Rimedi per le coliche renali

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coliche renali

Le coliche renali sono dei dolori molto intensi che riguardano un lato dell’addome. Tante donne hanno paragonato l’intensità di questi dolori (soprattutto quando sono presenti dei calcoli) a quelli del parto. Le coliche renali non sono pericolose, ma bisogna intervenire per evitare di soffrire e di causare conseguenze poco piacevoli.

Come si può contrastare la dolorosa situazione dei calcoli renali? Ai primi sintomi tante persone corrono al Pronto Soccorso, altre invece ricorrono prima a metodi casalinghi per alleviare il dolore. Vediamo insieme quali sono le cause delle coliche renali, come prevenirle e come intervenire per attutire ed eliminare il dolore.

Cause delle coliche renali

Le coliche renali sono causate principalmente dalla presenza di calcoli che ostruiscono la fuoriuscita regolare di urina. Questo blocco causa un dolore intenso a un lato dell’addome che mina drasticamente il corretto svolgimento delle attività quotidiane.

Il dolore è talmente intenso da non riuscire a trovare una posizione giusta, spesso anche stesi o seduti il dolore non si placa causando molta sofferenza. I calcoli renali si formano a causa di diversi fattori:

  • accumulo di sostanze nelle urine (acido urico, ossalati e cistina)
  • nausea e vomito
  • stimolo frequente nella minzione
  • difficoltà nella minzione
  • dolore durante la minzione
  • urina più scura del normale per la presenza di sangue (la presenza di sangue può indicare anche un altro disturbo come l’endometriosi)

Se i calcoli renali raggiungono dimensioni superiori ai 5 mm possono causare un vero e proprio blocco dell’uretere provocando un intenso dolore dall’addome fino alla parte bassa della schiena. Quando notate presenza di tracce ematiche nelle urine e scarsa minzione è necessario andare subito in ospedale perchè un blocco dell’urina può determinare un blocco renale e portare a conseguenze molto negative.

Come prevenire i calcoli renali

I calcoli renali si possono formare in qualsiasi momento e riguardano uomini e donne di ogni età. Prevenire la formazione dei calcoli è possibile con l’idratazione. Bere molta acqua e mantenere idratato l’organismo contrasta la formazione dei calcoli ed evita la spiacevole situazione delle coliche.

I liquidi aiutano ad espellere le sostanze presenti nelle urine ed evitare che si sedimentano nel canale causando un vero e proprio blocco. Gli ossalati di calcio, infatti, sono legati alla presenza di calcio nelle urine che deriva da un meccanismo complicato (non riguarda l’assunzione di calcio).

Le donne che assumono calcio in menopausa per contrastare la perdita di tessuto osseo, possono continuare a farlo perchè questo non incide sulla formazione di ossalati. Bere molti liquidi è l’unico rimedio per non fra formare queste sostanze e nemmeno cistina e acido urico.

Una causa di formazione di sostanze nelle urine potrebbe invece essere l’eccessiva assunzione di Vitamina D, consigliata in menopausa abbinata al calcio per prevenire l’osteoporosi. Chiedere al medico la dose corretta e in estate approfittare del sole (basta un’esposizione al sole di 10 minuti) per fare il giusto carico della vitamina.

Rimedi casalinghi per alleviare il dolore

Se il dolore da coliche renali non è ancora molto intenso è possibile cercare di alleviarlo con semplici rimedi casalinghi. Ecco cosa fare per attutire il disturbo:

  • mettersi in posizione fetale sul letto
  • applicare calore localmente (borsa di acqua calda)
  • bere acqua a piccoli sorsi e in piccole dosi per non aggravare la pressione sull’uretere
  • respirare
  • sorseggiare erbe

Esistono delle erbe in commercio, nelle migliori erboristerie, che aiutano a calmare il dolore da coliche renali. Queste erbe devono essere assunte sotto stretto consiglio medico. E’ possibile scegliere tra:

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  • lepidio latifoglio: ha effetto diuretico e aiuta a sciogliere i calcoli
  • equiseto: elimina i calcoli e cicatrizza possibili ferite causate da essi

Queste erbe vanno evitate se soffrite di disturbi alla tiroide o siete in gravidanza o nel periodo di allattamento. Se il dolore persiste e non accenna a calmarsi nel giro di 15-20 minuti e necessario rivolgesi al Pronto Soccorso più vicino.