Bere il tè è in certe culture e tradizioni un vero e proprio rito: famoso è il tè delle cinque degli inglesi o la cerimonia di preparazione giapponese, ma anche in Italia ci sono tanti estimatori di questa bevanda e delle diverse varietà di the.
Il tè mu non è come si potrebbe pensare, una delle tante varietà di tè esistenti ma è una miscela di erbe e radici che rendono questa bevanda un concentrato di sapienza orientale ideato negli Anni ’50 da George Ohsawa, pseudonimo di Yukikazu Sakurazawa, il padre della macrobiotica.
Il tè mù è detto anche delle 16 erbe nonostante si possa preparare combinando dalle 9 alle 16 erbe e radici medicinali tra cui si trova la scorza di mandarino; le radici di peonia, liquirizia, angelica, zenzero e ginseng; cannella, chiodi di garofano, nocciolo di albicocca e prezzemolo giapponese; per concludere la lista dei 16 ingredienti: fungo Poria, atractylis, zigolo dolce, rehmannia, coptis e corteccia di moutan.
Questa bevanda produce uno “stato di equilibrio e benessere” (significato della parola mu) e i suoi benefici si devono leggere non solo basandosi sulle diverse proprietà delle erbe che lo compongono ma anche prendendo in considerazione gli insegnamenti taoisti dello Ying (il femminile) e dello Yang (il maschile).
Il tè mu, energizzante ma senza teina, è utile per combattere la stanchezza e se si pratica sport, ma anche in casi di problemi respiratori e digestivi (bevuto dopo i pasti); è preferibile evitarlo se si soffre di pressione alta, inoltre contenendo ginseng è da evitare di sera per l’effetto eccitante.
La miscela da 9 erbe è più leggera rispetto quella completa da 16 ma in entrambi i casi si preferisce sempre di acquistare le bustine confezionate nei negozi specializzati. Il tè mu si prepara mettendo le erbe contenute nella bustina in circa 1 litro d’acqua a freddo e portare tutto ad ebollizione per circa 20 minuti; per ottenere una bevanda più leggera si può aumentare la quantità d’acqua e far bollire per 10 minuti. Essendo una bevanda leggermente sbilanciata verso lo yang può essere consumata anche fredda.