Occhio di pernice

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occhio di pernice

L‘occhio di pernice è un ispessimento della pelle, molto simile a un callo, ma che a differenza di quest’ ultimo (che può comparire anche in altre zone del corpo) interessa unicamente i PIEDI. L’occhio di pernice di solito non va tolto subito (per evitare la recidiva), è necessario intervenire solo se non scompare nel giro di qualche settimana o causa conseguenze dolorose spiacevoli.

Vediamo cos’è in pratica l’occhio di pernice, come e quando intervenire, quali sono le cause della sua formazione, quali i sintomi e come riconoscere un occhio di pernice e differenziarlo da una verruca plantare. Andiamo per gradi.

Cos’è l’occhio di pernice

L’occhio di pernice (denominato scientificamente tiloma) è un ispessimento della pelle (dura o molle)  molto simile ai calli ma che interessa soltanto la zona dei piedi e può espandersi molto più in profondità. L’ispessimento cutaneo può interessare la pianta del piede, le dite o lo spazio interconnesso tra esse.

Confonderlo con un callo è facile, per distinguere l’occhio di pernice da una semplice callosità basta osservare la zona interessata dall’ispessimento:

  • l‘area di estensione dell’occhio di pernice è più piccola rispetto al callo
  • l’esclusività della zona del corpo. L’occhio di pernice interessa solo i piedi, mentre il callo anche le mani
  • l’occhio di pernice a differenza del callo va più in profondità causando difficoltà motorie nei casi gravi

Oltre a queste caratteristiche base dell’occhio di pernice che le differenzia dal callo, sono i sintomi a dare la certezza che ci troviamo di fronte a un caso di tiloma.

Sintomi dell’occhio di pernice

Avete notato uno strano ispessimento in una zona del piede? Potreste essere stati colpiti da occhio di pernice. Per averne la certezza basta capirne i sintomi principali, di seguito elencati:

  • difficoltà a indossare qualsiasi tipologia di scarpe (anche quelle più comode)
  • dolore forte nella zona del piede interessata dall’ispessimento
  • difficoltà a camminare correttamente (per evitare di sentire dolore spesso si tende a zoppicare e barcollare)
  • difficoltà a stare in piedi

Una volta stabilito che siamo di fronte all’occhio di pernice, bisogna fare un’ulteriore distinzione tra due tipi di tiloma:

  1. molle: si presenta di colore biancastro e ruvido al tatto. In genere compare tra le dita (zona più umida). Causa dolori forti e può essere soggetto a infezioni e micosi
  2. duro: è quello più frequente e colpisce le ultime dita con dolore e gonfiori. Al tatto si presenta tipo un pisellino e al centro un puntino nero simile a una spina di pesce.

Cause dell’occhio di pernice

Come compare l’occhio di pernice? Quali situazioni mettono in pericolo la salute dei nostri piedi? La causa principale è un eccessivo sfregamento delle dita dei piedi in scarpe troppo strette, scomode, con i tacchi o di scarsa manifattura.

La qualità della scarpa e il modo i poggiare il piede a terra nella camminata sono due fattori importanti per evitare la formazione dell’occhio di pernice. Camminare bene e indossare scarpe comode è sufficiente per non rischiare il tiloma? Non sempre è così, ci sono dei fattori di rischio che aumentano la possibilità di essere colpiti dal tiloma.

Fattori di rischio

Ci sono alcuni fattori di rischio che possono aumentare la possibilità di essere colpiti da questa fastidiosa patologia, come:

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  • scarpe con il tacco: indossarle di frequente aumenta lo sfregamento delle dita che diventano terreno fertile per l’occhio di pernice
  • particolare forma del piede (deforme per costituzione)
  • alluce valgo
  • ossa prominenti al piede
  • scarpe non allacciate
  • borsite al piede (infiammazione di un’articolazione con conseguente formazione di liquido)
  • dito a martello (una curvatura nella parte centrale delle dita del piede)

In soggetti sani l’occhio di pernice non causa complicanze. Può invece avere serie conseguenze in casi in cui i soggetti colpiti da tiloma soffrano di patologie serie come il diabete. In questi soggetti bisogna intervenire tempestivamente per evitare il rischio di ulcere profonde, infezioni e pus.

