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Stress da lavoro: i rimedi per tenerlo sotto controllo

Redazione

Vi alzate con il mal di testa il lunedì mattina e nemmeno due caffè ristretti riescono a farvi riprendere? Siete irritabili tutto il giorno e insonni la notte? Probabilmente fate parte di quell’’11,6 per cento degli italiani che soffre di ‘mal di lavoro’.
Secondo un rapporto Ocse sull’occupazione, nell’ultimo decennio l’aumento dello stress da lavoro è stato del 3,2 per cento e più di un italiano su dieci, oggi, manifesta disturbi psicologici legati al lavoro.
Lo stress è oggi indicato come la malattia più diffusa in ambito professionale. Studi recenti dimostrano che gli effetti negativi della tensione possono incidere per il 50-60 per cento sul totale dei giorni lavorativi persi e sono alla base di una notevole diminuzione delle capacità produttive e relazionali.

Le principali  cause dello stress

Le cause sono facilmente identificabili: frustrazione legata al proprio ruolo, incertezza nella definizione dei compiti, ritmi e carichi di lavoro eccessivi, difficoltà nei rapporti interpersonali, eventi esterni, che influenzano diversamente ciascun individuo.

Siamo portati a pensare allo stress come ad un fenomeno causato fondamentalmente da eventi esterni; in realtà è il modo in cui noi li percepiamo e reagiamo ad essi che li rende stressanti. Sono lo stile di vita personale (esperienze, impegni, abitudini), gli atteggiamenti, il modo di interpretare ciò che accade che fanno la differenza.

C’è, in effetti, una dimensione molto importante nella valutazione dello stress: il senso del controllo personale. In particolare, quanto più le persone sentono di avere il controllo degli accadimenti e delle cose che le riguardano, minore è la loro percezione di stress.

È necessario perciò aumentare il grado di consapevolezza personale e apprendere come “gestirlo”, ovvero evitare di trasformare lo stress “fisiologico positivo”, che può aiutare a superare i momenti di maggiore difficoltà, in uno stato di stress cronico negativo, che logora l’individuo.

Il sintomo più facilmente percepibile di ale ‘malattia professionale’ è la cefalea, il mal di testa continuo localizzatoin uno o più punti che, spesso, ci costringe a tenere abbassate le tapparelle per evitare la luce. Frequenti anche i disturbi all’apparato gastrointestinale: inappetenza, forti dolori addominali, difficoltà di digestione.
Un numero crescente di ricerche, inoltre, ha confermato l’effetto negativo dello stress da lavoro sulla salute cardiovascolare, soprattutto negli uomini. Accelerazione del battito cardiaco, ipertensione , ischemia, infarto del miocardio.

Come evitare lo stress

– Rimuovere o ridurre le pressioni esterne;
– Accettare quelle situazioni che non possono essere cambiate;
– Scomporre i grandi problemi in problemi minori gestibili singolarmente e più semplicemente.

Dal punto di vista “comportamentale” il suggerimento è quello di sviluppare anche altri interessi e fare in modo che la propria vita non consista solo del lavoro:

– Praticare con una certa continuità almeno un hobby o un interesse permette di distrarre la mente e ricaricare le batterie.

Separare la vita privata da quella lavorativa imponendosi di non lavorare nei fine settimana: ci si renderà conto che anche se si lavora meno, la propria produttività professionale non ne risulta ridotta, ma, al contrario, “rigenerata”.

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