Cardioaspirina: a cosa serve?

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cardioaspirina

La cardioaspirina è un farmaco anticoagulante salvavita.

Il principio attivo della cardioaspirina è lo stesso dell’aspirina: l’acido acetilsalicilico. Nella cardioaspirina la concentrazione di acido acetilsalicilico è di 100 mg contro i 500 mg di principio attivo della classica aspirina. In pratica la cardioaspirina sfrutta la capacità secondaria del principio attivo di essere un’antiaggregante piastrinico quindi in gradi di ostacolare la formazione di trombi e coaguli sanguigni fluidificando il sangue.

In questo modo l’uso di cardioaspirina può avere una doppia valenza, è indicata:

  • sia come trattamento preventivo in pazienti ad alto rischio di malattie cardiovascolari
  • sia come cura a seguito del manifestarsi un evento trombotico pregresso

A cosa serve la cardioaspirina?

  • Dopo infarto del miocardio: interruzione del flusso sanguigno in una zona del cuore
  • Dopo ischemia cerebrale (ictus): interruzione del flusso sanguigno al cervello
  • Dopo TIA (Attacchi Ischemici Transitori): interruzione o scarsità del flusso sanguigno celebrale transitorio
  • Dopo episodi di angina pectoris: a seguito ad eventi in cui il paziente avverte dolore e costrizione al petto a riposo (angina pectoris instabile) o sotto sforzo (angina pectoris stabile cronica)
  • Prevenzione in pazienti con alto rischio di eventi cardiovascolari
  • Prevenzione contro la formazione di trombi in pazienti che fanno dialisi
  • Come trattamento post-operatorio in pazienti sottoposti ad interventi di bypass coronarico o aortico
  • Come trattamento a seguito di angioplastica coronarica percutanea transluminale per ripristinare il flusso sanguigno

Posologia

La posologia indicata è 1 compressa al giorno da 100 mg in mezzo bicchiere d’acqua a stomaco pieno. È bene non eccedere nelle dosi consigliate dal medico o dal farmacista in quanto poi si potrebbero avere effetti indesiderati causati dal sovradosaggio di salicilati (dosaggio superiore a 100 mg/kg per due giorni potrebbe indurre tossicità). In questi casi rivolgersi immediatamente al medico o ad una struttura ospedaliera.

Evitare la somministrazione del farmaco in bambini con età inferiore ai 16 anni.

Controindicazioni

L’uso di cardioaspirina non è indicato per coloro che soffrono di:

  • ulcera duodenale
  • insufficienza cardiaca
  • insufficienza renale 
  • insufficienza epatica
  • diatesi emorragica: tendenza al sanguinamento
  • asma da somministrazione di salicilati

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati della cardioaspirina sono legati alla capacità anticoagulante dell’acido acetilsalicilico e al sovradosaggio:

  • anemia
  • emolisi: distruzione dei globuli rossi
  • anemia emolitica: in pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi
  • epistassi: sanguinamento dal naso
  • sanguinamento dell’apparato urinario e genitale 
  • porpora
  • ipoprotrombinemia: carenza di protrombina
  • vertigini
  • mal di testa 
  • sudorazione
  • emorragia cerebrale
  • nausea
  • vomito
  • dolori addominali
  • ulcera gastrica
  • ulcera duodenale
  • infiammazione e perforazione del tratto iniziale dell’intestino
  • colite
  • presenza di sangue nelle feci
  • rinite 
  • edema polmonare
  • dispnea
  • broncospasmo parossistico
  • tossicità e danno epatico 
  • manifestazioni cutanee

Cardioaspirina in gravidanza e allattamento

In caso di gravidanza o allattamento chiedere parere medico.

In gravidanza potrebbe influire negativamente con lo sviluppo del feto. Nel secondo trimestre è sconsigliato l’utilizzo del farmaco. Nel primo e secondo mese il farmaco deve essere utilizzato a basse dosi, solo se necessario.

Durante l’allattamento il principio attivo potrebbe accumularsi nel latte materno raramente. Tuttavia se l’utilizzo di cardioaspirina è inevitabile sarebbe il caso di procedere ad uno svezzamento, anche precoce, del bambino.

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Cardioaspirina e alcol

Durante la terapia con cardioaspirina evitare l’utilizzo di alcol: potrebbe irritare e danneggiare la mucosa gastrica aumentando la possibilità di avere ulcere.

Interazione con altri farmaci

In caso di assunzione di altri farmaci è necessario consultare il medico o il farmacista in quanto la cardioaspirina interagisce con altri farmaci limitando l’efficacia della terapia oppure provocando danni all’organismo.

Evitare la somministrazione del farmaco con:

  • altri anticoagulanti: ad esempio il warfarin, l’effetti di entrambi i farmaci potrebbero portare ad emorragie anche gravi
  • farmaci antirigetto: ad esempio la ciclosporina, l’azione di entrambi i farmaci potrebbe portare a danni renali gravi
  • antidolorifici e antinfiammatori: FANS e cortisonici. In particolare l’ibuprofene potrebbe inibire l’azione della cardioaspirina provocando aggregazione piastrinica
  • antipertensivi: ACE inibitori e beta bloccanti, possono limitare l’azione del farmaco
  • digitossina: farmaco usato nel trattamento dell’insufficienza cardiaca
  • metotrexato: per il trattamento di alcuni tumori e l’artrite reumatoide, può indurre tossicità
  • il probenecid e altri farmaci uricosurici: farmaci per il trattamento della gotta potrebbero ridurre la loro efficacia
  • insulina e surfaminuree: per il trattamento della glicemia potrebbero amplificare la propria azione
  • diuretici: potrebbero provocare un’escrezione eccessiva di cardioaspirina limitandone l’effetto
  • inibitori del reuptake della serotonina: aumentano il rischio di sanguinamento
  • valproato: usato per l’epilessia in associazione con il farmaco potrebbe risultare tossico
  • fentoina: somministrata in concomitanza con la cardioaspirina potrebbe essere più attivo del solito

Nel caso si porti avanti già una terapia farmacologica con qualsiasi altro farmaco, anche non sopraelencato, è bene consultare il medico per un parere e per evitare l’interazione tra farmaci.