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Il daikon, la radice brucia grassi

Jennifer

Il daikon, il cui nome botanico è Raphanus sativus, è una radice conosciuta comunemente come ravanello bianco o ravanello del Giappone, paese da cui è originaria.

Presenta una forma molto simile a quella delle carote, ma il sapore è decisamente più forte e piccante, oltre a caratterizzarsi per il suo colore bianco del sottile rivestimento e una polpa carnosa.

La Gran Bretagna è stata tra i primi paesi ad importarla ma attualmente sono molti i paesi europei in cui viene coltivata, Italia inclusa.

Questa radice costituisce un alimento cardine per le popolazioni di Giappone, Cina e Corea ma è molto utilizzata anche nella cucina vietnamita ed indiana.

Per crescere al meglio, necessita di un terreno sciolto e sabbioso, poiché trattandosi di una grossa radice ha bisogno di affondare nel suolo. Altri fattori determinanti sono un’elevata umidità e una temperatura non eccessiva. Non necessariamente bisogna avere un orto per poterla coltivare; è adatta anche alla coltivazione in vaso, magari da tenere sul terrazzo di casa propria. In tal caso però tenete in considerazione che si otterranno radici più piccole.

Nonostante venga coltivato attualmente nella zona di Latina  e nel veronese, dove si sono trovate le giuste condizioni climatiche e del terreno, il daikon non è comunque molto impiegato nella cucina italiana, mentre come abbiamo detto è largamente utilizzato in quella orientale.

Questa radice si presta molto bene per la preparazione di zuppe, minestre e stufati, ma viene mangiato anche crudo e soprattutto grattugiato nelle insalate. In particolare cotto, viene usato per preparare la minestra di miso; in alcune regioni del Giappone viene impiegato per preparare uno stufato con polipi e calamari ed è diffusa anche l’usanza di conservarlo sott’aceto. Anche la macrobiotica ne fa un largo utilizzo, soprattutto essiccato.

In tal caso deve essere messo a bagno e poi strizzato prima di essere usato per i diversi piatti. E’ ottimo anche crudo, tagliato a pezzetti in pinzimonio oppure grattugiato anche insieme ad altre verdure. Per chi desidera sfruttare al massimo le proprietà del daikon, si possono consumare anche i germogli.

Dunque un impiego vasto in cucina. Vediamo le ricchezze che ci può donare in termini di salute.

Si dice che il daikon vanti proprietà terapiche straordinarie: esso è un potente brucia grassi. Per tale motivo viene grattugiato per favorire la digestione di alimenti fritti e ricchi di grassi , anche alla fine di un pasto iperlipidico.

Nel momento in cui entra in circolo, è in grado di sciogliere i depositi di grasso in eccesso. Ha inoltre una funzione drenante e diuretica che sono sempre di grande aiuto nella pulizia dell’organismo. Per tale motivo sembra che costituisca un valido aiuto anche contro i disturbi epatici. E’ comunque largamente utilizzato in fitoterapia per chi non volesse assumerlo fresco o per chi non ama il suo sapore.

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E’ sicuramente uno di quegli alimenti che da noi è ancora troppo poco conosciuto ma che a detta di coloro che in Italia ne fanno uso è davvero buono unito a giusti ingredienti e soprattutto fa molto bene. Si può trovarlo con facilità nei negozi biologici, al reparto della frutta e verdura. Ricordiamo infine che anche le foglie di cui è dotato in sommità, se acquistato fresco, si possono utilizzare per preparare minestre  e zuppe.

Per chi ama la linea gioverà sapere che il daikon ha un bassissimo contenuto calorico: solo 22 calorie per 100 grammi ed è ricco di vitamina C ( 100 g di alimento forniscono circa il 34 % di RDA)

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