Come vivere senza complessi esistenziali?

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complessi timidezza

La bassa autostima e i complessi esistenziali non ci permettono di vivere serenamente e di essere noi stessi mostrando i nostri valori e le nostre capacità. Il problema del complesso esistenziale riguarda tante persone, indipendentemente da sesso ed età, ma a soffrirne sono per la maggior parte gli adolescenti e le donne.

Quando il complesso si forma e prende il sopravvento in noi stessi, può portarci ad adottare comportamenti che tendono a compensare il tipo di complesso. Un esempio è la timidezza e un’eccessiva stima negli altri, se proviamo un senso di inferiorità sociale. E’ il caso anche della sindrome dell’impostore, tipica dei luoghi di lavoro, quando il soggetto sente di non essere all’altezza per il,posto che ricopre.

Quali sono le cause che portano ad avere complessi nella vita? Qual è il profilo tipico della persona “complessata”? Quali sono le principali tipologie di complessi? Come intervenire per eliminare il problema e tornare ad essere noi stessi con una nostra identità, personalità e capacità. Scopriamo insieme questa difficile forma psicologica.

Cause e tipologie di complessi

Il complesso è una situazione psicologica molto delicata che può derivare da diverse cause (spesso legate ad esperienze di vita negative o legate alla nostra infanzia). Il complesso si annida nel nostro subconscio e influisce negativamente sulla nostra personalità.

Vorremmo essere in un modo, ma siamo in un altro. Spesso il complesso è legato ad una bassa considerazione di se stessi e delle proprie capacità, questo porta a una chiusura caratteriale ed alla tendenza a mettere gli altri sempre in primo piano (per nascondere il nostri reale valore). Anche i cambiamenti tipici dell’età possono dare origine a complessi, come:

  • troppo grassi
  • un particolare del corpo che ci mette in soggezione (naso lungo, seno grosso)
  • acne e brufoli
  • etc

Anche la disabilità può portare a complessi che derivano da una non accettazione di altri della propria condizione. Esistono diverse tipologie di complessi che non sempre è difficile individuare e identificare (a volte è necessario l’aiuto di psicologi e psicoterapeutici):

  • complessi di inferiorità
  • complesso di castrazione (timore di castighi e repressione)
  • complesso di Peter Pan
  • complessi situazionali (legati a cambiamenti fisici o allontanamenti, come un figlio che va via di casa)
  • complessi legati all’infanzia (traumi e atti di bullismo)

In alcuni casi le persone complessate soffrono di incubi notturni e forte ansia.

Qual è il profilo della persona “complessata”

I soggetti complessati presentano delle tipiche caratteristiche comuni e che si ripetono nel tempo. Il profilo del “complessato” presenta queste caratteristiche:

  • non esprimono proprie idee e pensieri perchè pensano non sia importante (legato al complesso di inferiorità e di bassa autostima)
  • cercano di piacere sempre agli altri chiedendo spesso pareri e consigli sul modo di vivere,mangiare, comportarsi, vestire, etc
  • sono ipersensibili ai commenti e opinioni degli altri
  • sono restii alle responsabilità perchè hanno paura di non farcela (insuccessi)
  • non si espongono quasi mai
  • hanno paura di parlare in pubblico
  • si mettono sempre al secondo posto
  • danno importanza a cosa pensano gli altri e non cosa vogliono realmente loro
  • esaltano le virtù degli altri e le usano contro se stessi
  • ripetono frasi demoralizzanti
  • fingono di essere felici
  • tendono a deprimersi sempre

Attenzione ad alcuni “finti complessati”, ovvero chi si sente superiore agli altri e tende a manifestarlo insieme a gesta eroiche lavorative, in realtà nasconde un latente complesso esistenziale di inferiorità. Stesso discorso per chi ostenta felicità, in realtà può essere l’esatto contrario.

Come guarire dal complesso esistenziale?

Secondo gli specialisti guarire dal complesso è possibile ma ci vuole volontà e molto sacrificio. Una buona regola prima di adottare un metodo anti-complesso e seguire indicazioni per migliorare, è spostare il focus dell’attenzione dai problemi che si hanno ai risultati che si vogliono perseguire.

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In questo modo invece di compiangersi, si inizierà a fare qualche passo per raggiungere mete e obiettivi concreti e desiderati. Ecco i tre passi per liberarsi dal complesso esistenziale e ritrovare una propria identità.

Accettazione della realtà

Il primo passo, sembra banale, ma è l’accettazione della propria situazione (ovvero quella di avere un complesso). Se si tende a nascondere a se stessi di avere un problema non si riuscirà mai a superarlo e liberarsene per sempre.

Il secondo passo è riflettere sull’origine del complesso, come è nato, da dove è scaturito, a cosa è legato, perchè fa tanto male. Non vergognarsi mai di avere complessi, tutti ne hanno avuto almeno uno nella vita, cerca invece di mostrare a te stesso e agli altri questa “debolezza”. Un domani potrebbe diventare una tua forza.

Cambiamenti nel modo di pensare e riflettere

Un errore della nostra società è quello di credere che “siamo quello che gli altri pensano di noi”. La percezione che ognuno di noi ha delle proprie capacità e valori è spesso influenzata dal giudizio degli altri. Cercare sempre di farsi scivolare le cose addosso e pensare chi siamo veramente ascoltandoci.

Ricordate che l’autostima cresce in coloro che imparano dalle esperienze (soprattutto negative) e farne l’occasione giusta per cambiare e non complessarsi inutilmente.

Vita nuova

Un terzo passo verso la liberazione dai complessi deriva da alcuni consigli necessari per andare avanti e rinascere. E’ importante:

  • condividere pensieri e riflessioni con persone fidate
  • frequentare persone di sani principi, buone e positive (leggi Knit Therapy per ritrovare l’armonia)
  • contrasta le percezioni degli errori
  • affronta tutte le situazioni come senti senza paura (vedrai delle belle sorprese)
  • accetta di essere imperfetta perchè tutti lo siamo

In quest’ultima affermazione c’è la bellezza dell’essere umano, tutti siamo imperfetti, meravigliosamente non perfetti e diversi l’uno dall’altro. Liberarsi dal complesso è possibile basta volerlo, lanciarsi nell’avventura e farsi aiutare da esperti e persone “fidate”.