Con l’arrivo della bella stagione, dell’afa e dell’umidità, aumentano i problemi di allergie, patologie infiammatorie e riniti allergiche. Sempre più persone vengono colpite, indipendentemente da sesso, età e condizioni fisiche.
Il problema delle infiammazioni allergiche delle mucose nasali diventa ancora più insopportabile e difficile da trattare quando si è in gravidanza. Qual è il ruolo degli inquinanti in questa patologia e quale impatto possono avere sulle donne in dolce attesa? Vediamolo insieme.
Gravidanza e fattore genetico
Tra inquinamento ambientale e allergia esiste una stretta relazione accertata dal punto di vista scientifico. Infatti, secondo alcuni esperti nel settore, negli ultimi anni le allergie sono aumentate (anche in gravidanza) a causa di un maggiore inquinamento dell’aria.
Spesso abbiamo sentito dire che le allergie sono ereditarie e si punta il dito contro i fattori genetici (se mamma soffre di allergie o eczema etc anche i figli lo stesso). Leggi LAR: rinite allergica nei bambini.
Le ricerche di campo hanno però chiarito la centralità dei fattori ambientali, soprattutto in gravidanza. Ad esempio il fumo di sigaretta e inquinanti ambientali possono modificare l’espressione dei geni del bimbo quando è ancora nella pancia.
Cosa significa questo? Semplicemente che allergeni ambientali e fumo possono aumentare il rischio che il bambino da grande soffra di allergie. Addirittura in alcuni casi si è persino dimostrato che anche la nonna fumatrice può incidere sul futuro del nipote.
Si possono prevenire le allergie in gravidanza?
La prevenzione dovrebbe essere fatta prima della gravidanza e in ogni caso è consigliata da piccoli, dicono gli esperti. In alcuni casi ci può essere uno stretto legame con asma e sinusite.
Se non si curano allergie e rinite, possono diventare sistemiche e provocare conseguenze negative nei bambini come:
- astenia
- difficoltà di apprendimento
- febbre
- sonnolenza
Alcuni studi americani hanno dimostrato che c’è uno stretto legame tra allergie non trattate e dislessia.
L’autodiagnosi è pericolosa?
Fare un’auto-diagnosi delle allergie e magari seguire cure fai da te può essere molto pericoloso. E’, invece, opportuno rivolgersi allo specialista fin dai primi sintomi:
- bruciore naso-occhi-gola
- prurito
- lacrimazione
- difficoltà respiratorie
- naso chiuso
- gonfiore occhi
- etc
Un modo per curarsi è quello di sottoporsi a vaccino e farlo anche con i bambini. Oggi ancora più facili e indolori (grazie a somministrazioni sub-linguali.
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Le donne in gravidanza devono prestare attenzione a punture di vespe e calabroni, non tutte sanno di poter essere allergiche. Ecco che si consigliano vaccini anche in questo caso.Rivolgetevi sempre al medico specialista per non confondere la rinite gravidica con altri tipi di allergie e patologie croniche.