Perche’ consumare frutta di stagione?

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frutta stagione

La frutta, si sa, non dovrebbe mai mancare nella nostra alimentazione. L’importante (sia per grandi sia per piccini) è consumarla lontano dai pasti principali, per non rallentare la digestione, quindi, ottima a colazione, come spuntino a metà mattina o a merenda.

Se mangiare frutta è importante, non dobbiamo dimenticare che è altrettanto importante mangiare il frutto giusto nel momento giusto, poiché la frutta colta al momento di maturazione ha un contenuto di molecole protettive, nutrienti essenziali e di composti ottimali.

Per cui, diamo la preferenza alla frutta di stagione proveniente dai mercati locali, consumeremmo così prodotti più freschi e saporiti, a poca distanza di tempo dal momento della raccolta. Ricordiamo, infatti, che la frutta conservata a lungo nei frigoriferi (e prima del nostro c’è quello del grossista) perde buona parte dei componenti sensibili all’ossidazione, come la vitamina C.

Oggi è difficile consumare frutta fresca. Troviamo spesso sul banco ortofrutta del supermercato fragole tutto l’anno e ciliegie a marzo. E’ importante, invece, far capire soprattutto ai nostri bambini che ogni frutto ha una stagionalità. Spesso, purtroppo, noi adulti siamo i primi a non conoscere neanche le stagioni naturali della frutta, per cui facciamo un breve vademecum mensile:

  • Gennaio (arance, banane, kiwi, mandarini, mele, pere, pompelmi)
  • Febbraio (arance, banane, kiwi, mandarini, mele, meloni, pere)
  • Marzo (arance, banane, kiwi, limoni, mandarini, mele, pere)
  • Aprile (arance, banane, fragole, kiwi, limoni, mele, pere)
  • Maggio (arance, banane, ciliege, fragole, kiwi, mele)
  • Giugno (albicocche, banane, ciliege, fragole, limoni, mirtilli, pesche, susine)
  • Luglio (albicocche, angurie, banane, ciliegie, fichi, fragole, lamponi, limoni, mirtilli, meloni, pere, pesche, ribes, susine)
  • Agosto (albicocche, angurie, banane, fichi, fragole, lamponi, mele, mirtilli, more, meloni, pere, pesche, ribes, susine, uva)
  • Settembre (banane, fichi, fichi d’india, mele, mirtilli, meloni, pere, pesche, susine, uva)
  • Ottobre (banane, cachi, castagne, limoni, mele, pere, uva)
  • Novembre (arance, avocado, cachi, castagne, kiwi, limoni, mandarini, mele, pere)
  • Dicembre (arance, avocado, banane, cachi, kiwi, mandarini, mele, meloni, pere, pompelmi)

Consumare frutta locale significa anche aiutare l’agricoltura del territorio, diminuire le spese e l’inquinamento per il trasporto, oltre a tutelare la nostra salute.

Primizie e frutta tardiva, sono, infatti, solitamente più costosi e inferiori in qualità rispetto a quelli di stagione. Occorre inoltre controllare la provenienza dell’alimento, in quanto, spesso, frutta e verdura fuori stagione provengono da paesi extracomunitari in cui le regole in materia di prodotti fitosanitari sono meno rigide rispetto all’Italia. Concimi e antiparassitari in Italia vietati, in altri paesi sono permessi.

Per questo, acquistiamo frutta di stagione!

Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.