Vai al contenuto

L’olio di palma fa male?

Laura
olio di palma

Gli oli vegetali sono quelli ricavati principalmente dai noci e dai semi oleosi di una pianta (in alcuni casi anche da frutti, fiori, rizomi e foglie) e in questa famiglia così ampia rientra l’olio di palma,  (tornato alle cronache per l’inchiesta di Report con Milena Gabanelli in televisione su rai3) molto utilizzato per la produzione e la conservazione di diversi alimenti sia dolci che salati. Molto più economico non solo rispetto all’olio di oliva ma anche rispetto ad altri oli vegetali quello di palma non sempre è riconoscibile nella lista degli ingredienti di ciò che compriamo perchè indicato in forma anonima come “oli e grassi vegetali”.

L’altissimo contenuto di grassi saturi fa dell’olio di palma un prodotto da “black list” per la salute, ma quali sono i motivi per cui viene così tanto utilizzato nell’industria alimentare?

Cosa contiene l’olio di palma?

Bisogna fare innanzitutto una distinzione tra i diversi tipi di l’olio di palma: grezzo, palmisto (ricavato dai semi, bianco e allo stato solido) e raffinato. Allo stato grezzo è vero che l’olio è ricco di grassi saturi ma questi vengono compensati dalla presenza di altrettanti antiossidanti (tra cui i pigmenti che gli conferiscono il colore rosso) che però si perdono durante il processo di raffinazione e lavorazione al termine del quale resta solo la componente nociva per l’organismo quantificabile nel 47% di grassi saturi per 100 ml di olio. L’assunzione di questi grassi ha conseguenze sull’apparato cardiocircolatorio, favorendo l’occlusione dell’arterie.

L‘olio di palma raffinato, giallo e liquido, viene largamente utilizzato per la produzione di snack salati e da forno (crackers e grissini), merendine e biscotti non solo per motivi economici perchè ha un costo inferiore rispetto agli altri oli, ma anche perchè è molto resistente a fattori ambientali come luce e calore è indicato per una lunga conservazione dei prodotti.

Essendo così diffuso in tanti alimenti che si consumano abitualmente per evitare l’olio di palma bisognerebbe diffidare da tutti quei prodotti che nell’etichetta riportano la dicitura generica di “olio e grassi vegetali” e orientarsi solo verso quelli che indicano, voce per voce, tutti gli ingredienti utilizzati.

A livello alimentare l’olio di palma viene utilizzato anche per la frittura dei cibi (sia freschi che precotti) perchè  raggiunge lentamente il punto di fumo sia raffinato che grezzo; quest’ultimo trova impiego anche nell’industria cosmetica per il trattamento dei capelli secchi e sfibrati o come ingrediente di creme idratanti per le pelli secche.

Sono numerose le associazioni ambientaliste che si oppongono alla coltivazione dell’olio di palma ( in prima linea Greenpeace e Friends of the Earth) per la deforestazione indiscriminata che sta causando nei principali Paesi produttori (Costa d’Avorio, Uganda e Indonesia) dove i palmenti stanno sostituendo antiche foreste pluviali e togliendo spazio prezioso ad altre coltivazioni.

Condividi

COSA SCOPRIRAI