La Sindrome del colon irritabile (IBS, Irritable Bowel Syndrome) è un insieme disturbi che coinvolgono il colon. È una condizione cronica caratterizzata dal manifestarsi di sintomi molto aspecifici come:
- dolore addominale
- crampi addominali
- gonfiore addominale
- stipsi
- diarrea
- muco nelle feci
Diversamente dalle altre patologie intestinali, croniche, infiammatorie e genetiche, la sindrome del colon irritabile non cambia la morfologia dei tessuti e l’anatomia dell’intestino.
Le cause della sindrome del colon irritabile sono pressoché sconosciute. È considerata anche una sindrome psicosomatica in quanto si pensa ci sia una correlazione molto forte tra la sfera psicologica ed emotiva del soggetto interessato e l’insorgenza della patologia. Si è notato, infatti, il legame tra l’encefalo e l’intestino. L’intestino è un organo pieno di terminazioni nervose, perciò la salute e lo stato mentale (ansia, depressione, disturbi della personalità…) della persona che presenta i disturbi da colon irritabile potrebbe essere un fattore importante per la diagnosi e l’attenuazione dei sintomi.
Nei Paesi sviluppati ha un’incidenza sulla popolazione del 15- 20% (quindi una persona su cinque soffre di questo disturbo). I Paesi del Sud e Centro America sono i più colpiti mentre c’è una frequenza molto bassa nei paesi del Sud-Est Asiatico.
Interessa giovani dai 20 ai 30 anni e il sesso femminile in particolare: le donne che soffrono di colon irritabile sono il doppio rispetto alla popolazione maschile.
La diagnosi è molto difficile in quanto non abbiamo a disposizione un test specifico e perché i sintomi sono abbastanza generici.
Fattori di rischio
Nonostante sul mercato ci sono integratori e farmaci per il trattamento della sindrome del colon irritabile, non abbiamo a disposizione una cura definitiva. Poiché è una sindrome cronica con particolari accorgimenti è possibile intervenire sui fattori di rischio e alleviarne i sintomi.
- Alimentazione
- Stress
- Malattie del tratto gastrointestinale
- Alterazioni ormonali
Cibi da evitare
In questo contesto l’alimentazione ha un’importanza strategica. Infatti è stato visto che tra le varie cause che potrebbero portare alla sindrome del colon irritabile ci sono alcuni alimenti che potrebbero stimolare l’insorgenza della patologia. Ma quali sono i cibi da evitare?
I FODMAPs (Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides And Polyols): carboidrati a catena corta fermentabili (fruttosio, lattosio, fruttani, xilitolo). Hanno la capacità di stimolare il colon e portare la sintomatologia caratteristica del colon irritabile. Si ritiene che siano resistenti agli enzimi digestivi umani che non sono in grado di metabolizzarli, provocano alterazioni osmotiche nell’intestino tenue e passando nell’intestino crasso fermentano per azione della flora batterica. Di questa categoria fanno parte la maggior parte degli alimenti da evitare in caso di sindrome del colon irritabile, ad esempio: latte e latticini, dolcificanti, patate, legumi, broccoli, melanzane, carciofi.
- Alcolici: è sconsigliato l’uso di alcolici in quanto hanno un’azione infiammatoria per la mucosa intestinale. Ne consegue che a livello intestinale è uno stimolo ai dolori addominali e alla diearrea
- Caffè e the: per la caratteristica componente psicosomatica della patologia, bevande stimolanti a base di caffeina o principi attivi simili, sono sconsigliate. Da evitare in soggetti ansiosi, stimolano anche le contrazioni intestinali accentuando i sintomi del colon irritabile
- Bevande gassate: la presenza di gas in queste bevande accentua il gonfiore addominale e il meteorismo. Inoltre sono zuccherate, i dolcificanti contenuti nelle bibite fanno parte dei Fodmaps e quindi provocano fermentazione
- Peperoncino: da eliminare le sostanze piccanti dalla dieta
- Salumi e insaccati: l’alto contenuto di grassi e additivi sono da evitare in caso di colon irritabile
- Derivati del grano e della segale: il grano e la segale sono due fonti di FODMAPs.
- Verdure e frutta: da evitare quelle ad alto potere fermentativo e con molte fibre
- Cibi pronti o fritti: questo tipo di alimenti hanno un’azione irritante per la mucosa gastrica e intestinale
- Cibi da fast food: oltre ad essere cibi fritti, portando quindi le conseguenze sopraelencati, i cibi da fast food sono ricchi di grassi e additivi
- Latte e latticini: il lattosio contenuto in latte e latticini può non essere metabolizzato dagli enzimi intestinali. Il deficit di questi enzimi una condizione molto comune nella popolazione, pertanto in caso di sindrome di colon irritabile pregressa può accentuare i sintomi provocando dolore addominale, gonfiore, diarrea
- Legumi: in particolare i fagioli, sono ricchi di fibre aumentando il transito intestinale, accentuano il gonfiore addominale, il meteorismo e potrebbero provocare diarrea
- Chewing gum: potrebbe far inghiottire aria durante la masticazione
Nel caso di sindrome del colon irritabile è quindi sempre opportuno optare per una dieta equilibrata, scegliendo alimenti adatti al caso, e prediligere metodi di cottura al vapore o al forno. Un piccolo trucco da adottare è quello di mangiare lentamente e spesso.
Per la diagnosi, la cura della sintomatologia e la dieta da adottare è bene rivolgersi sempre ad uno specialista.
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