Un bicchiere di latte bevuto alla sera prima di andare a letto aiuta a dormire? Secondo alcune ricerche bere un bicchiere di latte caldo prima di andare a letto diminuisce l’acidità gastrica, che può interrompere il sonno, e fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita per via di sostanze, presenti anche in formaggi freschi e yogurt, che sono in grado di attenuare insonnia e nervosismo.
Importanti anche le casomorfine, oppiacei naturali, che si trovano nel latte caldo e possono essere responsabili del suo effetto facilitatore del sonno. I bambini piccoli che si svegliano troppo spesso in una notte (cinque volte) potrebbero soffrire di “insonnia da latte vaccino”, dovuta ad alcune sostanze naturali presenti nel latte vaccino che possono stimolare il sistema nervoso del bambino.
Al giorno d’oggi l’insonnia è considerata un’autentica malattia sociale che influisce non poco nei rapporti di lavoro, familiari e personali e che amplifica anche altre malattie indotte dallo stato di ansia come gastrite, ulcera, meteorismo, patologie della cute e delle mucose. E’ inoltre dimostrato che si soffre d’insonnia, fuma solitamente di più, sul lavoro è meno propositivo e nella guida possono aumentare i pericoli d’incidenti indotti dai colpi di sonno.
Combattere l’insonnia con la giusta alimentazione
Per favorire il sonno basta scegliere gli alimenti giusti. Vanno evitati alla sera: cioccolato, cacao, caffè e tè per la presenza di sostanze stimolanti, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di pessima qualità. Durante la cena vanno banditi alimenti con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza (patatine in sacchetto, salatini e piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina). Vanno banditi anche gli alimenti in scatola, per l’eccesso di sodio e conservanti.
Esistono invece cibi “serali” che aiutano a rilassarsi: pasta, riso, orzo, pane, patate, semi oleosi essiccati (come quelli di girasole), minestra di pomodori con latte scremato, zucca arrosto, rape, cavolo e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuro mediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento.
Bene nella dieta serale anche legumi, uova bollite, carne, pesce e formaggi freschi. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici, come la frutta dolce di stagione. Tra le verdure, al primo posto c’è la lattuga, seguita da radicchio rosso, cipolla e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno.
Le vitamine B6 e C sono necessarie per la trasformazione del triptofano in serotonina.
Il triptofano contenuto nei carboidrati complessi viene accettato più facilmente dal cervello per facilitare il sonno, gli aminoacidi presenti nelle proteine animali competono per gli stessi recettori.
Recentemente in Inghilterra è entrato in commercio un tipo di latte ottenuto mungendo le mucche di notte, proprio nel momento in cui contiene in forma naturale la melatonina, una molecola naturale presente nel nostro organismo che viene prodotta in abbondanza durante la notte e che contribuisce a ristabilizzare i ritmi fisiologici di sonno-veglia.
Non ci sono prove scientifiche sul fatto che il latte munto di notte faccia dormire meglio, ma sicuramente un bicchiere di latte è pur sempre un ottimo “sedativo”, grazie al calcio e al magnesio che contiene, che riducono l’eccitabilità neuro-muscolare favorendo il sonno.
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I sonniferi e i barbiturici dovrebbero essere utilizzati solamente come ultima possibilità, perché creano assuefazione e provocano effetti collaterali gravi.
Se non si può bere latte perché non lo si digerisce, le erbe indicate per una tisana sono: i semi di sedano, il kava kava (evitare l’uso prolungato), il fungo rei-shi (ganoderma lucidum), la cimicifuga racemosa, l’erba gattaria, la camomilla, il gotu kola, la scarpetta di Venere, la valeriana, il trifoglio, lo stelo del poligono, il luppolo, la damiana, la cardiaca, l’iperico, la scutellaria, i semi di giuggiolo e il fo-ti.
I rimedi omeopatici sono l’Arnica 6C e Coffea 6C. L’aromaterapia include la camomilla romana, la sclarea, il cipresso, l’incenso, il geranio, il ginepro, la lavanda, la maggiorana dolce, i fiori d’arancio, l’olio di petit-grain, rosa di damasco, il vetiver e l’ylang ylang.
Mentre attenzione all’efedra e al ginseng che possono causare insonnia.