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Arriva la bibita gassata per dimagrire

Sonia Brunelli

Le bibite gassate sono come di consueto prese di mira: sono molto caloriche, contengono troppi zuccheri, danneggiano lo stomaco. Tutte cose che sappiamo benissimo, ma molte persone non ne possono proprio fare a meno perfino durante i pasti. Ora due colossi del settore, Coca-Cola e Pepsi, fanno di tutto per cambiare la concezione negativa delle loro bevande.

Sul mercato giapponese è comparsa la prima bibita gassata dimagrante. Il suo nome è «Pepsi Special» ed ha una confezione (lattina e bottiglietta a € 1,60) nera e dorata.

Da metà novembre questa bibita gassata miracolosa è in vendita al momento solo in Giappone dove ha ricevuto il via libera della Japan Health Food & Nutrition Association, l’organismo preposto a fornire pareri sulla qualità dei prodotti alimentari in Giappone.

Tante le promesse benefiche: permette di ridurre l’assorbimento dei grassi e favorire l’abbassamento del livello di colesterolo nel sangue. Il segreto del successo sta tutto in un ingrediente: la destrina, cioè una fibra solubile che riduce l’assorbimento adiposo ed aumenta il senso di sazietà. Inoltre, accelera il nostro metabolismo.

Le destrine appartengono a quel gruppo di carboidrati a peso molecolare medio-basso, i quali vengono ottenuti dall’amido per idrolisi acida, enzimatica o termica: dall’amido, infatti, possono derivare amidi modificati, destrine e glucosio. Tuttavia, le destrine possono essere anche ricavate dal processo di panificazione, creandosi spontaneamente sulla superficie del pane durante il processo di cottura e contribuendo così in maniera decisa al suo sapore; oppure, esse possono formarsi nell’apparato digerente umano per opera della saliva e del succo pancreatico.

La digestione delle destrine è decisamente più breve e più facile rispetto a quella dell’amido in genere, tanto che la crosta del pane – su cui, come abbiamo accennato prima, si formano generalmente le destrine durante la cottura – risulta decisamente più digeribile rispetto alla mollica.

Le destrine vengono utilizzate già in ambito alimentare come ingrediente in prodotti dietetici (soprattutto per i neonati e durante la fase di svezzamento) ed in generale per migliorare la fermentazione, imbrunire il colore o prolungare la conservazione dei prodotti, e come prodotto granulante in quelli farmaceutici, ma è noto anche il loro impiego nell’industria della carta, in cui sono utilizzate come rinforzante o in patinatura ma anche come colla per la stampa di tessuti, e nell’industria pirotecnica, in cui le destrine vengono utilizzate come eccipienti ai fuochi d’artificio colorati, consentendo a questi ultimi di solidificare con una particolare forma; inoltre, nella chimica analitica servono da matrice per la separazione di sostanze idrofobiche.

La destrina inserita nelle bibite gassate ha dimostrato che le trasforma in un vero e proprio prodotto anti-ciccia. Almeno questi sono stati i successi incredibili ottenuti sui topi. Le perplessità nel mondo scientifico sono però molte perché non è detto che sul corpo umano i risultati siano altrettanto brillanti.

La destrina peraltro avrebbe controindicazioni in caso di sovradosaggio, come hanno spiegato gli specialisti della Harvard School of Public Health in un’intervista. Gli studi sull’ingestione di destrina da parte degli umani hanno evidenziato rischi a breve termine come dolori ventrali, aerofagia e rigonfiamento addominale, mentre i rischi a lungo termine sono al momento sconosciuti.

In Giappone non è una novità un prodotto del genere, sul mercato c’è infatti già una birra che contiene destrina e i prodotti sono classificati in una categoria che ospita gli alimenti che hanno in qualche modo effetti curativi per certe patologie.

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Dall’altra parte, la concorrente Coca-Cola non è rimasta a guardare e recentemente ha annunciato una collaborazione con il gruppo farmaceutico francese Sanofi Oenobiol Beautific per lanciare una linea di «bevande di bellezza». Le bevande conterranno acqua minerale, succo di frutta e additivi nutrizionali che permetteranno di «rendere più forti capelli e unghie, abbellire la pelle, far perdere peso e migliorare la vitalità».

I produttori come solito sono geniali a immettere continuamente sul mercato prodotti che possano incuriosire il consumatore, ma difficilmente la bevanda potrà sbarcare negli Stati Uniti, dove in linea di massima gli alimenti “potenziati” sono vietati.

Sonia Brunelli
Sonia Brunelli vive a Imola dove ha studiato agraria occupandosi di alimentazione per diversi anni in una nota azienda del territorio. Si è poi specializzata nella gestione aziendale e ad oggi lavora per una ditta che promuove nuove starup con progetti e idee innovative.
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