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Pancafit, l’allungamento globale e simmetrico per dire addio a dolori e contratture

Valeria

Mai sentito parlare della pancafit? La cosa non ci stupisce: questo attrezzo ginnico fu ideato nel 1996 dal Professore Daniele Raggi – che subì un grave infortunio in palestra – e da allora la fortuna di questo attrezzo è stata piuttosto limitata ed altalenante. E’ molto raro trovare, nelle palestre italiane, corsi di pancafit, mentre lo stesso non si può dire del gravity e del TRX, altri due attrezzi che, invece, sono molti amati dal pubblico e hanno trovato maggior fortuna.
Solo nei (costosi) corsi con il personal trainer è possibile utilizzare la pancafit, un attrezzo in grado di migliorare l’allungamento della colonna vertebrale, per risolvere così in breve tempo dolori cronici e correggere la postura.

La pancafit è composta da una base di ferro a cui sono ancorate due tavole di legno (a formare una V) libere di inclinarsi secondo le esigenze personali. La pancafit serve per allungare i muscoli del corpo, riabituare il corpo allo stretching, evitando così che posture scorrette, stress e sedentarietà possano compromettere la nostra mobilità e causare dolori che, se non sono spiegati da eventi traumatici, non dovrebbero comparire mai.

A differenza dello stretching classico che si concentra su un gruppo muscolare per volta, lo stretching attuato sulla pancafit è globale e simmetrico. Evita che il corpo possa mettere in atto tutti quei compensi, quelle vie di fuga che consentono di sfuggire alle eccessive tensioni, allo stress dovuto ad un dolore muscolare a sua volta causato da una postura scorretta.

Il ruolo dell’istruttore è importantissimo: dovrà valutare la postura di ognuno ed eventualmente agire sull’inclinazione delle due tavole per aumentare o ridurre la tensione.

Il grande vantaggio di fare allungamento con la pancafit è che in questo modo è possibile coinvolgere tutti i muscoli posturali, quelli che in altre discipline non vengono utilizzati mai o molto poco. Ogni esercizio, che coinvolge le braccia, le gambe, le spalle, agisce anche sul diaframma, sbloccandolo e migliorando la qualità della respirazione.

Purtroppo i corsi di pancafit devono essere necessariamente aperti ad un numero ridotto di partecipanti, non più di 7-8 persone per permettere al trainer di valutare caso per caso ed esercizio dopo esercizio la postura corretta di ognuno. Ciò evidentemente non è compatibile con i corsi di fitness nelle maggiori palestre italiane, in cui corsi di pump o step sono seguiti da 30-40 persone e naturalmente l’istruttore non riesce a dare un feed back o a correggere ognuno dei partecipanti. Proprio per questo motivo chi volesse fare pancafit spesso dovrà rivolgersi ad un personal trainer. Per fortuna i risultati non tarderanno a manifestarsi!

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