Le emorroidi sono una patologia preoccupante ed imbarazzante per la maggioranza dei pazienti che, essendo una sfera molto intima, hanno difficoltà ad esporne i sintomi e sentori al proprio medico. Per tale ragione, spesso ci si rivolge ad uno specialista solo quando i sintomi sono molto importanti e dolorosi/fastidiosi (anche per il normale svolgimento della vita quotidiana) e la malattia si trova ormai in uno stadio avanzato.
Naturalmente, questo risulta essere un comportamento errato che non produce altro che un peggioramento della patologia: è necessario superare le proprie reticenze e rivolgersi il prima possibile al proprio medico per intervenire precocemente e adottare gli specifici trattamenti e provvedimenti.
Dato che esistono altre malattie (patologie sistemiche, ragadi, cisti, tumori, fistole e malattie sessualmente trasmissibili) che presentano i medesimi sintomi, il medico deve procedere con un esame specialistico, anoscopia (visita ispettiva), per poter determinare l’esatta natura della malattia presente.
La prevenzione
Parlare di prevenzione delle emorroidi non è propriamente corretto in quanto, in assenza di sintomi e patologia, è quasi impossibile ricordare tutti i fattori e ad osservare le relative regole alimentari e comportamentali. E’ d’obbligo però modificare le proprie abitudini in caso di patologia conclamata per non aggravare ulteriormente la malattia.
Cosa fare e non fare in caso di emorroidi
Un primo consiglio riguarda l’alimentazione:
- Evitare cibi piccanti, alcolici e superalcolici, grassi animali, formaggi stagionati, crostacei, spezie, pepe, peperoncino, insaccati, affumicati, bibite gassate, caffé, cioccolato, aceto e limone.
- Privilegiare invece, riso e pasta a olio crudo, carni bianche, pane integrale, verdura cotta (soprattutto a foglia verde e cipolle, patate, porro, carote), formaggi magri, frutta matura (specialmente mirtillo, ananas, mele, pere, banane), legumi, cereali e fibre vegetali, e bere almeno 1,5lt. di acqua al dì.
Tutto ciò riduce la compattezza delle feci e la stitichezza: arricchire dunque la propria dieta di vitamine A, C, E, complesso B e zinco
– Evitare sforzi fisici, soprattutto sollevamento di oggetti pesanti, e sports come ciclismo, equitazione e motociclismo
– Fare attività fisica regolare (favorisce il transito intestinale e combatte la stitichezza): passeggiate, esercizi per tonificare, soprattutto per gli addominali, ed il nuoto
– Evitare di stare troppo seduti o in piedi
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– Non sedersi su oggetti troppo caldi e non fare il bagno in acqua eccessivamente calda
– Evitare lavaggi con acqua gelida in quanto il conseguente spasmo della muscolatura anale potrebbe causare lo strozzamento dei noduli emorroidali
– Prestare attenzione all’igiene anale, anche utilizzando salviette medicinali apposite
– Per alleviare il prurito, fare frequenti ma brevi bidet con acqua tiepida e sapone acido (accelera la guarigione e allontana il rischio di infezione)
– Preferire indumenti intimi come il cotone, che lasciano respirare la pelle ed evitano il ristagno di calore ed umidità
– Assecondare appena lo si avverte, lo stimolo di defecazione
– Evitare il fumo di sigaretta.
Complicanze delle emorroidi
Se non opportunamente e tempestivamente curate, possono sorgere diverse complicanze:
– Anemia: si manifesta con un notevole sentore di stanchezza, dovuta alle continue perdite di sangue
– Flebiti: infiammazioni delle pareti dei vasi sanguigni generate dalle vene dilatate
– “Strozzamento” delle emorroidi interne
– Ragadi anali: lacerazioni, taglietti e ulcerazioni all’estremità dell’ano
– Trombosi delle emorroidi esterne e a volte, di quelle interne: si forma un coagulo di sangue (trombo) all’interno della varice infiammata. Si ha quindi un rigonfiamento, prurito e dolore e necessita di intervento chirurgico.