Svezzamento vegetariano si o no?

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Svezzamento vegetariano

Svezzamento vegetariano si o no? Oggi in Italia 5,3 milioni di persone lo sono, 600.000 vegane. In futuro i numeri aumeteranno: si stima che nel 2050 un italiano su due sarà vegetariano. L’Italia è, infatti, al secondo posto nella classifica mondiale di amanti dello stile green.

Anche i bambini, di conseguenza, vengono educati a questo stile di vita già da piccoli. Ecco perché sempre più mamme cercano informazioni sullo svezzamento vegetariano: via la carne, via in alcuni casi anche i latticini, no alle troppe fibre, allattamento al seno finché si può.

Non è solo un modo di mangiare, ma proprio di approcciarsi alla vita, è un modo di essere che ha tanti benefici: una vita più sana, miglior controllo sul peso, rispetto per la natura e per gli animali.

Svezzamento vegetariano schema

Secondo i medici la prevenzione del sovrappeso e delle malattie legate ad una cattiva alimentazione, inizia nei primi tre anni di vita di un bambino. In questo periodo le abitudini alimentari si consolidano e perciò bisognerebbe evitare errori che possono poi perdurare per l’intera vita.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il latte materno è fondamentale, nutriente, proteico, privo di fibre ed equilibrato. Prima del sesto mese il bambino può cambiare l’alimentazione. Iniziate con piccoli assaggi di frutta, mela, pera, banana.

Non bisogna, però, esagerare, La prima pappa, brodo vegetale digeribile e leggero, verrà assimilato con facilità. Si prepara facendo bollire un litro di acqua con verdure lavate e pelate per circa 30 minuti, poi si filtra. Non si usa sale, si aggiungono tre cucchiai di cereali in crema senza glutine e un po’ d’olio.

Svezzamento vegetariano ricette

Dopo una settimana si aggiunge una fonte di proteine vegetali. Lenticchie rosse decorticate, ad esempio. Se ne cuociono tre cucchiai in un pò d’acqua, si schiacciano e si mescolano al brodo. Potete anche usare frutta secca.  Il pasto della sera è molto simile al pranzo, ma potete variare i legumi: ceci, fagioli, piselli, purché siano pelati.

Un’alternativa gustosa è il tofu: si estrae dal seme della soia e contiene solo proteine di qualità. Il glutine non va inserito prima di un anno di età. Introdurlo prima significherebbe esporre il piccolo al rischio celiachia. Alcune società scientifiche affermano che una dieta sana ed equilibrata è sicura in tutte le fasi della vita di un uomo, la carne e le altre fonti di proteine animali non sono perciò indispensabili per crescere sani.

L’importanza delle verdure

È opportuno favorire una solida esperienza gustativa del bambino nei confronti delle verdure. Già dalle prime fasi dello svezzamento è importante inserire nel brodo una verdura prevalente che lo caratterizzi per calore, profumo, odore. In questo modo rimarrà molto impresso nella memoria del bambino e l’assimilazione sarà molto facilitata.

Fino allo slattamento, il piccolo non incontra ele fibre, quindi è bene introdurle con molta cautela e attenzione. In conclusione si può affermare che i bambini vegetariani che seguono diete attente, seguite e curate, hanno una crescita auxologica sovrapponibile a quella dei coetanei onnivori. La letteratura dimostra che non ci sono differenze importanti a livello di statura o di peso tra i bambini vegetariani o vegani e quelli onnivori.

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I bambini vegetariani

Diversi studi scientifici  confermano che i bambini vegetariani hanno un’alimentazione salutare, a patto che sia seguita sempre da un medico, da un pediatra già dai primi mesi di vita. L’American Dietetic Association afferma che i piccoli vegetariani hanno una crescita e uno sviluppo normale, in alcuni casi molto più sano. Inoltre tengono sotto controllo il rischio obesità, diabete, ipertensione, tumori, allergie e malattie cardiovascolari.

Non si ammalano più del normale e sono un po’ più magri. Gli alimenti di origine vegetale sono prebiotici quindi rafforzano la flora batterica intenstinale e dunque la difesa naturale dell’organismo. La prima cosa da assicurarsi è l’assunzione della giusta dose di proteine, essenziali per la costruzione il mantenimento delle cellule, i mattoni del corpo.

Altro elemento importante: la vitamina B12, presente in alcuni prodotti animali, ma anche nel latte e nei suoi derivati. Protegge il tessuto nervoso, partecipa alla produzione di globuli rossi e stimola l’appetito.

Nata nel 1990, si è laureata alla triennale di Editoria e Pubblicistica, ha proseguito gli studi con la Magistrale in Informazione, editoria e giornalismo e un Master in Comunicazione e Giornalismo di moda. E' giornalista pubblicista, Vicedirettrice del periodico “Altirpinia", collabora con varie riviste tra cui Fashion News Magazine e Chic Style. Social media manager e web copywriter. Ama la scrittura, la moda e gli animali.