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Come preparare gli oli essenziali in casa

Alessandra Montefusco
olio essenziale fatto in casa

Gli oli essenziali possono essere dei validi aiutanti nel prendersi cura del nostro benessere. Ne esistono di numerose varietà e, ognuna di essa, apporta differenti benefici per il nostro organismo. Si tratta di sostanze volatili estratte dalle piante, generalmente tramite la distillazione a vapore.

Questi oli sono la base della maggior parte delle ricette naturali di bellezza e il loro utilizzo si sta diffondendo sempre più anche da parte delle case cosmetiche, che hanno iniziato ad aggiungerli alla formulazione dei loro prodotti.

Reperire un olio essenziale non è difficile. Tuttavia, è possibile anche preparalo in casa con poche semplici mosse.

Differenza tra oli essenziali e oli infusi

C’è spesso confusione tra oli essenziali e oli infusi. Prima di capire come procedere nella preparazione del nostro olio essenziale fatto in casa, può essere utile capirne la differenza.

Oli infusi. Sono realizzati immergendo le erbe necessarie all’interno di un olio particolare, in modo da estrarne i principi attivi. Alcune piante, come la calendula, reagiscono molto bene all’infusione e creano un olio infuso davvero benefico e curativo.

Altre invece, ad esempio la lavanda, non sono adatte a subire questo tipo di processo e rilasciano tutto il potere della loro efficacia solo sotto forma di olio essenziale.

Oli essenziali. Vengono preparati solitamente tramite distillazione a vapore, che consiste nel far cuocere a fuoco lento le componenti principali della pianta per produrre del vapore. Esso, viaggia attraverso un tubo che viene poi passato sotto l’acqua fredda. Il liquido che si forma dalla condensazione sarà composto di due parti: una acquosa e l’altra oleosa.

La prima è quella da cui vengono poi derivate le acque floreali profumate (come quella alla lavanda o alla rosa), la seconda (che emerge in superficie) è proprio il nostro olio essenziale.

Come produrre un olio essenziale in casa

Con questo metodo sarà possibile estrarre l’olio essenziale anche da piante che normalmente è difficile trovare in questa forma. Potrete inoltre creare composizioni di oli che non si trovano normalmente, semplicemente utilizzando più piante da mescolare insieme.

Ingredienti e occorrente

  •  Pentola con coperchio
  • Acqua distillata
  • Erbe desiderate (abbastanza da riempire la pentola almeno fino a metà)

Mettete le erbe scelte all’interno della pentola e ricopritele con dell’acqua. Fate attenzione affinché l’acqua non riempia più di ¾ del volume della pentola. Coprite con il coperchio messo al contrario (la sua struttura concava permetterà al vapore di condensarsi e raccogliersi più facilmente). In alternativa al coperchio, potete usare un piatto.

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Alzate la fiamma del fornello, attendete che l’acqua diventi bollente e riabbassatela. Lasciate riscaldare a fuoco basso per circa 3-4 ore. Trascorso il tempo necessario, spegnete la fiamma e attendete che la soluzione si raffreddi. Una volta fredda, mettete la pentola nel frigorifero e lasciatela al suo interno tutta la notte.

Se preferite, invece di lasciarlo nella pentola, potete trasferire il liquido condensato in un altro contenitore. Il giorno successivo, una volta presa la pentola, noterete un sottile strato di olio solidificato sulla sua superficie. Ecco il nostro olio essenziale. Con molta attenzione, staccate ora la parte oleosa da quella acquosa. Questa operazione va svolta il più velocemente possibile per evitare che l’olio solido si sciolga.

Versate il liquido così ricavato in una boccetta e richiudete con un tappo. Per ricordare senza difficoltà la natura dell’olio, potete apporre un’etichetta indicativa. Sul fondo della bottiglietta, potrebbe accumularsi una piccola quantità di soluzione acquosa: in questi casi, è possibile riscaldare molto delicatamente l’olio e far sì che il liquido evapori.

Fate attenzione a non lasciarlo troppo tempo al caldo o potrebbe perdere tutte le sue proprietà benefiche. Conservate il vostro olio essenziale al riparo dalla luce e da fonti di calore.

Consigli

Per preparare un olio essenziale casalingo, è consigliabile utilizzare piante fresche, piuttosto che essiccate. Queste ultime, infatti, hanno un volume minore, costringendovi ad usarne in quantità decisamente maggiori. Prima di procedere con l’operazione, ricordatevi sempre di eliminare eventuali sostanze di scarto o insetti presenti nell’erba.

La minima quantità necessaria a preparare un olio essenziale corrisponde a circa 3- 4 tazze di materiale, che servirà a realizzare alcuni cucchiaini di prodotto. Queste proporzioni sono il principale motivo per cui, spesso, gli oli essenziali in commercio sono molto costosi.

Tagliate in pezzi le parti della pianta da utilizzare, così da aumentarne il volume e permettere a più olio di fuoriuscire. Preparare la soluzione con acqua distillata è importante perché la semplice acqua da rubinetto può contenere batteri o altri agenti contaminanti in grado di rovinare l’olio.

Alessandra Montefusco
Ho una laurea magistrale in Teoria dei linguaggi e sono appassionata di rimedi naturali e cosmetica ecobio sin dall’adolescenza. Per questo cerco sempre di tenermi aggiornata sulle ultime novità del settore e sulle potenzialità dei prodotti che madre natura ci ha donato. Mi occupo di comunicazione e lavoro nel settore degli audiovisivi. Amo la musica - mia grande passione - la letteratura, il cinema, le passeggiate all’aria aperta e…il cibo!
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