Quali sono i benefici dei trattamenti della medicina termale: bagni, fanghi, inalazioni e irrigazioni

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inalazioni

Una terapia termale non è solo un trattamento benessere o una pausa rilassante, ma una vera e propria metodologia di cura: ecco i benefici dei trattamenti termali!

La medicina termale è una disciplina naturale che utilizza i mezzi di cura termali a scopo terapeutico, preventivo e riabilitativo, per curare le patologie più diverse: delle vie respiratorie, anche superiori (naso e bocca), dell’orecchio, malattie vascolari, patologie dell’apparato urinario, ginecologico, gastroenterico, malattie reumatiche, cardiovascolari e patologie dermatologiche.

I trattamenti servono inoltre per rafforzare le difese del sistema immunitario con aumento della produzione di anticorpi e riduzione dei processi infettivi, svolgono un’azione antitossica, con meccanismi di difesa nei confronti di diverse sostanze organiche e metalli quali il piombo, il bismuto, il fosforo, la tossina botulinica e difterica.

Le terapie devono essere prescritte e somministrate sotto controllo medico e le stazioni termali devono seguire appositi regolamenti sanitari e occupare personale specializzato.

In Italia le cure termali sono oggetto di prescrizione medica: una all’anno può essere rimborsata dal Servizio sanitario nazionale. Non esiste un momento più indicato di altri per sottoporsi alle cure termali: ogni stagione è adatta, anche se tra maggio e settembre le condizioni climatiche più favorevoli possono favorire il buon esito dei trattamenti.

Ricordiamo che le cure termali, dovrebbero essere protratte per periodo sufficientemente lungo, almeno di due settimane, per conseguire risultati concreti e duraturi.

I mezzi che utilizza la medicina termale sono: le acque minerali, i fanghi e le grotte.

Per “acque minerali” si intendendo, le caratteristiche terapeutiche dell’acqua stessa e non il contenuto di sostanze minerali. Contengono, infatti, sostanze minerali anche le acque di rete cioè quelle che sgorgano dal nostro rubinetto di casa, ma non per questo possono essere denominate minerali.

L’attuale classificazione delle acque minerali risale al 1933 e distingue le acque in: oligominerali, solfuree, salsobromoiodiche, radioattive, salse (cloruro-sodiche), solfate, bicarbonate, carboniche, arsenicati, ferruginose.

Nelle patologie dell’apparato respiratorio (riniti croniche e allergiche, laringofaringiti croniche, tonsilliti e sinusiti croniche e bronchiti) sono utilizzate le acque solfuree, cioè quelle che possiedono una quantità pari o superiore a 1mg di acido solfidrico per litro. Possono essere “utilizzate” sia con metodiche interne (bibita, aereo sol, inalazioni, irrigazioni ecc.), sia esterne (fango, bagno ecc).

Prima di seguire qualsiasi trattamento termale è importante avvalersi sempre della consulenza medica.

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Le cure termali principali sono: i bagni, i fanghi, le inalazioni e le irrigazioni.

Bagni termali

Consiste nell’immersione, a digiuno, completa o parziale, in vasca contenente acqua termale a 37 – 39°C per 15 – 20 minuti. Seguono 20 – 30 minuti di riposo (coperti) per il “periodo di reazione”. Oltre che in vasca, il bagno può essere effettuato in piscine termali dove possono essere associate tecniche d’idrocinesiterapia con movimenti attivi e passivi. Abbinati al bagno, possono essere utilizzati idromassaggi diretti alla parte del corpo da trattare.

Indicazioni: malattie reumatiche, ginecologiche, della pelle, affezioni del sistema nervoso e dell’apparato circolatorio.

Fanghi termali

Trattasi di una melma ipertermale composta d’argilla di origine vulcanica lasciata a macerare in apposite vasche contenenti acqua termale per almeno sei mesi. Il trattamento, a digiuno, dura dai 20 ai 30 minuti e può essere totale o parziale a seconda della malattia e della localizzazione. Segue un bagno in acqua termale e una fase di reazione accompagnata da abbondante sudorazione. Un ciclo comprende dai 12 ai 21 fanghi.

Indicazioni: reumatismi, artriti croniche, nevriti, esiti delle forme reumatiche acute a carico delle ossa, delle articolazioni e dell’apparato muscolare, ginecologiche, della pelle, affezioni del sistema nervoso e dell’apparato circolatorio.

Cure inalatorie

Si utilizzano diverse tecniche, che consentono di agire direttamente sull’apparato respiratorio. Un ciclo comprende 18 – 20 applicazioni. Le principali tipologie di cure inalatorie sono: Nebulizzazioni, Inalazioni, Aereosol, Humages e Insufflazioni.
Indicazioni: infiammazioni croniche delle vie aeree.

Irrigazioni con acque termali

Sono i trattamenti termali che consentono di portare l’acqua minerale, ed i gas termali, a contatto con le mucose (rinofaringee, rettali e vaginali). La tecnica più praticata e quella delle irrigazioni vaginali con l’immissione di acqua a 37 – 38°C. Un ciclo prevede almeno 12 applicazioni della durata di 10 – 15 minuti.
Indicazioni: stati infiammatori dell’apparato genitale femminile e forme di sterilità.

Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.