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La dieta anti smog per contrastare le tossine

Valeria

L’inquinamento e lo smog sono senz’altro due dei problemi più sentiti nelle grande città: si fa tanto parlare di zone a traffico limitato, aree pedonali, limiti di velocità, ecopass e Area C ma è evidente che il problema non è stato affrontato alla radice. In attesa che le nostre città diventino più a misura d’uomo (e di bicicletta), c’è qualcosa che possiamo fare per provare a limitare i danni dello smog.

Come ormai sappiamo bene noi siamo quel che mangiamo: una dieta sana e salutare, che non esclude nessuno dei principi nutritivi e fa il pieno di vitamine, sali minerali e acqua, è realmente in grado di migliorare il nostro stato di salute e prevenire molto malattie, anche quelle legate allo smog e alle polveri sottili.

Gli studiosi hanno messo a punto una dieta anti smog in grado di contrastare le aggressioni delle polveri sottili causate dalla presenza nell’aria di monossido di carbonio, benzene, mercurio, biossido di azoto e tante altre sostanze con cui veniamo a contatto semplicemente passeggiando in una strada piuttosto trafficata.

La dieta deve essere ricca di vitamine, in particolare la vitamina C, contenuta negli agrumi, nei frutti di bosco, nei pomodori rossi e nelle patate. Se la frutta non è biologica mangiatela senza buccia: i pesticidi si accumulano nella parte esterna. Le mele, ricche di quercetina, un antiossidante della famiglia dei flavonoidi, riducono le infiammazioni e stimolano il sistema immunitario.

Tra le verdure, il cibo anti smog per eccellenza è il cavolo, che contiene isotiocianati, sostanze capaci di ridurre gli effetti cancerogeni dello smog e dell’inquinamento. Le carote, grazie all’alto contenuto di betacarotene, proteggono dall’aggressione dei radicali liberi.

Per le fritture preferite l’olio di semi di girasole: contiene vitamina E e antiossidanti.

I pesci più piccoli, come sgombri e alici, sono meno contaminati da mercurio, in quanto, essendo più piccoli, non hanno potuto assimilarne grandi quantità. Il salmone, grazie al contenuto di omega 3, assicura all’organismo la produzione di anticorpi. Per quanto riguarda la carne, meglio il bovino adulto rispetto al vitello: il fegato sviluppato è in grado di trattenere meglio le tossine presenti nel cibo dell’animale.

E, per concludere, via libera anche ai probiotici: i fermenti lattici riequilibrano la flora batterica e migliorano le funzionalità intestinali. Proprio a livello intestinale si trova circa il 70% delle cellule del sistema immunitario.

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