo elemento protagonista e costante della loro alimentazione. E’ un arbusto di origine tibetana, deciduo perenne, appartenente alla famiglia delle solanaceae che cresce su viti rampicanti: è la stessa famiglia dei pomodori, delle patate, delle melanzane, dei peperoni e del peperoncino. Le sue bacche (piccoli frutti rossi) sono dei veri portenti antiossidanti grazie al luogo in cui crescono: l’altopiano a 1500 m.s.l.m. infatti, è un terreno non contaminato ricco di sali minerali che subisce escursioni termiche molto elevate (da 38,5°C a -15°C) e costringe le sue piante a rafforzarsi e ad arricchirsi di principi attivi per poter sopravvivere.

La qualità “Xing Dal”, poi, è la tipologia migliore di Goji in quanto, essendo essiccato naturalmente al sole e setacciato senza l’utilizzo di macchinari ma solo con tecniche naturali per mantenere e preservare il raccolto dagli insetti, presenta la più elevata composizione quantitativa e qualitativa di principi attivi. Ciò le permette di possedere il grado maggiore di capacità antiossidante assoluta: 25300, contro i 13120 del cioccolato fondente e i 7700 del lampone nero.

E di essere una fonte preziosissima per la salute di ognuno, ad ogni età: bambini, adulti, anziani, sportivi, vegani, donne in gravidanza e in menopausa, coloro che sono in sovrappeso (grazie al basso indice glicemico che possiedono), che hanno problemi alla vista (affaticamento), sono pallidi o presentano disturbi legati allo stress e a sbalzi di umore. Gli studi affermano poi che queste bacche selvatiche intervengono nella regolamentazione e rigenerazione dei processi metabolici, immunitari e neurologici migliorando anche la resistenza muscolare, lo stato di salute del fegato e l’idratazione dell’epidermide.

Tutto ciò è possibile grazie ai suoi componenti costituenti che sono

  • le vitamine del gruppo B, C (molte più rispetto alle arance) ed E, che preservano dai radicali liberi e dallo stress ossidativo (anti-age)
  • i sali minerali quali il rame, il ferro, il fosforo, che aiutano a regolare il metabolismo energetico; il potassio ed il manganese, che aumentano la resistenza dei muscoli; lo zinco, che favorisce il mantenimento di buoni livelli di testosterone (funzione sessuale) ed il cromo, che attiva il metabolismo dei macronutrienti (ideale per le diete dimagranti)
  • i carboidrati, che sostengono il sistema immunitario, le proteine, i lipidi (Omega 3 e Omega 6) e il germanio, che è un antiossidante molto potente e utile per proteggere l’organismo dalle radiazioni e per aiutarlo in caso di artrite reumatoide, ipertensione ed allergie
  • i carotenoidi
  • gli acidi grassi
  • i polisaccaridi e i monosaccaridi
  • il beta-sitosterolo e altri fitosteroli
  • la betaina, i polifenoli e i flavonoidi che, quest’ultimi, svolgono un’attività di “scavenging“, “spazzini” dei radicali liberi, e agiscono in sinergia con gli altri antiossidanti per ridurre i rischi legati all’iperglicemia e al colesterolo alto.

Nello specifico, queste sostanze antiossidanti (minerali, vitamine, polisaccaridi, carotenoidi) hanno un’azione protettiva, adattogena e immunostimolante ma sono soprattutto i 4 polisaccaridi che, non esistenti in nessun’altra specie botanica, hanno una forte valenza sul sistema immunitario.

Sono i LPB, chiamati molecole master, che sono una vera fonte di zuccheri essenziali in grado di attivare il sistema immunitario, rendendolo capace di distinguere le cellule malate da quelle sane (soprattutto nelle patologie degenerative come cancro e Alzheimer), poiché possiedono diverse proprietà: antiossidante, immunomudolante, antitumorale, neuroprotettiva, radioprotettiva, antidiabetica, epatoprotettiva, antiosteoporotica, antifatica, immunostimolante e di sostegno ai meccanismi dell’immunità specifica e aspecifica.

E gli studi scientifici, infatti, dimostrano che le bacche di Goji possono realmente apportare numerosi benefici:

  • Rafforzare e rinvigorire il sistema immunitario
  • Azione antiossidante (anti-age, protegge le cellule dai radicali liberi)
  • Azione energizzante
  • Azione contro le allergie e protettiva per la pelle (per mantenerla giovane e sana, ma anche per rallentare il decorso dei tumori della pelle)
  • Protezione della vista dagli effetti nocivi dei raggi UV
  • Regolarizzazione del sangue dal punto di vista dell’equilibrio acido-basico ed abbassamento del livello di colesterolo dannoso presente nei vasi sanguigni (LDL)
  • Prevenzione e aiuto nell’alleviare le infiammazioni di tipo reumatico
  • Miglioramento della memoria e della concentrazione
  • Miglioramento della funzionalità intestinale, poiché favoriscono la proliferazione e lo sviluppo della flora batterica benefica che rafforza, potenzia e regolarizza
  • Ideale per le diete dimagranti per il basso indice glicemico (anche per coloro che soffrono di diabete), per l’elevato potere saziante e per la capacità di contrastare l’accumulo di grasso corporeo (grazie alle antocianine che contiene).

