Ricavare cellule staminali dal grasso in eccesso della liposuzione

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microscopeL’avventura esistenziale di ogni essere vivente comincia dalle cellule staminali. Queste infinitesimali particelle sono chiamate “primitive non specializzate” proprio perché hanno la singolare capacità di trasformarsi in seguito in altri tipi di cellule del corpo.

Per semplificare, potremmo dire che all’inizio della vita le cellule staminali…non hanno ancora deciso cosa faranno da grandi. Una volta individuata la propria missione diventano adulte contribuendo alla costruzione delle varie parti organiche. E ancora una volta ci stupiscono, perché conservano quella straordinaria proprietà, tipica di quando erano nell’embrione, di evolversi sviluppando altre linee cellulari.

Il grasso è ricco di cellule staminali

Nel tessuto adiposo di una persona adulta la concentrazione di cellule staminali è altissima, circa cinquecento volte più di quella presente nel sangue o nel cordone ombelicale. Così, la liposuzione – intervento chirurgico risolutivo per debellare il grasso in eccesso, uno dei più diffusi interventi estetici nel mondo, seguito a ruota dalla mastoplastica additiva e dalla rinoplastica – si sta rivelando come la probabile riserva alla quale attingere per ricostruire tessuti vitali danneggiati: muscolo cardiaco, tendini, cartilagini e così via.
Questa possibilità, se confermata, eliminerebbe il prelievo del midollo osseo e placherebbe le molte polemiche di ordine etico/morale che la manipolazione delle cellule staminali embrionali provoca da tempo.

Forse, in futuro, anche il silicone utilizzato oggi per gli interventi di mastoplastica verrà soppiantato dalle staminali. Le cellule lipidiche usate fino a ora hanno la tendenza a riassorbirsi, necrotizzarsi, persino a indurirsi e spesso formano noduli che devono poi essere asportati. Le staminali, invece, sono in grado di rigenerarsi senza creare problemi. La strada è ancora molto lunga e piena di incognite ma i ricercatori si stanno dando un gran daffare per arrivare prima possibile a conclusioni certe.

Modalità di conservazione e costi

A oggi le cellule staminali recuperate vengono analizzate e poi stoccate in contenitori pieni di azoto liquido (crioconservazione) che mantiene una temperatura costante di circa – 180 gradi centigradi. In seguito, periodicamente, sono sottoposte a verifiche sul loro stato e conservazione.

Il costo di un “deposito” di cellule staminali presso una “banca” si aggira intorno ai mille euro iniziali che comprendono le analisi di routine e i processi necessari per la conservazione. In seguito, annualmente, si paga una specie di abbonamento di circa cento euro per continuare il deposito.
Forse, in futuro, anche questi costi subiranno variazioni, speranzosamente al ribasso.

Bastano 50 ml. di cellule staminali provenienti da una liposuzione per garantirsi una riserva alla quale attingere in caso di necessità. Magari, a fronte delle ridotte dimensioni di una simile riserva, si avrà diritto a uno sconto.
E speriamo pure che non fiorisca, in parallelo, un oscuro mercato delle medesime, visto che fino a ora il grasso in eccesso asportato con la liposuzione veniva, com’è giusto, buttato via.