Le ostriche… perle di proprietà

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Di certo, la notizia più rilevante sulle ostriche che ci è giunta di recente, è la sua similarità a livello di geni, con l’uomo. Pare infatti che le ostriche abbiano molti dei geni più importanti uguali a quelli dell’essere umano, ossia quelli che controllano l’esatta successione delle parti del corpo fino alla cintola (solo i primi 5 però, quindi relativi alla testa, collo, torace).

Delle ostriche sentiamo poi continuamente parlare per la loro rarità, raffinatezza, alto status, bontà e preziosità economica… ma le conosciamo davvero come alimento?

Innanzitutto, scopriamo le proprietà nutritive delle ostriche (sebbene ci siano moltissime specie, generalmente mangiamo quelle di allevamento): possiedono grandi quantità di ferro (hanno lo stesso apporto della medesima quantità del fegato di bovino) e di vitamina B12 (8 volte quella posseduta dalla carne di manzo). Contengono anche potassio, calcio,  fosforo e vitamine del gruppo B; i grassi sono pochi, solo 1,4 gr per ogni 100 gr di ostriche e fornisce 69 kcal per la stessa quantità.

L’abbondanza di iodio in esse è oro per l’organismo, in quanto aiuta a processare i carboidrati, regola il livello di energia, facilita il funzionamento cellulare e rafforza unghie, capelli e pelle; l’abbondanza di zinco invece, facilita l’assorbimento dell’insulina e la maturazione sessuale del corpo, rafforza il sistema immunitario e il processo di cicatrizzazione, interviene nel trasporto della vitamina A verso la retina e combatte l’affaticamento; il selenio, in ultimo, protegge le cellule dai radicali liberi, aumenta la produzione dell’ormone tiroideo e riduce il rischio di infiammazione articolare.

Le sue componenti quindi, fanno ben capire come le peculiarità e i benefici di questa specie di mollusco sono molteplici e anche molto… allettanti! Il suo noto potere afrodisiaco, ad esempio, risiede proprio nello zinco che, aumentando la funzionalità degli ormoni e del testosterone, migliora le performance sessuali e la fertilità sia nell’uomo sia nella donna, oltre ad essere un ottimo antibiotico naturale delle vie genito-urinarie e della prostata.

Le ostriche vengono generalmente gustate crude, con sale e pepe (a seconda dei gusti), e con Champagne o Spumante, come antipasto o aperitivo; possono essere però anche grigliate, marinate o gratinate, sebbene in questo modo si perdano alcune sue peculiari proprietà. Meglio consumarle al naturale quindi, fate però attenzione che il mollusco sia fresco e se le acquistate voi direttamente, di mangiarle subito dopo: il rischio di intossicazione è sempre in agguato e molto pericoloso.

Per le donne incinta sono sconsigliate le ostriche (e i frutti di mare in generale), per il potenziale contenuto di metalli pesanti e per le malattie trasmesse da alghe; per chi soffre di colesterolo alto invece, le ostriche sono proibite, visto che ne sono ricche.

Curiosità del 1600: già a quel tempo, esisteva una preparazione farmaceutica a base di “polvere di guscio d’ostrica” per calmare il sistema nervoso in caso di iper-eccitabilità, per l’artrosi, per i reumatismi e per il mal d’amore… basta lavare bene i gusci, farli essiccare in forno (molto caldo) e ridurli in polvere: assumerne 3-4 punte di coltello al giorno.

Recenti studi hanno rilevato che la polvere di madreperla (la sostanza che forma il guscio delle ostriche) può essere importante per le applicazioni biomediche volte a ringiovanire e tonificare la pelle, nonché a rafforzare le vertebre e combattere l’osteoporosi. La ricerca sta cominciando anche sull’uomo, attendiamo fiduciosi gli esiti della sperimentazione.