Proctosoll è un valido aiuto contro la malattia emorroidaria. Si tratta di una pomata da applicare a livello locale che agisce sui sintomi delle emorroidi esterne non complicate.
Grazie alla sua triplice azione: antinfiammatoria, antipruriginosa ed anestetica locale può essere un supporto importante per ritrovare la sensazione di sollievo e di benessere. Il prodotto produce una remissione dei sintomi delle emorroidi esterne, soprattutto in fase acuta, quindi quando il dolore è persistente e forte.
Al suo interno si trovano 3 principi attivi:
- Benzocaina (5 g) che ha una azione anestetica locale: riduce il dolore e e la sensazione di prurito;
- Idrocortisone acetato (0,5 g) che ha una azione antiflogistica: riduce l’infiammazione (dolore, gonfiore, prurito);
- Eparina sodica (U.I. 5.000) che ha una azione anticoagulante: riduce l’edema e il rischio di coaguli.
#Proctosoll fa parte della categoria farmacoterapeutica degli antiemorroidiali per uso locale, in genere da utilizzare dopo aver evacuato
Cosa scoprirai?
Come usare Proctosoll?
Proctosoll si utilizza 2-3 volte al giorno: si distribuisce una piccola quantità di prodotto sull’area ano-rettale che provoca dolore o che è infiammata, tramite l’apposito applicatore nella confezione.Poi si avvita la cannula sul tubo, si introduce nel retto delicatamente e si preme il tubo finché non fuoriesce la giusta quantità di crema.
Dopo averlo utilizzato, si raccomanda di svitare l’erogatore e di pulirlo accuratamente sia fuori che dentro.Non c’è bisogno di utilizzare molto prodotto, ne basterà una piccola quantità per ridurre in breve tempo i sintomi delle emorroidi esterne non complicate.
Ogni componente attivo presente nel farmaco è conosciuto e di uso consolidato. In caso di gravidanza, di emorroidi esterne post-partum o di allattamento bisogna chiedere al medico curante prima di usarlo.
Se invece siete degli sportivi e non volete che questo fastidioso problema influisca sule vostre attività fisiche, vi basterà parlarne con il medico o con il farmacista di fiducia in modo tale da trovare insieme una soluzione efficace e mirata.Tutti abbiamo sofferto di emorroidi o più correttamente malattia emorroidaria nella vita.
Cosa sono le emorroidi?
Le emorroidi sono semplicemente delle alterazioni patologiche dei vasi sanguigni arteriosi e venosi presenti fin dalla nascita. In genere questi vasi non si alterano e restano asintomatici (condizione tranquilla).
Spesso però i vasi si alterano e si sporgono verso l’esterno o causando sacche e accumuli di sangue verso l’interno provocando non poco dolore.
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Cause delle emorroidi
Le cause? Ancora non decifrate, ma esperti medici credono che la malattia emorroidaria sia collegata a stili di vita e fattori ereditari. Analizziamo la situazione nello specifico.
Le emorroidi colpiscono molte persone in qualsiasi momento della loro vita (indipendentemente da età e sesso), ma in genere alcune situazioni o condizioni sono più favorevoli alla comparsa dell’alterazione emorroidaria. Le cause principali della comparsa delle emorroidi sono legate a:
- gravidanza e parto
- stitichezza
- pigrizia e sedentarietà
- utilizzo smisurato di lassativi
- obesità
- alimentazione sbagliata e dannosa
Che cosa è la malattia emorroidaria?
Le emorroidi sono cuscinetti di tessuto vascolare che si formano nella parte terminale del retto. Hanno un compito importante: il mantenimento della continenza fecale. Inoltre fungono da protezione dello sfintere anale durante il passaggio delle feci. In condizioni normali non ci si accorge di questi cuscinetti, ma quando si gonfiano (perché irritati) determinano la malattia emorroidaria: i cuscinetti si dilatano e provocano dolore fuoriuscendo dal canale anale.
Diventano poi sede di ematomi e sanguinano. Spesso si sente dire “Soffro di emorroidi”, ma in realtà si parla proprio di una malattia emorroidaria. I vasi emorroidali si dilatano tanto fino alla rottura, si indeboliscono e perdono elasticità. Siamo in presenza di una insufficienza venosa cronica a carico del plesso emorroidario.
