Se sentiamo parlare di luppolo, viene in mente solo una cosa: la birra!
Sì, è una bevanda rinfrescante e molto apprezzata in tutto il mondo. Ce ne sono di diversi tipi e di diversa provenienza ma il fattore che accomuna questa bevanda così famosa è l’essere amata in tutte le sue sfumature.
Il luppolo infatti è noto a tutti soprattutto per il gusto amaro e l’aroma che conferisce alla birra. Ma non tutti sanno che veniva adoperato in passato e viene adoperato tutt’ora anche a scopi terapeutici.
Oggi vogliamo scoprire insieme tutte le proprietà attribuibili al luppolo e al suo uso in erboristeria.
Cosa scoprirai?
Caratteristiche del luppolo
Conosciuta scientificamente come Humulus lupulus, il luppolo è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Cannabaceae.
Ciò che caratterizza questa pianta sono i fiori, che sembrano assomigliare a delle piccole pannocchie verdi.
I principi attivi estratti da questi piccoli fiori non ancora maturi contengono una serie di sostanze benefiche, tra cui oli essenziali, filo-estrogeni e diversi polifenoli (tra cui flavonoidi, tannini e acidi fenolici).
Una piccola curiosità: nel territorio italiano sono molto comuni i luppoli selvatici, utilizzati in cucina come se fossero degli asparagi, quindi lessati o saltati in padella e nella preparazione di piatti caldi come per esempio i risotti.
Luppolo in erboristeria
Ciò che affascina di questa pianta all’apparenza così semplice è il suo utilizzo in dall’antichità a scopi terapeutici.
Scopriamo insieme tutte le proprietà del luppolo in erboristeria.
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In caso di insonnia
Il luppolo, tra le varie sostanze, contiene luppolina, nota per favorire il sonno nei casi di insonnia.
Utilizzato spesso sotto forma di tisana, il luppolo favorisce il rilassamento del sistema nervoso anche nei soggetti che hanno difficoltà a dormire.
Questa pianta quindi ha potenti proprietà sedative che favoriscono calma e relax. Non a caso viene adoperato nei soggetti che soffrono di stress e ansia.
Può essere inoltre assunto da solo o in combinazione con altre piante, non mancano infatti integratori che contengono luppolo, ma anche valeriana e passiflora. In ogni caso, chiedere il parere di un erborista in base alle proprie esigenze.
Poiché ha proprietà sedative, il luppolo sembra utile anche se soffriamo di mal di testa.
Per l’apparato gastrointestinale
Uno dei più noti usi del luppolo nella medicina popolare è quello di migliorare il funzionamento dell’apparato gastrointestinale.
I principi amari in esso contenuti favoriscono la secrezione dei succhi gastrici proteggendo le mucose dello stomaco. Sembra inoltre avere proprietà benefiche anche per depurare il fegato.
Grazie a tutte queste caratteristiche, sembra che il luppolo possa essere assunto anche nei casi di gastrite (anche quella nervosa) e aiuta a stimolare l’appetito.
Per il ciclo mestruale
La pianta del luppolo contiene una buona quantità di estrogeni vegetali che agiscono in modo positivo (a livello ormonale) soprattutto nelle donne fertili durante il loro ciclo mestruale ma anche nelle donne che soffrono di menopausa.
Alcuni studi avrebbero inoltre constatato che il luppolo agirebbe anche sulla sfera sessuale. Mentre nella donna avrebbe un effetto afrodisiaco, nell’uomo invece ridurrebbe il desiderio sessuale. Ma questa ipotesi è da confermare.
Antiossidante naturale
Come abbiamo accennato, il luppolo contiene una serie di sostanze antiossidanti che fanno bene anche alla nostra pelle, perché contrastano l’azione dei radicali liberi e quindi dell’invecchiamento cellulare.
La pelle risulterebbe così più tonica, ma anche più luminosa e vitale. Viene spesso utilizzato anche nei cosmetici, proprio per le sue proprietà tonificanti ma anche lenitive.
Come antitumorale
Sono state effettuate ulteriori ricerche sul luppolo, che avrebbero messo in evidenza la sua capacità di contrastare la proliferazione delle cellule tumorali attraverso l’azione di una serie di fitoestrogeni contenuti nella pianta.
Altri studi in vitro hanno invece evidenziato che la quantità di flavonoidi presenti nel luppolo siano in grado esercitare un’azione “antiproliferativa” delle cellule maligne di tumori al seno o al colon. Questi studi devono essere sottoposti a un maggiore approfondimento.
Usi del luppolo
Riassumiamo quindi gli usi principali del luppolo, in base alle sue proprietà:
- Sotto forma di tisana viene spesso consigliato come rimedio naturale per favorire il sonno e il rilassamento mentale e per il mal di testa (come sedativo).
- Come tintura madre viene somministrata per attenuare disturbi collegati al ciclo mestruale o alla menopausa. Può inoltre essere utile per favorire la digestione e ridurre il gonfiore.
- Gli unguenti al luppolo possono giovare alla pelle in casi di infiammazioni e prurito. Sono disponibili anche integratori a base di luppolo o estratto secco.
Controindicazioni
Prima di decidere di consumare il luppolo a scopo terapeutico, è opportuno chiedere il parere del proprio medico o erborista.
Il luppolo, per via delle sue proprietà ormonali, è sconsigliato sia in gravidanza che allattamento. Inoltre è sconsigliato se si assumono farmaci per dormire o psicofarmaci. Quindi evitarne l’uso per non incorrere a delle interazioni con altri farmaci.
Evitarne l’uso anche in caso di allergie o ipersensibilità al prodotto.