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Posso mangiare le castagne e i marroni in dieta con poche calorie e carboidrati?

Alessia
castagne

E’ sicuramente il simbolo dell’autunno, ma non manca mai di trovarle alle fiere di paese o nelle piazze: parliamo delle castagne! Ma possiamo concedercele in un regime alimentare sottoposto a dieta o comunque, per non eccedere con calorie e nuocere alla linea?

E’ importante sapere che le castagne sono state la principale fonte alimentare ed energetica per molti popoli, per centinaia di anni. Sono un frutto atipico infatti, perché sono ricche di carboidrati complessi (amido), come i cereali, e contengono buone quantità di fibre, potassio (in particolar modo quelle secche), vitamine B (soprattutto B1 e B6).

Le castagne dunque, come i datteri e i frutti oleosi (frutta secca), sono frutti farinosi poveri di acqua ma ricchi di fonti energetiche e devono essere mangiate con attenzione e moderazione. Ciò non significa però che devono essere eliminate! In fondo, non le si mangiano tutti i giorni e basta introdurle al posto di qualcos’altro che abbia la loro stessa funzione alimentare.

Castagne: calorie e proprietà

La volta che si decide di mangiare le castagne quindi, evitate di toccare il pane (e pasta), preparatevi un secondo con verdura o un minestrone (anche con formaggio grattugiato) e poi via con la vostra razione di castagne! (100 g di castagne crude hanno 150 calorie circa, se son caldarroste ne contengono 190 per la perdita ulteriore di acqua e se son secche, 287). E’ bene pesare sempre la quantità di parte edibile che si vuole mangiare per riuscire a calcolare le relative calorie.

caldarroste

Non è necessario rinunciare a questo alimento ricco di gusto e di numerose proprietà per il nostro corpo, basta conoscerlo e sapere come goderne i benefici al meglio, senza “danni”. Sono ad esempio indicate per chi pratica sport all’aperto, per prevenire sintomi da raffreddamento e per facilitare la motilità intestinale (per via della ricchezza di fibre). I

noltre, combattono la tipica stanchezza stagionale, grazie ai minerali che apportano (magnesio, potassio, fosforo, calcio e in parte anche del ferro), e la farina di castagne è ottimale per gli intolleranti ai cereali e per chi ha il colesterolo alto (nelle torte con questa farina infatti, solitamente non c’è burro ma solo olio extravergine di oliva).

Sono proprio da evitare invece, per i diabetici e per chi soffre di gonfiore addominale, di colite e di gastrite.

Guida ai diversi tipi di castagne

Le castagne sono il frutto dell’albero selvatico. Hanno forma, dimensione, sapore molto variabili anche se prodotte dallo stesso albero. Sono caratterizzate da una pellicola interna che penetra in profondità nell’interno della polpa, anche fino a dividerla (frutti settati); hanno un prezzo notevolmente inferiore ai marroni ed agli ibridi.

I marroni sono più standard e vengono prodotti dall’albero coltivato. Nell’interno della buccia, hanno frutti interi non settati, con la pellicola (chiamata episperma) che non penetra nella polpa e che si stacca facilmente alla pelatura.

Entrambi devono apparire sodi ed integri all’acquisto, il guscio non deve cedere se premuto con il dito e la buccia deve essere intatta, color brillante e uniforme e priva di parti color verde o scuro. Se ci sono piccoli fori, sono stati intaccati da parassiti… evitateli! Se la buccia invece, è raggrinzita e non aderente alla polpa, significa che la castagna è vecchia.

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