È un disturbo molto comune, anche se molto spesso si fa fatica a parlarne per vergogna e/o pudore.
Le emorroidi: classificazione
Le emorroidi possono essere interne o esterne. Nel primo caso sono all’interno del retto e non provocano molti fastidi. Può bastare, però, anche un piccolo sforzo durante il deferimento, per provocare il danneggiamento della superficie e il sanguinolento successivo.
Nel secondo caso si trovano sotto la pelle che circonda l’ano e, quando sono irritate, provocano prurito e fuoriuscita di sangue. In alcuni casi si può formare un trombo con conseguenti gonfiore, infiammazione e dolore.
- 1° grado: si assiste ad un aumento di volume di un cuscinetto o di più cuscinetti, prurito e possibile sanguinolento
- 2° grado: dopo il prolasso emorroidario iniziale (le emorroidi fuoriescono dal canale anale) durante la defecazione succede una riduzione spontanea. Ci possono essere fastidi, pruriti e sanguinolento.
- 3° grado: il prolasso prevede una riduzione manuale. Fastidio, prurito, sanguinamento, dolore e incontinenza fecale lieve.4° grado: il prolasso è permanente, non riducibile manualmente. Dolore, prurito intenso, costante incontinenza fecale.
Emorroidi esterne
La comparsa delle emorroidi provoca non poco dolore e disturbi. Quelle interne sono difficili da diagnosticare e provocano bruciori e dolori lancinanti. Quelle esterne sono facilmente diagnosticabili e curabili. Si presentano con i comuni sintomi di:
- dilatazioni venose in prossimità dell’ano
- colore bluastro
- infiammazioni e ingrossamento
- sanguinamento se soggette a sfregature
- dolori i diverse posizioni
- bruciore
- prurito
Quando la fase è lieve le emorroidi esterne si possono trattare con rimedi naturali (centella asiatica, ippocastano e vite rossa) o nei casi più gravi ricorrere a farmaci cortisonici, anestetici e creme ad uso topico.
Emorroidi: regole alimentari per combatterle
L’alimentazione, oltre ad un corretto stile di vita, gioca un ruolo fondamentale nella lotta alle emorroidi. Per prima cosa è necessario regolarizzare la funzionalità intestinale e favorire la corretta evacuazione con feci molli.
Anche il peso corporeo è importante, troppi chili sono un danno maggiore all’infiammazione delle emorroidi.
Cosa mangiare per allontanare il rischio di malattia emorroidaria? Ecco alcuni consigli utili:
- alimenti ricchi di fibre (kiwi,cereali integrali, pere, spinaci, yogurt)
- bere 2 litri di acqua al giorno
- anice stellato,
- curcuma,
- zenzero
- pane di semola o grano duro
- poco sale
- condimento con olio extra vergine di oliva
- aalimenti per favorire la circolazione (frutti rossi e cibi ricchi di zinco)
In più è importate svolgere con regolarità attività fisica, bastano anche 30 minuti di semplici esercizi o una bella passeggiata.
Dieta anti emorroidi
Un esempio di dieta:
- colazione: tè verde con yogurt e cereali
- pranzo: pasta, carne o pesce al vapore, verdure e pane di semola (30 gr)
- cena: minestrone e verdura
- spuntini: frutta fresca (kiwi, fragole, mandarini e pere)
Emorroidi: cibi da evitare
Secondo nutrizionisti e medici è necessario ridurre il consumo di bevande che irritano l’intestino come farine raffinate, alcol, caffè, spezie, bibite gassate e alimenti che danneggiano la mucosa gastrica come cibi troppo piccanti, dolciumi, cioccolata e fritture.
Le emorroidi possono essere anche ereditarie e quindi soffrine indipendentemente dalle abitudini, in ogni caso una dieta corretta e uno stile di vita sano sono comunque importanti per ridurre i sintomi e limitare la possibilità di infiammare le emorroidi. Farsi aiutare da un dietologo nutrizionista per una dieta sana anti-emorroidi.