Grano monococco: prevenire la celiachia?

1192
grano-monococco

Il grano monococco, conosciuto a pochi, è in realtà un grano molto antico appartenente alla famiglia delle Graminacee (considerato una delle prime fonti di grano coltivato insieme al farro). In realtà il grano monococco oltre ad essere “nato” insieme al farro, somiglia tantissimo a questo ingrediente, tanto da essere denominato anche “piccolo farro”. Il grano monococco nasce in Medio Oriente (prime coltivazioni) ma grazie alle tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale è possibile trovarlo anche in alcune regioni italiane (Trentino, Toscana e Lombardia).

Perchè il grano monococco è importante? Quali sono le sue proprietà? Come usarlo? Alcuni ricercatori lo definiscono anche il metodo preventivo della celiachia (vedi vaccini e pillole). Scopriamo insieme l’efficacia di questo antico quanto prezioso grano.

Proprietà e usi del grano monococco

Il grano monococco è un grano rustico con diverse proprietà utili alla salute e al benessere. E’ un grano molto tenero, con una bassissima percentuale di glutine. Il piccolo farro lievita poco e presenta svariati nutrienti come:

  • betacarotene
  • fosforo
  • potassio

Queste proprietà permettono al grano monococco di essere altamente digeribile, differenziandosi così dal classico grano duro a cui siamo abituati nella preparazione di pietanze e alimenti base come il pane. Il grano monococco è reperibile nei migliori negozi di alimentazione biologica oppure online. La cucina toscana offre una vasta varietà di piatti preparati con questo grano (es. la classica zuppa di farro).

E’ possibile acquistarlo sotto forma di farina o prodotti lavorati come la pasta. Il grano monococco non necessita di ammollo, basta mettere i chicchi in pentola con due volte il volume di acqua di cottura e lasciare cuocere per circa 40 minuti. Cosa ha di straordinario questo grano da essere addirittura materia di ricerca? La digeribilità è un valore aggiunto e importante soprattutto per quanto riguarda gli studi sulla celiachia. Vediamo perchè.

Grano monococco: prevenzione della celiachia?

Il grano monococco contiene un glutine molto più leggero e digeribile rispetto al tradizionale grano. Questa caratteristica rende questo ingrediente meno tossico per l’organismo umano. Alcuni ricercatori dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione di Avellino e dell’Istituto di Biochimica delle Proteine di Napoli hanno condotto uno studio sul grano monococco, pubblicato anche sulla rivista Molecular Nutrition and Food Research partendo proprio da questa rilevanza del grano, hanno affermato che l’utilizzo del monococco potrebbe essere utile alla prevenzione della celiachia.

I ricercatori hanno condotto un esperimento in vitro riproducendo il processo di digestione con cellule prelevate da soggetti celiaci notando che la parte proteica del glutine (nociva per i celiaci) viene distrutta durante la digestione del grano monococco. Questo non significa che i soggetti celiaci possono assumere grano monococco sostituendolo al classico grano tenero, ma secondo i ricercatori potrebbe essere una valida alternativa per tutti coloro che rischiano di manifestare questa malattia (predisposizione genetica).

Consumare preventivamente grano monococco allontanerebbe il rischio di diventare celiaci? Un’interessante proposta da valutare in itinere con nuovi esperimenti. Sicuramente il grano monococco potrebbe essere una valida alternativa al grano tradizionale sulle tavole grazie alla maggiore digeribilità, i celiaci però NON devono comunque in ogni caso assumerlo (con già una diagnosi di celiachia accertata). Vedi anche Grano khorasan).