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I collutori sono nocivi per il cuore?

Alessia

I collutori sono preziosi alleati per l’igiene orale, non solo combattono la carie ma curano anche gengiviti ed hanno azione lenitiva. Sono molto importanti quindi per la salute dei denti, della bocca e delle gengive ma, a quanto rivelano gli ultimi studi, possono essere al contempo nocivi e deleterei (se non molto pericolosi). Ma perché? Da cosa deriva questo nuovo allarmismo?

La colpevole sarebbe la clorexidina, un disinfettante ad azione antisettica utilizzato abitualmente come base, nei collutori. Le ricerche effettuate i cui risultati sono apparsi sulla rivista Free Radical Biology and Medicine nel 2013 infatti, sostengono che un uso eccessivo di questi prodotti e quindi della sostanza contenutavi, potrebbe essere un vero problema per la salute del nostro cuore.

Questo antisettico riuscirebbe a compromettere il nostro benessere cardiovascolare con un uso costante e con soli due sciacqui al giorno, perché questi due gargarismi basterebbero per aumentare la pressione sanguigna di 3,5 mmHg e, di conseguenza, in maniera significativa il rischio di attacchi di cuore. L’esperimento realizzato, ha coinvolto e monitorato per 2 settimane 19 volontari, ai quali è stato chiesto di effettuare dei lavaggi con clorexidina due volte al giorno, durante la seconda settimana dello studio. Nello specifico, gli sciacqui dovevano essere fatti con 10 ml di Corsodyl, un colluttorio contenente clorexidina allo 0,2%, ed i risultati sono stati allarmanti: già dopo il primo giorno, la pressione sanguigna ha subito un significativo aumento di valori nei soggetti appartenenti all’esperiemnto.

Secondo gli studiosi, guidati da Amrita Ahluwalia della Queen Mary University di Londra, questo fenomeno è strettamente legato ad un’alterazione della flora batterica presente nel cavo orale. I microbi esistenti infatti, permettono la conversione dei nitrati di origine alimentare e di quelli prodotti dal corpo (secreti nella saliva) in nitriti, controllando così l’aumento della pressione. La clorexidina invece, farebbe diminuire questa conversione ed eliminando i batteri “buoni” per il nostro organismo, permetterebbe un maggiore aumento della pressione. Come sostengono i ricercatori “Uccidere ogni giorno tutti questi germi è disastroso, dato che piccoli aumenti di pressione sanguigna hanno un impatto significativo sulla morbidità e sulla mortalità per malattie cardiache e ictus”.

Attendiamo nuovi studi e nuovi risultati dunque, ma sicuramente per le persone già a rischio o predisposte geneticamente, è un campanello d’allarme da non sottovalutare!

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