Quando rivolgersi al medico?

I soggetti diabetici o con altre patologie gravi devono subito rivolgersi allo specialista, podiatra o podologo, soprattutto se l’occhio di pernice diventa recidivo nonostante le cure. Evitate assolutamente il fai-da-te o i centri estetici. Per il tiloma è necessario che intervenga il chirurgo.

Anche i soggetti sani devono rivolgersi allo specialista se il problema diventa ricorrente e doloroso nonostante tutti i rimedi del caso. Il podologo o podiatra diagnosticherà a occhio nudo il tiloma grazie a un esame obiettivo di tutti i sintomi e soprattutto delle cause che lo hanno provocato.

La storia delle abitudini o delle anomalie del piede possono aiutare il medico a individuare la cura mirata più idonea al caso e all’eliminazione dell’occhio di pernice.

Come curare l’occhio di pernice

Esistono vari modi per curare l’occhio di pernice. In genere gli specialisti tendono a non toccarlo per evitare la ri-crescita in futuro, ma ci sono casi in cui è necessario intervenire con terapie, trattamenti specifici o in casi limite anche la rimozione chirurgica.

Dare importanza alla prevenzione è il primo passo per evitare problemi ai piedi. Basta asciugarli bene dopo il lavaggio, usare la pietra pomice e usare calzature comode e non troppo alte.

Rimedi naturali

Il primo passo per tentare di alleviare i sintomi del tiloma è ricorrere ai rimedi naturali. Possiamo utilizzare creme rinfrescanti alla calendula o tea tree, pediluvi costanti per ammorbidire l’occhio di pernice oppure ricorrere a pomate a base di urea.

E’ sconsigliato cercare di togliere l’occhio di pernice con le unghie, forbici o altri rimedi fai-da-te per evitare serie infezioni. Per maggiori informazioni leggi il link rimedi naturali per l’occhio di pernice.

Cerotti e antibiotici

Se i rimedi naturali hanno alleviato solo in parte il problema del tiloma, è utile ricorrere a terapie alternative. Tra i trattamenti più usati e diffusi per alleviare il dolore da occhio di pernice e ridurre l’ispessimento cutaneo troviamo:

  • cerotti protettivi a base di acido salicilico, molto utilizzato anche per la cura di calli e duroni
  • cerotti imbottiti di protezione: quando l’occhio di pernice compare tra le dita è necessario adottare un metodo per separare le dita evitando sfregamenti continui e infiammazioni. Applicare i cerotti tra le dite in modo da non farle toccare e camminare serenamente
  • solette morbide da applicare sulla zona interessata dal tiloma (evitare le zone circostanti per non infettarle)
  • ortesi in silicone per esercitare una lieve pressione localizzata e indolore
  • gel e liquidi reidratanti da applicare sulla zona affetta da tiloma per tentare di ammorbidire la pelle e ridurre l’ispessimento

L’acido salicilico non deve essere usato nei soggetti diabetici, affetti da arteriopatia, neuropatia o in gravidanza. L’acido è da evitare anche su pelle fragile, affetta da allergia, screpolata o con ferite.Quando ricorrere all’antibiotico? Questo farmaco è eccessivo in caso di occhio di pernice, ma necessario se il tiloma diventa infetto.

Rimozione chirurgica

Se le terapie naturali, creme e cerotti non sono serviti per alleviare il problema, è necessario rivolgersi al podiatra o podologo che provvederà alla rimozione chirurgica con l’aiuto di un bisturi. L’intervento non è doloroso e in poche ore il tiloma non ci sarà più e con esso neanche il dolore.

Se avete timore della rimozione, potete chiedere allo specialista di spruzzare un po’ di anestetico locale. In alcuni casi l’intervento chirurgico è la prima soluzione a cui si ricorre per diverse motivazioni (infezioni o patologie).