I probiotici, o fermenti lattici vivi, sono definiti da FAO e OMS “micro-organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”.
Scoperti nel XX secolo, i probiotici, nel tempo sono stati oggetto di numerosi studi che hanno evidenziato le loro, numerose e inaspettate, proprietà benefiche per l’organismo. Oggi, gli integratori di fermenti lattici vivi sono molto usati:
- come prevenzione
- per riequilibrare la flora intestinale
- come trattamento di alcuni disturbi intestinali, infezioni
- come stimolatori del sistema immunitario
I batteri probiotici più comuni sono i Lattobacilli e i Bifidobacilli che si trovano in formaggi e yogurt. Tuttavia i probiotici assunti con l’alimentazione spesso possono essere distrutti dagli acidi dello stomaco, perciò è necessario l’utilizzo di integratori alimentari con proprietà gastroresistenti che vanno ad agire direttamente nell’intestino.
Cosa scoprirai?
Caratteristiche di un integratore probiotico
Affichè un probiotico sia efficace deve avere le seguenti caratteristiche:
- deve essere compatibile con i ceppi batterici intestinali già presenti
- resistere resistente ai succhi gastrici
- deve arrivare nell’intestino vivo e vitale
- essere innocuo e salubre per l’organismo
Cosa possono fare i probiotici
I probiotici nell’organismo esercitano delle funzioni molto importanti:
- ristabiliscono la flora intestinale a seguito dell’uso di antibiotici, antivirali e antimicotici che potrebbero aver distrutto sia le colonie batteriche dannose che quelle utili per l’organismo
- ristabiliscono la proporzione tra batteri utili e batteri patogeni assicurando all’organismo un funzionamento ottimale
- aiutano nella risoluzione di disturbi che causano lo sbilanciamento della flora batterica: indigestione, diarrea, colon irritabile, infiammazione al colon, colite, diverticolite, morbo di Chron, allergie, eczema
- stimolano il funzionamento del sistema immunitario
- contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue abbassando il rischio di incorrere in patologie cardiovascolari
- utili per combattere la candida, vaginiti ed herpes vaginali
- favoriscono l’assimilazione di calcio e sali minerali
Quando usare i probiotici
I probiotici sono utili per:
- affrontare le conseguenze di terapie antibiotiche o, comunque, antimicrobiche
- in concomitanza di viaggi all’estero al fine di prevenire stitichezza o la diarrea del viaggiatore
- per prevenire infezioni urinarie
- senza una particolare indicazione medica ma solo per mantenere intatta la flora intestinale
Come scegliere i probiotici
Chiedere un parere al proprio medico o al farmacista sulla scelta dell’integratore di probiotici adatto alle proprie esigenze.
In linea di massima i probiotici sono dosati a seconda del fattore CFU (unità formanti colonie), ossia il numero di cellule batteriche vitali che possono dare origine ad una colonia. I valori di CFU sono espressi in milioni o in miliardi: una dose tipica di probiotico per adulti è dosata dalle 10 alle 15 CFU al giorno. Con disturbi specifici, ad esempio in caso di diarrea, potrebbe essere risolutivo un probiotico da 50 CFU al giorno.
Migliori probiotici
il mercato degli integratori probiotici è molto ricco, infatti c’è il rischio che il consumatore possa avere l’imbarazzo della scelta.
Vediamone alcuni:
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- FlorMidabil: contiene almeno 5 ceppi batterici diversi. È una linea di integratori probiotici tra cui scegliere in base all’esigenza specifica, è veloce ed efficace a riequilibrare la flora batterica intestinale e combattere i disturbi
- Enterolactis Plus: integratore in capsule di fermenti lattici vivi
- Yovis: integratore probiotico che contiene 300 milioni di microrganismi per bustina, è tra i più completi sul mercato
- Ramnoselle: contiene milioni di fermenti lattici specifici e attivi per le funzioni intestinali e il normale riequilibrio della flora batterica
- PegaStress: integratore alimentare a base di fermenti lattici appartenenti a due ceppi batterici, lattobacilli e bifidobatteri, che agisce sul riequilibrio della flora batterica e vitamina B5
- Enterogermina: è il probiotico più conosciuto, tra i più usati, contiene un solo ceppo batterico
- Lactoflorene Plus: integratore di fermenti lattici vivi ad azione probiotica, con l’aggiunta di vitamine del gruppo B e zinco
Come assumere un integratore probiotico
Per garantire un funzionamento ottimale del l’integratore è importante rispettare il metodo di assunzione consigliato dal produttore o dal medico: a stomaco vuoto, 30 minuti prima di un pasto. La modalità di assunzione a stomaco vuoto è preferibile in quanto dopo un pasto l’azione degli acidi dello stomaco potrebbero distruggere i batteri dell’integratore.
Importante, nel caso si scelga un integratore in capsula, di non distruggerla in quanto è concepita in modo da resistere all’ambiente acido dello stomaco ed essere metabolizzata a livello intestinale per rilasciare i batteri in loco.
I probiotici possono essere aggiunti a frullati, l’importante è evitare di riscaldarli per non distruggere le CFU.
Per ripristinare le colonie batteriche intestinali consigliata l’assunzione dei probiotici per circa 4 settimane.
Effetti collaterali dei probiotici
Nella maggior parte dei casi, l’uso di integratori probiotici non è associato ad effetti collaterali.
Tuttavia, in alcuni casi, dopo la prima assunzione di integratori probiotici si sono evidenziati casi lievi di diarrea, gas, gonfiore o mal di stomaco.
In rari casi, l’uso di probiotici è associato a manifestazioni allergiche. Se ciò dovesse succedere è necessario interrompere il trattamento.
Comunque è sempre una buona abitudine farsi consigliare dal proprio medico sull’integratore da scegliere.