Come dimagrire con la dieta delle tre ore

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Purtroppo, non bastano tre ore di dieta al giorno per dimagrire, anche se il nome della dieta di cui parliamo oggi sembrerebbe suggerire proprio questo… La dieta delle tre ore, piuttosto, è un insieme di linee guida che consentirebbero di perdere peso, mangiando ad orari stabiliti, per l’appunto ogni tre ore.

Poche sono le regole e i paletti fissati per questo regime alimentare, ideato da un nutrizionista americano, Jorge Cruise. Innanzitutto, la colazione dev’essere consumata un’ora dopo essersi alzati, dunque idealmente tra le 8 e le 9. Dopo la colazione bisogna mangiare ogni tre ore, dunque uno spuntino a metà mattina (ore 11), il pranzo (ore 13), uno spuntino di metà pomeriggio (ore 16), la cena (ore 19-20). Bisogna smettere di mangiare tre ore prima di andare a dormire. Per cui se si va a letto alle 23 bisogna aver finito di cenare alle 20. Non sono concessi spuntini notturni!

Secondo Jorge Cruise, in questo modo, si aumenta il BMR (Basal metabolic rate), ovvero la velocità con cui l’organismo brucia calorie. Si prevede un dimagrimento di circa 900 grammi a settimana, senza alcuna perdita di muscoli, perché, spiegano gli esperti, mangiare ogni tre ore resetta il metabolismo e permette di bruciare grasso regolarmente.

Tutto qui? Non proprio. Cruise avverte che non bisogna mai mescolare carboidrati e proteine nello stesso pasto e che la frutta e la verdura vanno consumate in abbondanza e devono rappresentare il 70% degli alimenti quotidiani. I grassi sono ammessi, in quantità ridotte, e non vanno mai abbinati a zucchero o miele.

Inoltre, non bisognerebbe consumare troppa carne: non va superato il limite di 4-5 porzioni di carne bianca o rossa al mese.

Cosa ne pensiamo noi

È senz’altro positiva l’indicazione di consumare i pasti ogni tre ore. Questa linea guida può effettivamente aiutare a controllare la fame nervosa, aumentando la consapevolezza di doversi cibare solo quando è effettivamente necessario. Tuttavia, il fatto che la dieta non dia nessuna indicazione sui pasti e sul numero di calorie può generare confusione e produrre l’effetto contrario, ovvero spingere a esagerare con le porzioni poiché si dovrà stare “a digiuno” per le successive tre ore. In questo caso, si può provare a controllare la fame nervosa spezzando l’appetito con un’insalata o sgranocchiando della frutta secca in attesa del pranzo o della cena. Se non altro si eviterà l’abbuffata qualche ora dopo.