Goji: succo, polvere e bacche

In Asia, il Goji viene utilizzato anche in cucina, nella preparazione di carni e zuppe mentre, in Occidente i suoi frutti sono venduti principalmente come succhi concentrati, polvere o bacche essiccate (con chiusura ermetica per proteggerle dai raggi UV e dalle fonti di calore che intaccherebbero le sue molecole nutrizionali e antiossidanti).

Il succo di Goji lo si può assumere concentrato o diluito in acqua minerale naturale: son sufficienti 20ml al giorno, la mattina a digiuno, prima di far colazione. Contiene carotenoidi come il betacarotene, la luteina e la zeaxantina, che supportano la funzione visiva e prevengono l’invecchiamento della pelle

La polvere di Goji essiccata è il risultato del processo di macinazione delle bacche essiccate. La si può assumere in mezzo bicchiere di acqua minerale naturale. In commercio, vi sono anche le capsule a base di estratti secchi.

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Le bacche di Goji essiccate si possono assumere o secche (una manciata di 10-15 gr la mattina) o reidratate in acqua o nello yogurt, per circa un quarto d’ora. Contengono gli acidi grassi essenziali che sono molto rilevanti per il benessere del sistema cardiocircolatorio, e sono dolci come i mirtilli. Le bacche di goji sono in  vendita al Lidl nel banco frutta

Per un’azione depurativa, ci si può preparare un’insalata a base di 2 tazze di riso integrale, 3 tazze di foglie di spinaci, 1 tazza di piselli, 2 barbabietole, 1 tazza di fagioli bio, 300 gr di petto di pollo a cubetti (il tutto cotto) e mezza tazza di bacche di Goji essiccate. Mescolare riso, fagioli, piselli e bacche con sale e olio. Su un piatto, disporre poi le foglie di spinaci e, sopra, il petto di pollo, le barbabietole a fettine e il mix di riso, piselli e bacche.

Per un frullato energetico, aggiungere a del latte di soia o a del succo d’arancia 1 tazza di mirtilii, 1 di more, 1 di ribes, 1 di lamponi, 1 di mela e 1 di bacche (già frullati insieme). Mescolare delicatamente e godersi questa bevanda super ricca di vitamine, minerali e poteri antiossidanti a colazione o a merenda.

Per un effetto anti-age, affidarsi ad una tisana facendo bollire dell’acqua (o del thè verde) e aggiungendo una manciata di bacche. Fate bollire ancora per qualche minuto e dolcificate poi con dello zucchero bio. Ricordate di bere l’infuso ma anche di mangiare le bacche!

Preparati per thè, barrette e succhi di frutta a base di Goji sono altri prodotti presenti sul mercato.

Come coltivare le bacche di Goji a casa

Abituato al suo terreno di origine, la pianta del Goji si può mettere in un vaso sul balcone senza tenere il gelo e il freddo dei nostri inverni. E’ un arbusto decorativo che può raggiungere i 3 metri di altezza e produce fiori color viola/lilla a forma di stella che generano poi le bacche rosse allungate (come dei pomodorini). Dato che la piante inizia a fruttificare dopo qualche anno, è consigliabile acquistarla già pronta.

Predilige una posizione assolata, non richiede frequenti innaffiature (ma non ama i ristagni nel vaso) e a seconda dell’altitudine, della latitudine e del clima in cui si trova, la fioritura si avrà da giugno a settembre e la maturazione delle bacche avverrà da agosto ad ottobre. Effettuare il raccolto utilizzando dei guanti per non pungersi con le spine e per non scolorire i frutti. Alla fine di maggio, si può eseguire una potatura: ciò consentirà di ottenere dei frutti più grandi.

…e se non siete ancora convinti, pensate solo che per i monaci tibetani e per la medicina tradizionale cinese queste bacche sono così preziose da esser nominate i “diamanti rossi”, mentre in occidente sono considerate il “frutto della longevità”… ci sarà un motivo, no?

Bacche di Goji: dose giornaliera

Ma quante bacche di Goji si possono assumere al giorno? Per consumarle in modo corretto bisogna stare attenti alla quantità!

La dose giornaliera consigliata di bacche di goji è infatti tra i 15 e i 30 grammi.  Per effettuare un calcolo corretto è possibile assumere 3 grammi di goji per ogni 10 kg di peso.

Queste quantità forniscono all’organismo la giusta dose di sostanze antiossidanti e sostanze nutritive. Si può scegliere di consumare le bacche in qualsiasi momento della giornata: in aggiunta ai cereali a colazione, come spuntino a metà mattina o pomeriggio ma anche di sera prima di andare a dormire.

Controinidicazioni delle bacche di goji

Le bacche di goji fanno bene ma non in senso assoluto. Presentano infatti delle controindicazioni a cui bisogna prestare attenzione. Queste si possono presentare in caso di:

  • allergie alle solanacee tra cui pomodori, peperoni, melanzane, patate e anche bacche di goji che rientrano in questa famiglia
  • diabete, meglio evitare il consumo delle bacche in questo caso o consultare preventivamente il medico in quanto i principi attivi contenuti nelle bacche potrebbero abbassare troppo il livello di glicemia
  • gravidanza o allattamento, nonostante non ci siano degli studi scientifici che ne provino la pericolosità in questi casi è consigliabile eliminare il consumo delle bacche in queste circostanze in quanto sono potenzialmente allergizzanti, alla luce dell’alto contenuto di selenio.

In ultimo, in caso si assumano dei farmaci specifici, è importante stare molto attenti al consumo delle bacche che, interagendo con il medicinale, potrebbero inibirne l’effetto atteso.