I benefici del Tè Kombucha

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Gustato freddo o caldo il tè è una bevanda molto amata e diffusa in Oriente quanto in Occidente che, in base alla varietà scelta, può apportare importanti benefici a chi lo consuma. Bevuto sin dall’antichità e considerato un elisir di lunga vita il kombucha è un particolare tè fermentato con un’azione equilibrante per la digestione.

Le prime testimonianze dell’uso del tè kombucha sembrano risalire al 250 a. C. in Cina all’epoca della dinastia dei Qin per poi diffondersi in Occidente, passando per la Russia, a partire dagli inizi del Novecento. Il kombucha è una bevanda dal gusto particolare, tra il dolce e l’acidulo, leggermente frizzante ottenuta lasciando fermentare in tè zuccherato per 8-12 giorni il “fungo” Scoby (Symbiotic Colony of Bacteria and Yeast), ovvero una cultura di batteri e lieviti.

Nella medicina tradizionale cinese il kombucha ha la funzione di equilibrare lo stomaco e la milza, svolgendo un’azione benefica sulla digestione in generale e sui calcoli renali ma a questo tè sono state attribuite molte altre proprietà tanto da definirlo “elisir di lunga vita”: sono benefici molto vari come la cura delle calvizie e degli eczemi, delle malattie cardiache e dei dolori articolari, dei disturbi del sonno, così come vengono attribuite al tè kombucha proprietà dimagranti, antitumorali e di sostegno al sistema immunitario.

I benefici effettivi del kombucha sono in realtà molto discussi, infatti se da un lato i sostenitori lo considerano un elisir di lunga vita ed una bevanda irrinunciabile dall’altro non bisogna sottovalutare la mancanza di prove scientifiche di tali benefici, inoltre non bisogna dimenticare che si tratta di una bevanda “viva” per la presenza di lieviti e batteri che fermentano e, pertanto, alquanto instabile.

Tra gli effetti collaterali più diffusi in seguito all’assunzione di tè kombucha si annoverano vomito, diarrea, ittero ed eruzioni cutanee fino ad arrivare a forme di avvelenamento se si prepara la bevanda in contenitori di ceramica che possono renderla tossica.

Come si prepara il tè kombucha

Per preparare il tè kombucha occorrono pochi ingredienti: acqua, tè nero o verde, zucchero, un contenitore di vetro e lo Scoby, la coltura da lasciar fermentare.

Come prima cosa bisogna preparare il tè tradizionalmente, portando ad ebollizione l’acqua e lasciando il tè verde o nero (si può usare sia in foglie che in filtro) in infusione per 15 minuti. Il tè va zuccherato (70-100 grammi di zucchero per ogni litro d’acqua), lasciato raffreddare (la coltura muore se aggiunta ad un liquido caldo) e posta in un contenitore di vetro: metallo o ceramica potrebbero dar luogo a reazioni nocive tali da alterare la composizione del tè.

Una volta aggiunto lo scoby (neanche in questa fase bisogna utilizzare utensili di metallo) nel tè freddo o leggermente tiepido bisogna coprire l’imboccatura del contenitore di vetro con un panno di tessuto leggero fissato con un elastico tale da permette all’aria di circolare ma evitare l’ingresso di insetti.

Il contenitore va posto in un luogo protetto non alla luce diretta del sole ma non al chiuso e lasciato a fermentare per 8-12 giorni ricordando che maggiore è la temperatura e più veloce sarà la fermentazione: se dopo una settimana il kombucha presenta della muffa (può capitare) bisogna buttare il tutto.

Una volta pronto il tè va imbottigliato, avendo cura di metterne da parte 250 ml che serviranno come starter per una nuova preparazione, per la quale si utilizzerà sempre lo stesso scoby. Durante il processo di fermentazione il “fungo” si moltiplica (solitamente quando va a fondo del recipiente) dando vita a una o più colture figlie che possono essere lasciate stratificare sulla superficie o separate per essere fatte fermentare a parte (spesso si regalano a parenti o amici).