Cosa fare in caso di punture di api, vespe, calabroni
D’estate può accadere di essere punti da vespe, api e calabroni. Guardiamo insieme come procedere senza farsi prendere dal panico.
Nel caso di puntura di imenotteri il dolore è immediato con qualche segno di edema locale e flogosi, entrambi iniziano a scomparire dopo qualche ora.
Una volta punti, prima di tutto è necessario eliminare il pungiglione che potrebbe essere rimasto nella pelle. Ci si può aiutare con delle pinzette o spingendolo fuori facendo pressione sulla pelle nel senso opposto al quello di entrata, aiutandosi ad esempio con il bordo non tagliente di un coltello. Se si utilizzano le pinzette è importante non stringerle troppo, altrimenti si rischia di liberare nella pelle ulteriore veleno che può essere ancora contenuto nel pungiglione. Una volta tolto, sarà necessario fare un impacco freddo con del ghiaccio, fino a quando il dolore inizierà ad attenuarsi. Assumere poi un antistaminico, un analgesico o spalmare una pomata cortisonica.
In vacanza, soprattutto se si è al mare, è assolutamente sconsigliato assumere farmaci e poi esporsi al sole, ecco perché è meglio mettere in valigia dei rimedi naturali. In questo modo si è certi di non correre il rischio di effetti collaterali. Nel beauty dei medicinali non dovrebbe mai mancare una pomata alla calendula: ideale per il prurito, le infiammazioni e gli eritemi solari. Applicata più volte al giorno accelera la guarigione di una pelle esposta al sole con troppa leggerezza. Anche i bagni di amido e il gel di aloe vera sono perfetti per lenire arrossamenti e scottature.
Nel caso di punture di imenotteri, all’occorrenza si possono anche assumere dei granuli omeopatici Apis 5CH per bocca: due ogni mezz’ora per poi diradare l’assunzione man mano che i sintomi spariscono. Questo è un estratto di veleno d’ape con funzione anti infiammatorie, che si può considerare il “cortisonico” dell’omeopatia.
Nel caso siate dei soggetti a rischio reazioni allergiche, si può verificare uno shock anafilattico, in questo caso è necessario recarsi immediatamente al Pronto Soccorso, soprattutto in presenza di sintomi gravi, come difficoltà a respirare, diarrea, vomito e senso di mancamento. Se la reazione allergica è invece a livello locale basterà recarsi dal proprio medico curante. I soggetti con una diagnosi accertata di allergia a veleno di imenotteri devono sempre portare con sé un preparato a base di adrenalina per auto somministrazione. L’adrenalina è infatti l’unico antiallergico in grado di agire tempestivamente nella fase acuta. Tra i fattori a rischio più comuni ci sono:
– il punto in cui si viene punti, infatti una puntura al viso o al collo è più pericolosa che in altri punti del corpo
– l’età, gli anziani sono più a rischio che i giovani
– il tipo di insetto, infatti l’ape è più pericolosa della vespa (che è invece più dolorosa e può pungere anche numerose volte).
Per tenere lontane le api, le vespe, i calabroni e tutti gli insetti potenzialmente pericolosi, si possono seguire alcuni accorgimenti:
– vestirsi con abiti chiari e leggeri
– evitare profumi
– non camminare scalzi nell’erba.