Perdere sette chili in sette giorni: ecco la dieta del sondino

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Con l’estate alle porte l’esigenza di dimagrire diviene più pressante ma spesso la sola dieta alimentare non basta, ecco allora un nuovo modo per dimagrire velocemente e senza rischi: la dieta del sondino.  Messa a punto dal professore Cappello del Policlinico Umberto I di Roma, consiste nell’inserimento di un sondino naso gastrico da cui viene introdotta una soluzione di sole proteine e che, se seguita da corrette indicazioni alimentari, consente di perdere fino al 10% del peso in un solo ciclo di trattamento.

COME FUNZIONA

Il principio di dimagrimento si fonda sull’induzione della chetosi, il più comune acetone cui sono soggetti i bambini: in assenza di carboidrati l’organismo va ad intaccare le riserve di grasso inducendo così un rapido dimagrimento. Mediamente nel primo ciclo, che dura dieci giorni, si riescono a perdere fino a dieci chili, a patto, però, di non ingerire alcun alimento se non acqua, the, orzo o caffè senza zucchero.

Lo specialista introdurrà nel naso del paziente un piccolo tubicino collegato direttamente allo stomaco, preparando la soluzione proteica in base alle esigenze dell’individuo in trattamento, non superando, cioè, il numero di proteine consigliate giornalmente così da non sovraccaricare i reni. Ogni ciclo dovrà essere intervallato da un periodo di dieta ipocalorica prima della ripresa di un nuovo ciclo, continuando la terapia fino al raggiungimento del peso desiderato. Durante il trattamento viene anche imposto un corso di preparazione tenuto in videoconferenza proprio dal suo inventore, così da preparare anche psicologicamente quanti si accingono a intraprendere questo percorso.

RISCHI

Come per tutte le diete che promettono risultati rapidi, la scienza nutrizionale si divide: da una parte ci sono i sostenitori della dieta mediterranea che non approvano assolutamente il metodo Cappello sostenendo che il sovraccarico per i reni sia eccessivo con l’introduzione di sole proteine. Dal canto suo il prof. romano si difende  adducendo che un eventuale sovraccarico del rene non dipende dall’introduzione delle proteine, ma dall’uso di una quantità di proteine superiore alla norma. Ma quante proteine noi introduciamo normalmente nella nostra alimentazione quotidiana?

I dietologi raccomandano un’assunzione giornaliera di un grammo di proteine per chilo di peso corporeo, per cui una donna di 80 kg assume normalmente 80 gr di proteine. Con la NEC una donna di 80 kg assumerà ogni giorno 50 gr di proteine, quindi una quantità che è inferiore a quella che normalmente assume. Durante la NEC il rene quindi non solo non si sovraccarica, ma addirittura riduce il suo lavoro.

COSTI

Unico handicap è proprio il costo elevato: per ogni ciclo si va da un minimo di 200 ai 400 euro circa. Il sondino viene dato in comodato d’uso con una cauzione di circa 250-300 euro che viene rimborsata alla fine del trattamento.