La vitamina D per calmare i dolori mestruali

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Sono tante le donne che ogni mese devono affrontare un ciclo molto doloroso a causa della cd. dismenorrea, ovvero il termine scientifico che indica un mestruo doloroso almeno nei primi 2-3 giorni, caratterizzato da infiammazioni localizzate in varie parti del corpo, tra cui le più frequenti sono quelle a carico dell’utero, della pancia, della testa e della schiena.

Convivere anche se per pochi giorni con questi sintomi può talvolta essere davvero difficile, e il limite della sopportazione superato, specie quando si è una donna impegnata a 360 gradi e il dolore impedisce di vivere in modo normale o tollerabile la giornata.

La  cosa ancora più preoccupante però è che spesso l’unica soluzione a tale problema consiste nell’uso di farmaci antidolorifici, i quali se da un lato riescono a limitare i disagi, dall’altro sappiamo essere nel tempo nocivi per la salute, in quanto sovraccaricano il fegato, depositano sostanze di scarto nell’organismo e poco alla volta creano anche una certa assuefazione, tale da aver bisogno di sempre maggiori quantità di pillole per tenere a bada questo tipo di ciclo.

Altre donne ricorrono poi all’uso della pillola anticoncezionale, perché essa è in grado di modificare le caratteristiche del ciclo naturale, sì da averlo più regolare, con minor perdita ematica e con un abbassamento dei sintomi dolorosi apprezzabili.

Anche queste però si è scoperto avere una buona dose di controindicazioni ed effetti collaterali, tant’è vero che attualmente le aziende farmaceutiche si stanno adoperando per pillole sempre più leggere, con minor dosi ormonali rispetto a quelle di un tempo, date alcuni effetti nocivi riportati dalle donne, anche gravi , a causa della loro assunzione.

Oggi la buona notizia proviene direttamente da uno studio italiano e precisamente dai ricercatori dell’Università di Messina, i quali hanno avuto modo di verificare che la somministrazione di vitamina D alle donne che soffrono di dismenorrea è in grado di alleviare i fatidici dolori che ogni mese si ripresentano, costituendo così una valida alternativa ad antidolorifici e pillole anticoncezionali.

Lo studio, pubblicato tra l’altro sugli Archives of Internal Medicine (ha avuto una certa attenzione dal mondo scientifico) è stato condotto su 40 donne affette da dismenorrea, a cui è stato chiesto di assumere una singola dose terapeutica di 300mila unità di vitamina D3 (colecalciferolo) per 5 giorni.

Dopo due mesi i risultati: le donne che hanno assunto la vitamina D3 hanno avuto un calo del dolore paragonabile a 2-3 punti della scala supplementare creata per misurare l’intensità degli episodi dolorosi; mentre le altre donne del gruppo di controllo che non l’hanno assunta hanno continuato ad avere gli stessi dolori e a prendere antidolorifici.

Gli autori dello studio Antonio Lasco, Antonio Catalano e Salvatore Benvenga hanno dichiarato   : “ si tratta del primo studio volto a indagare gli effetti di una singola, elevata dose di vitamina D  nella dismenorrea primaria. I nostri dati incoraggiano il ricorso al colecalciferolo, soprattutto nei pazienti con bassi livelli nell’organismo di tale vitamina”.

I benefici sarebbero da attribuire alla capacità della vitamina D di ridurre la produzione di molecole infiammatorie prodotte durante il ciclo mestruale causa delle dolorose contrazioni uterine avvertite dalle donne.

Una strada ancora da definire ma dai risultati find’ora ottenuti che fanno ben sperare, sicuramente da approfondire con altri studi mirati, specie per verificare gli effetti a lungo termine di supplementi di vitamina D.

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Ad ogni modo potrebbe trattarsi di una rivoluzione per tutte quelle donne che soffrono di dismenorrea, non più costrette ad abusare di farmaci.