Tutti noi, prima o poi, abbiamo avuto a che fare con una carie. La trafila è la solita: il dentista rimuove completamente il tessuto carioso e prepara la cavità del dente eseguendo un’otturazione dentale, che mira alla ricostruzione morfologica e funzionale del dente.Può essere provvisoria, se il dente deve restare in osservazione o se si devono far agire medicamenti, o definitiva, quando si chiude definitivamente la cavità.
I materiali che solitamente si utilizzano per l’otturazione dentale: amalgama (mercurio combinato con rame, stagno, zinco e argento), resina, ceramica, nichel (si usava spesso in passato), oro e compositi.
Specialisti di tutto il mondo hanno sostenuto a lungo che l’amalgama formasse un “composto stabile” senza rischi per la salute. Oggi si sa che con la corrosione e l’azione della saliva, il mercurio si libera dall’amalgama al ritmo di un microgrammo al giorno per dente.
Inoltre, se il paziente è portatore di denti d’oro o protesi metalliche in lega nichelcromo, le possibilità d’intossicazione da mercurio aumentano considerevolmente: in presenza dell’amalgama, infatti, l’oro determina un effetto pila che perturba tutto l’organismo e genera disfunzioni dovute a ioni e sali metallici.
Da una decina d’anni sono comparsi nuovi materiali per le otturazioni, come le resine ceramiche, ben tollerati da moltissimi pazienti.
A tutt’oggi non esiste però un materiale ideale per le otturazioni. L’oro sembra essere il meglio tollerato fra i metalli (97% dei pazienti), purché non sia troppo mescolato con altri nella preparazione della lega per le otturazioni.
Una volta che il dentista ha terminato l’otturazione dentale, non ci sono da attuare particolari provvedimenti conservativi, oltre alla normale igiene orale per prevenire la formazione della placca. Nel tempo, infatti, i bordi delle otturazioni possono diventare ruvidi e il materiale utilizzato può diventare fragile e iniziare a rompersi. La placca tende proprio a formarsi intorno alle otturazioni, rendendo più difficile la sua rimozione. Per questo occorre seguire un regime d’igiene orale completo, che preveda l’utilizzo dello spazzolino, di un dentifricio al fluoro e del filo interdentale. La pulizia va eseguita dopo ogni pasto, prestando particolare attenzione e cura alle aree attorno alle otturazioni.
Grazie poi alla tecnologia odierna, gli strumenti per la pulizia orale sono sempre più efficaci. Lo spazzolino elettrico si è dimostrato molto efficace per contrastare l’accumulo di placca, anche nelle zone più difficili da raggiungere.
Per prevenire l’insorgenza della placca si raccomanda di tenere costantemente sotto controllo lo stato delle otturazioni dentarie. Oltre alla visita periodica (2/3 volte all’anno) dal proprio dentista per effettuare un’igiene orale professionale, è possibile anche a casa verificare lo stato delle proprie otturazioni, facendo attenzione a eventuali fenomeni di usura e sensazioni spiacevoli a contatto con alimenti caldi o freddi. Fenomeni da segnalare subito al proprio dentista.
Quest’anno ottobre torna a essere il Mese della Prevenzione Dentale, organizzato dall’Associazione Nazionale Dentisti Italiani – ANDI con la collaborazione di Mentadent.
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