Le cause dei risvegli dei bimbi sono le più disparate e variano a seconda dell’età: dal quarto mese in poi l’eruzione dei primi dentini provoca dolori che disturbano il sonno; dopo l’anno cominciano a manifestarsi le prime paure del buio, la voglia di coccole nel lettone di mamma e papà, i brutti sogni. Il sonno è infatti composto di due fasi alternate: al fase non Rem, nella quale non si sogna e il sonno è pesante, e la fase Rem, caratterizzata da rapidi movimenti oculari, in cui si sogna e il sonno risulta più leggero.
Nei bambini molto piccoli le fasi Rem sono più numerose mentre con la crescita si prolungano le fasi non Rem, facendo così diminuire anche i risvegli notturni.
Tuttavia è noto che per riposare bene è necessario mangiare leggero e, soprattutto, non cenare tardi: l’ora ideale si aggira intorno alle 19-20. Nel menu vanno evitate le proteine animali, soprattutto carne e uova, che richiedono lunghi tempi di digestione e stimolano il metabolismo di surrene e tiroide, favorendo l’insonnia.
Sono da preferirsi cereali integrali, legumi e i cibi che contengono triptofano, un precursore della serotonina, ormone che regola il sonno e l’umore: sono il latte vaccino, lo yougurt, il riso, l’orzo e i semi oleosi. Zucchine, banane, prugne, patate, albicocche, carote, spinaci e yogurt contengono anche potassio, minerale che ci fa riposare bene. Infine per evitare che di notte vi sia un calo di zuccheri, non devono mancare i carboidrati: riso, pane, pasta e miele, meglio se integrali.
È molto importante evitare di somministrare ai bambini bibite troppo zuccherate e che contengano eccitanti: caffeina, teina, bibite a base di cola non solo impediscono un sonno ristoratore, ma incidono pesantemente anche sulla linea.
La cena ideale, quindi, dovrebbe essere composta da un passato di verdure con riso o orzo, pesce bianco al vapore e uno yogurt bianco dolcificato con il miele e il riposo è assicurato.